"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Che la serata si sarebbe rivelata interessante lo si capiva dal colpo d'occhio entrando nel cortile del palazzo che ospita il Consiglio Comunale di Trento, per l'occasione trasformato in un eccentrico salotto dai tratti orientali. Come pure dalle parole e dalle canzoni che hanno fatto da preludio alla serata. Anche quelle dell'assessora alla cultura del Comune di Trento Lucia Maestri che coglie al volo il tratto di diversità dell'iniziativa, inusuale per quel palazzo ma anche per il Forum per la Pace e i Diritti Umani. Antonio Colangelo e i suoi musicisti, nell'emozionante interpretazione di Fabrizio De André, offrono solo le prime note di un viaggio musicale che accompagnerà tutta l'iniziativa.
Insomma, il migliore inizio anche se non so quanto questo possa corrispondere ai rituali di un mondo della pace ancora alle prese con la divisione del mondo in buoni e cattivi. Ma la scommessa sta proprio in questo e nella possibilità di un cambio di passo, che poi vuol dire di pensiero. I presenti lo colgono e l'applauso conclusivo è per tutte le persone che ci stanno lavorando un vero e proprio incoraggiamento.
Diamo appuntamento a tutti i presenti il 16 ottobre, quando protagonista questa volta sarà il "pane nostro", in Piazza Duomo a Trento per l'intera giornata e a Palazzo Geremia per l'incontro con Pregrad Matvejević.1 commenti all'articolo - torna indietro