"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Omaggio a Volodja

Vladimir Vysotskij

Ricorre oggi, 25 luglio, il trentaquattresimo anniversario della morte di Vladimir Semënovič Vysotskij (Volodja), poeta, cantante, attore russo che negli anni '70 divenne uno dei simboli del libero pensiero in Unione Sovietica. Il suo cammino si concluse a Mosca il 25 luglio 1980. Nel 1993 gli venne assegnato il Premio Tenco e nell'occasione venne registrato un album tributo intitolato Il volo di Volodja ad opera di numerosi cantautori italiani facenti capo al Club Tenco. Nel disco compare anche come ultima traccia la canzone Ochota na volkov, cantata dallo stesso Vysotskij. In omaggio a questa figura di intellettuale e poeta libero vi propongo questo video accompagnato da uno dei capolavori di Vysotskij, "Il bagno alla bianca" interpretata da Cristiano De Andrè. 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=SXCdZ-HF2t8

Il bagno alla bianca     

Riscaldatemi bene la sauna
perché un bagno alla bianca farò
proprio qui, sulla panca, tra un attimo,
la mia anima stanca cadrà.

Proprio qui, nel calore più languido
il vapore mi infiammerà
brucerò nella brace i miei scrupoli
la mia voce si scioglierà.

Proprio qui, sul mio segno indelebile,
l’acqua gelida io verserò
il tatuaggio del capo infallibile
si farà sul mio petto più blu.    

Riscaldatemi bene la sauna
perché un bagno alla bianca farò
proprio qui, sulla panca, tra un attimo,
la mia anima stanca cadrà.

Che sterminio di boschi e di anime
per tracciare percorsi e ansietà
sopra il petto Stalin di sagoma
e Marinka sull’altra metà.

Proprio un bel paradiso magnifico
grazie solo alla mia fedeltà
barattando con anni di tenebre
la mia stupida ingenuità

Riscaldatemi bene la sauna
perché un bagno alla bianca farò
proprio qui, sulla panca, tra un attimo,
la mia anima stanca cadrà.

Dietro casa al crepuscolo
venne a prendermi l’autorità
da quel giorno poi mi trascinarono
di Siberia in Siberia e più in là.

E fu pianto e fu alcool da vomito
tra paludi e i sentieri più bui
e lui sul cuore per fargli comprendere
che quel cuore batteva per lui.

Riscaldatemi bene la sauna
perché un bagno alla bianca farò
proprio qui, sulla panca, tra un attimo,
la mia anima stanca cadrà.

I dettagli mi mettono i brividi
il vapore mi annebbia e io so
che scordando le nebbie più gelide
in questa nebbia bollente entrerò.

I ricordi mi bussano
mi han marchiato per sempre, ormai
con le frasche mi batto sui lividi
sulle tracce dei tempi più bui.

Riscaldatemi bene la sauna
perché un bagno alla bianca farò
proprio qui, sulla panca, tra un attimo,
la mia anima stanca cadrà.

 

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