"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Cassandra

Incendi in Sicilia

di Francesco Picciotto *

(13 luglio 2017) Mi dispiace vestire i panni di Cassandra. Di mio sarei una persona positiva, ottimista di natura, uno di quelli che si sveglia la mattina carico di entusiasmo e con il sorriso sulle labbra.

Da qualche giorno il sud dell’Italia sta bruciando. Ha cominciato la mia isola (sappiamo sempre essere i primi nel peggio) e adesso cominciano ad arrivare notizie di roghi devastanti dalla Campania, dalla Puglia, dalla Calabria. Che cosa mi stupisce di tutto ciò? Mi stupisce lo stupore della gente.

Nessun vaticinio da parte mia (ne sono proprio sicuto?) piuttosto una domanda: ma cosa credevate che fossero i cambiamenti climatici? Pensavate che si trattasse di una buona opportunità per prendere l’abbronzatura più in fretta? Un’occasione per allungare la stagione balneare?

Dicono che la matematica sia la lingua di Dio, il nostro Universo è più semplice, a lui basta l’aritmetica.

E quindi: qualche grado di temperatura in più = aumento degli incendi. E quindi: qualche millimetro in meno di pioggia = aumento degli incendi. Prepariamoci, perché ancora non abbiamo visto niente. Da qualche parte, in questo inutile blog, ho scritto che il vero incubo non comincerà con le estinzioni delle specie, non comincerà con la distruzione degli habitat, comincerà nel momento in cui avremo danneggiato irreparabilmente almeno uno dei cicli fondamentali.

E’ bene saperlo: questo è quello che sta accadendo adesso.

* dal blog https://adoraincertablog.wordpress.com

 

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