"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

01/10/2010 -
Il diario di Michele Nardelli
serata a Palazzo Thun
La serata di presentazione di "Cittadinanza Euromediterranea" è davvero molto bella. Nemmeno la pioggia, che arriva verso le 21.00, riesce ad interrompere la magia dell'Incantadora. Anzi diviene un collante ancora maggiore per la piccola folla che riempie il cortile di palazzo Thun, nel cuore di Trento. Brava Roberta Biagiarelli con i suoi personaggi senza tempo. Bravo Sandro Fabiani nei panni della tenerissima Dora. Ottimi i sapori mediterranei di Davide Berchiatti. Ma soprattutto il giusto clima di coinvolgimento e l'atmosfera per entrare in questo viaggio che ci porterà attraverso quattro itinerari a scoprire storie e luoghi sconosciuti nei quali pure affondiamo le nostre radici.

Che la serata si sarebbe rivelata interessante lo si capiva dal colpo d'occhio entrando nel cortile del palazzo che ospita il Consiglio Comunale di Trento, per l'occasione trasformato in un eccentrico salotto dai tratti orientali. Come pure dalle parole e dalle canzoni che hanno fatto da preludio alla serata. Anche quelle dell'assessora alla cultura del Comune di Trento Lucia Maestri che coglie al volo il tratto di diversità dell'iniziativa, inusuale per quel palazzo ma anche per il Forum per la Pace e i Diritti Umani. Antonio Colangelo e i suoi musicisti, nell'emozionante interpretazione di Fabrizio De André, offrono solo le prime note di un viaggio musicale che accompagnerà tutta l'iniziativa.

Insomma, il migliore inizio anche se non so quanto questo possa corrispondere ai rituali di un mondo della pace ancora alle prese con la divisione del mondo in buoni e cattivi. Ma la scommessa sta proprio in questo e nella possibilità di un cambio di passo, che poi vuol dire di pensiero. I presenti lo colgono e l'applauso conclusivo è per tutte le persone che ci stanno lavorando un vero e proprio incoraggiamento.

Diamo appuntamento a tutti i presenti il 16 ottobre, quando protagonista questa volta sarà il "pane nostro", in Piazza Duomo a Trento per l'intera giornata e a Palazzo Geremia per l'incontro con Pregrad Matvejević.
 

1 commenti all'articolo - torna indietro

  1. inviato da Dragan il 18 gennaio 2011 12:27
    Buon giorno! Mi dispiace di non aver visto prima questa notizia, ma mi piacerebbe anche essere presente. La parte di nosta collaborazione che mi facceva sempre paura era proprio quela di farci partecipare nella parte iniziale per dare alibi alle azioni e che dopo non ci sia bisogno di noi LOCALI. Vedo che ci sono delle persone che conosco e che ho sentito parlare, ma non vedo nessuno di Zavidovici, lo stesso dubbio anche per Prijedor. Perche altri di noi sanno meglio di noi stessi. Si vede anche in generale la mancanza dell'interesse per la Bosnia, e saltato il Caucaso (Osservatorio e ALDA anche). La solita storia di Sarajevo, da dove vengono i giusti, i coraggiosi ecc. e altre parti della Bosnia, nonnostante all'appartenenza etnica, dimenticate da tutti sono la misura dell'interesse, quel pocco che c'e va verso Sarajevo e le cittadine come Gornji Vakuf, Vares, Fojnica che sembrano che la GUERRA E FINITA IERI, NIENTE.
    Mancanza dell'interesse globale (provinciale)corrisponde alla mancanza della voglia locale per cambiare.
    Dovevo scriver qualcosina.
    Tanti saluti a te e a Gabriela
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