"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Sicurezza. Il nuovo libro di Mauro Cereghini e Michele Nardelli

La copertina del libro

Mauro Cereghini – Michele Nardelli

Sicurezza

Edizioni Messaggero Padova, 2018

Il 12 luglio sarà presentato a Bolzano, il 13 luglio a Trento.

«Il Novecento è stato il secolo di Auschwitz e della violenza. Le guerre hanno contato milioni di morti, e l’umanità si è attrezzata per distruggere il pianeta che la ospita. Eppure nel secolo scorso la sicurezza non era quell’ossessione che oggi offusca lo sguardo. Ci siamo risvegliati dall’illusione del progresso e delle sue magnifiche sorti, scoprendoci aridi di pensiero e privi di futuro. Così l’incertezza si è tramutata in paura, e la paura in aggressività.

Per dare una nuova possibilità all’umanesimo occorre fare i conti con le grandi tragedie del Novecento. Elaborare il passato per promuovere un cambio di paradigma, capace di far propria la cultura del limite e la forza della nonviolenza. Occorre trasformare l’idea di sicurezza: non difesa dagli altri, ma cura dello stare assieme».

Esce in questi giorni un nuovo lavoro editoriale, come il precedente1 scritto a quattro mani da Mauro Cereghini e Michele Nardelli, su un tema che sembra avere effetti devastanti nella coscienza come nei comportamenti collettivi, la sicurezza.

Non si tratta di un saggio. Molto infatti è stato scritto su questo mantra del nostro tempo e non era nostra intenzione aggiungere qualcosa di nuovo. Quello che proponiamo con questo lavoro è semmai un discorso politico sulla sicurezza, a partire dalla consapevolezza che occorrono nuove chiavi di lettura del presente e una diversa declinazione di questa parola, quella del prendersi cura.

Così la riflessione attorno ad una inedita guerra mondiale fra inclusione ed esclusione che entra dentro gli scenari urbani e nelle nostre vite, al clima di insicurezza che viene dalla percezione che il futuro non si profila migliore di un passato che pure non si è saputo elaborare, alla necessità di prendersi cura dell'ambiente e del prossimo come condizione per stare al mondo, diventano altrettanti capitoli di un racconto alla ricerca di un nuovo umanesimo, dopo quello ipocrita e privo di mondo che abbiamo ereditato dal Novecento.

Il libro si potrà trovare nelle librerie l'11 luglio (se non si trova, richiedetelo). La prime presentazioni saranno il 12 luglio (ore 20.00) a Bolzano, presso la Rotonda, Via Alessandria 47B, e il 13 luglio (ore 20.00) a Trento, al Café de la Paix (Passaggio Teatro Osele).

1Mauro Cereghini – Michele Nardelli, Darsi il tempo. Idee e pratiche per un'altra cooperazione internazionale. EMI, 2008

 

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