"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

27/08/2013 -
Il diario di Michele Nardelli
donau

Il diario è fermo a venerdì, ma i lettori un po' più attenti si sono forse resi conto di quanto il diario fatica a rincorrere lo scandire del mio tempo.  Dopo tre giorni fitti di discussione che hanno caratterizzato la bella e fruttuosa esperienza della summer school di "Politica Responsabile", non c'è stato nemmeno il tempo di rifiatare.

Gabriella mi guarda con occhi preoccupati, vede crescere intorno a sé un gorgo di impegni e di lavoro che - malgrado le buone intenzioni e il valore delle parole - con la cultura del limite hanno ben poco a che fare. E, presumibilmente, lo avrà ben poco anche nelle settimane a venire, con l'avvicinarsi di una campagna elettorale che si preannuncia più frenetica che mai.

Eppure le cose che sto facendo sono belle e mi riempiono di soddisfazione. Nel mettere insieme un bel gruppo di giovani a riflettere sul nostro tempo e nel riuscire a farlo con un livello alto di pensiero che stupisce un po' tutti, c'è - vorrei dire - un programma politico. Forse in non molti se ne accorgono, può essere, anzi sicuramente è così... ma poi in questo caso un po' di attenzione dei media c'è stata e comunque un investimento sul futuro non deve necessariamente richiedere la grancassa.

Le persone che hanno partecipato alla "summer school" si sono portati via il piacere del pensare libero, l'opposto del "politicantume" da quattro soldi che - a ben guardare - spesso segna anche i nostri luoghi. Quel rivendicare spazio senza idee, quel giocare sull'immagine, quell'intrigare con la stampa per cercare un po' di consenso ad ogni costo... A questa politica mi
verrebbe da chiedere solo che cos'ha da dire, che cosa ha da raccontare rispetto ad un presente che invece richiede curiosità e strumenti per mettere a fuoco, che poi significa studio, analisi, confronto ed elaborazione collettiva.

Mentre ogni giorno proliferano nuove liste all'insegna del vuoto pneumatico o candidature che descrivono le miserie della natura umana, prendo l'auto e faccio rotta verso Belgrado. Domenica è iniziato il viaggio sul Danubio organizzato da "Viaggiare i Balcani" e Slow Food International e incrocio i partecipanti proprio a Belgrado, nella serata di martedì. Sono molto
soddisfatti di questo viaggiare, così diverso dalle vacanze tradizionali, di sentirsi così dentro un'Europa che non conoscono ed un fiume che di questa Europa è un po' lo specchio.

Mi perdo l'assemblea del PD del Trentino e l'incontro con il candidato Ugo Rossi ma ormai l'impegno era preso e forse è meglio così. Sottraggo, certo, qualche ora alla preparazione della campagna elettorale ma pazienza. Questi due giorni mi permettono, almeno per qualche ora, di cambiare aria e ne sento davvero la necessità. Non sono certo di riposo, difficile che duemila chilometri in auto guidando ed una conferenza dove devo pur dire qualcosa di intelligente lo siano. Ma questo cambio di prospettiva e le cose che mi appunto per dire alla conferenza sulle reti sovranazionali viste dal cuore dell'Europa che ancora non c'è, mi possono essere d'aiuto. Tanto per cominciare, a quello sguardo europeo che la politica dovrebbe saper avere anche in Trentino.     



 

 

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