"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Diario

« marzo 2020 | aprile 2020 | maggio 2020 »

domenica, 12 aprile 2020Funghi porcini della Valle dei Mocheni

Nei giorni scorsi ho ricevuto dall'amico Angelo Giovanazzi un invito per questa strana e certamente inedita giornata pasquale. Che, a prescindere dall'essere credenti o meno, assume un significato di riflessione sul tema della morte (il limite) e della resurrezione (la rinascita). Quest'anno poi, nel mezzo della pandemia, sono giornate di particolare inquietudine ma anche di speranza.

Mi rendo conto, mentre sto scrivendo, che ognuna di queste parole rischia di essere carica di retorica e dunque svuotata di significato, ma vi prego di prenderle per il loro significato lessicale, anche perché credo sia la prima volta che le uso per un messaggio nel giorno forse più importante per i credenti.

La particolarità di queste giornate di permanenza obbligata fra le mura domestiche fa assumere a questi concetti (il limite e la rinascita) una dimensione ancora più stringente, necessaria e concreta:

- il concetto di limite è l'eresia di una modernità in preda al proprio delirio di onnipotenza;

- la rinascita indica la necessità di un nuovo inizio capace di far tesoro della tempesta che abbiamo chiamato progresso.

Ma vengo all'invito di Angelo. Limite e rinascita si possono misurare anche nelle piccole cose che riguardano la nostra quotidianità, per esempio nel cibo che mettiamo sulla nostra tavola.

Angelo ci invita a riscoprire la salubrità del cibo, secondo i criteri di qualità definiti dagli autori del decalogo di consigli consultabile nel sito di Alpibio (www.alpibio.it) e per far questo ci propone una serie di "ricette in casa" ad opera di venti maestri panificatori e chefs.

Un invito rivolto anche a chi non si prende cura più di tanto delle proprie scelte culinarie, nello scoprire quanto possano essere semplici e poco costose alcune ricette che ciascuno può preparare per un pranzo pasquale di buona qualità, salubre e sostenibile.

Così ho pensato di corrispondere all'invito di Angelo preparando per oggi una proposta semplice semplice:

- antipasto di cicorietta*

- il piatto forte è la polenta** guarnita con i funghi porcini*** e parmigiano****

- gli asparagi ***** al vapore.

Il tutto accompagnato da un buon vino rosso che per l'occasione sarà un Carignano del Sulcis, che secondo gli esperti è quello più prossimo al Vino di Cana, dall'olio extravergine di oliva “Dea Flere” realizzato dal nostro amico Claudio nella sua piccola azienda a Papiano di Marsciano (PG), dal pane pasta madre del panificio di Centa San Nicolò (TN).

Con questo l'augurio che questa Pasqua, malgrado tutto, possa essere una giornata lieta.

Michele



* raccolta nel nostro orto curato soprattutto da Gabriella

** la polenta è preparata sul fogolar con farina integrale di mais proveniente dalla valle dei laghi

*** funghi porcini che abbiamo raccolto la stagione scorsa in Valle dei Mocheni, fatti saltare (tagliati ma ancora congelati) in teglia con burro, aglio e un po' di sale vegetale

**** parmigiano stagionato che ci hanno portato le amiche di Modena

***** asparagi bianchi di Zambana