"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

05/10/2010 -
Il diario di Michele Nardelli
il Manifesto di Ventotene
Incontri a raffica, ma densi. Inizio la giornata al Forum. Ho appuntamento con una corsista conosciuta al corso di formazione che ho tenuto due settimane fa alla Scuola di formazione alla solidarietà internazionale. Il tema del nostro colloquio - intervista è la sua tesi in ordine al programma Seenet che vede per la prima volta impegnate insieme sette regioni italiane nei Balcani occidentali. Un programma che investe i temi dello sviluppo locale e del turismo, ma la conversazione si inoltra nei territori del conflitto e del significato che assume il far cooperazione oggi. E' stupita che la politica si possa incontrare con l'impegno sociale, nella cooperazione in questo caso, identificandosi in una stessa persona. Penso fra me che se una persona attenta alle cose del mondo ha questa visione, vuol proprio dire che la politica è irrimediabilmente condannata a territorio inagibile. Questo stupore, così come il nostro conversare, spero possa servirle ad aprire gli occhi su una realtà forse più complessa di quella di un immaginario che probabilmente non sarà solo il suo. Sempre che non sia io ad illudermi.

Con lo staff del Forum facciamo gli ultimi ritocchi della lettera aperta all'assessore Dalmaso sul rifiuto di dar seguito in Trentino all'accordo fra i ministri Gelmini e La Russa per trasformare la scuola in una palestra militare. Vorrei che ne nascesse un dibattito sull'educazione alla pace, magari un confronto sui giochi di guerra...

Ma i giornali locali in questi giorni sono troppo presi dai fatti di cronaca nera... che pure offrono motivo di riflessione sulle nostre esistenze. Colpisce l'editoriale di Isabella Bossi Fedrigotti sul Corriere del Trentino dedicato all'infanticidio di Cognola, nel descrivere una tragedia che non si consuma nell'emarginazione ma nel malessere della solitudine: «c'è da chiedersi - scrive la Fedrigotti - se qualcuno, genitori, parenti, fidanzato, l'abbiano mai guardata veramente, quella donna, negli ultimi nove mesi».

Vado all'assessorato alla solidarietà internazionale dove è previsto l'incontro per fare il punto sull'intervento per l'emergenza alluvione in Pakistan. Si tratta in primo luogo di individuare un'area precisa dove vi sia bisogno di intervento e dove trovare interlocutori seri perché all'emergenza possa far seguito una relazione territoriale. La Caritas trentina, che abbiamo incaricato di fare una verifica di fattibilità, ha individuato una regione nel Kashmire, ma tutti insieme riteniamo necessario un supplemento di istruttoria cui dovrebbe seguire un sopraluogo per verificare le condizioni di agibilità.

Finito l'incontro raggiungo il mio ufficio al gruppo consiliare. Ho appena il tempo di guardare la posta e concludere il diario del fine settimana che mi aspetta l'incontro in Provincia su "Abitare la Terra", la newsletter su pace e mondialità che con Armando Stefani inventammo una decina d'anni fa e che ora raggiunge regolarmente ogni settimana quasi quindicimila abbonati. Un servizio importante curato da Tremembè per conto di Provincia, Forum e Comune di Trento.

Di lì a poco un altro appuntamento, alla Federazione trentina delle Cooperative, dove m'incontro con Paolo Tonelli ed Egidio Formilan. Riprendiamo un confronto lasciato in sospeso qualche mese fa. Illustro loro il percorso di "Cittadinanza Euromediterranea" e vediamo insieme l'opportunità che ne siano parte attiva attraverso loro iniziative o facendosi protagonisti di iniziative già programmate. Il percorso gli piace molto ed escono diverse idee, il tutto nel quadro dell'adesione prevista nel 2011 della Federazione delle Cooperative al Forum, elemento questo che ne potrebbe decisamente arricchire l'impatto. Parliamo anche del programma relativo alla presenza in Trentino del Ministro dell'Agricoltura dell'Autorità nazionale Palestinese a fine ottobre.

Alle 17.30, presso la sala degli Affreschi della Biblioteca Comunale c'è la presentazione del libro di Paolo Domenico Malvinni "La magnifica intrapresa. Galeas per montes conducendo". Una storia (che è anche uno spettacolo teatrale) che racconta di quando nel 1438 e 1439 le navi della Serenissima dalla Laguna di Venezia arrivarono al Lago di Garda attraverso fiumi (Adige), laghi (Loppio), valli e monti (Passo San Giovanni), in difesa di Brescia, la "leonessa", stretta sotto assedio dai Visconti. «Una storia di uomini, una storia di navi che non navigano in mare, ma navigano sulla terra. Non per miracolo, ma per... Magnifica Intrapresa!».

Mentre il racconto entra nel vivo devo lasciare la sala, perché alle 18.00 ho un altro appuntamento, questa volta con alcuni esponenti della Gioventù Federalista Europea e di Punto Europa. Uno di loro, Davide, è un lettore di questo blog. Ritrovandosi in molte delle cose che scrivo, si è fatto promotore dell'incontro. Figuratevi il piacere di incontrarlo insieme ad Alexia e Pietro, giovani studenti universitari che considerano il federalismo europeo come un tratto importante della loro identità politico culturale. Sto a parlare con loro per oltre un'ora e quel che emerge mi riporta al mattino, di nuovo lo stupore che la politica non sia solo l'arte del facile consenso, che un esponente politico tratti il federalismo europeo come parte essenziale del proprio pensiero politico. Parlo in particolare di interdipendenza, della connessione fra il locale ed il sovranazionale e ci s'intende al volo. Ne esce un invito incrociato di appuntamenti, ma anche di speranza: che nei giovani vi siano straordinarie risorse inespresse e che la politica in fondo non sia tutta da buttare.

 

 

1 commenti all'articolo - torna indietro

  1. inviato da Davide Sartori il 07 ottobre 2010 11:19
    Grazie a Lei per il tempo che ha voluto dedicarci, e per le suggestioni che ci ha trasmesso.
    Sono certo che non mancheranno le occasioni per incontrarci e realizzare assieme qualche progetto di cittadinanza consapevole e politica vera.
    Un caro saluto,
    Davide.
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