"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Fermare gli insediamenti illegali e la rapina della terra palestinese, se si vuole parlare di pace!

Un\'immagine della costruzione del muro a Beit Jala

Dall'associazione "Pace per Gerusalemme" mi giunge questo appello che riprendo. Attraverso questa associazione il Trentino da molti anni ha avviato un'intensa attività di cooperazione con la comunità di Beit Jala (nei pressi di Betlemme), oggetto in questi mesi di una profonda lacerazione dovuta all'avanzamento del muro della vergogna. 

(20 agosto 2015) L’appello del sindaco Nicola Khamis (in calce) ci segnala che stanno procedendo i lavori di costruzione del muro di segregazione presso la città di Beit Jala (Cisgiordania, Palestina), nella zona tra Bir Onah e Cremisan.

Il governo israeliano prosegue la sua opera di colonizzazione illegale del territorio palestinese destinato, secondo la risoluzione Onu del 1947, alla formazione di uno stato per la popolazione araba ivi residente.

Lo fa costruendo illegalmente colonie e strade, occupando terreni agricoli, sradicando alberi secolari, creando condizioni di vita sempre più difficili per il popolo palestinese, ostacolando l’accesso ai luoghi di lavoro e ai servizi sanitari ed educativi. Il muro, infatti, non corre lungo il confine tra lo Stato di Israele e la Cisgiordania, ma penetra profondamente all’interno di quest’ultima.

Si tratta di un’occupazione illegale, ingiusta, violenta, che viola ogni più elementare principio di civiltà, oltre che le norme sancite dal diritto internazionale. L’incessante espansione degli insediamenti illegali sulle terre palestinesi occupate determina gravissime restrizioni alle libertà e ai diritti dei palestinesi e le priva di risorse determinanti, senza peraltro garantire maggiore sicurezza alla popolazione israeliana.

Ci appelliamo all’Europa, ai singoli, alle associazioni, alle istituzioni comunitarie, ai singoli stati, perché levino il loro grido di protesta nei confronti di questo palese sopruso, condannato ormai più volte da varie organizzazioni internazionali.

Associazione onlus Pace per Gerusalemme – Il Trentino e la Palestina, Rovereto, Italia

Appello del Sindaco di Beit Jala – Cisgiordania, Palestina.

Dear Excellencies,

We would like to inform your Excellencies that yesterday the 17th of August 2015, the Israeli bulldozers and army started their work of, excavating land and cutting and uprooting ancient olive trees in the proposed path of the segregation wall in Beit Jala city starting from Bir Onah area till Cremisan area. This savage work of uprooting the history of the area was started without informing the owners of those lands and without any notification to the Municipality; we were surprised to receive the bad news of them starting this evil work. Yesterday we had a meeting in the Municipality and decided to start a series of on ground activities, prayers and demonstrations.

Today the 18th we gathered in Bir Onah area of Beit Jala city and our priests performed a mass there to help us stand against this evil wall, as well we had a demonstration tent in the place.

Counting with your support to our just case, we kindly ask your Excellencies to support us in your important diplomatic effort and to inform your twin cities of these savage works.

Thank you for your support and hoping for a future of peace to this region.

Nicola Khamis

Mayor of Beit Jala Municipality

 

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