"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Partito Democratico

No alla deriva personalistica, sì a spazi di vera partecipazione
Polis

di Alessandro Branz 

( 7 agosto 2013) È difficile dar torto ad Elisa Filippi quando (l'Adige, 2 agosto) constata come i conflitti interni al Pd, anziché essere caratterizzati da questioni di carattere politico, programmatico o ideale, sembrino privilegiare aspetti di tipo correntizio, legati alla «gestione del potere interna al Partito» (anche se un'osservazione di questo genere non andrebbe solo enunciata, ma anche attentamente verificata e dimostrata).

Spazio o progetto politico?
Olivi alla Whirlpool

di Alessandro Olivi

Il PD deve decidere se vuole essere spazio o progetto politico. La differenza è sostanziale e dirimente. E' quella che c'è tra un insieme di individui e un collettivo.
Oggi il PD assomiglia più ad uno spazio che ad un progetto. Invece in una fase storica in cui si stanno dissolvendo i vincoli comunitari, c'è bisogno di partiti che non si limitano ad ospitare aspettative e aspirazioni personali, ma che assolvano alla funzione di costruire un tessuto connettivo che tenga insieme valori, idee e proposte condivise. No, quest'ultima non è un'idea vecchia di partito, come certamente si affretterà a dire qualcuno che ambisce invece, in nome del nuovo, a riproporre modelli ottocenteschi dove non erano previste organizzazione sociali e politiche attraverso le quali i soggetti più deboli potevano incidere nelle decisioni pubbliche. Al contrario, è l'essenza stessa di un modo di vivere ed interpretare la politica come avventura collettiva e di popolo.

Il valore di ascoltarsi
Partecipazione

di Norma Micheli 

Mentre scrivo, leggo le parole di Nicoletti e lo ringrazio per il tono, la chiarezza e il lavoro svolto. All'assemblea di domenica 28/7 ero assente. Quindi posso essere ascritta subito al gruppo delle interpretazioni. Se ci fossi stata avrei votato a favore delle dimissioni date, anche se ciò avrebbe comportato  votare contro persone che stimo da tempo o che nel PD ho imparato a stimare: parlo di Segretario, Presidente e componenti del Coordinamento.

Avrei votato a favore non perché sono partigiana degli uni o degli altri ma perché credo che la nostra sia stata una sconfitta politica e d'azione profonda, in cui tutti, anch'io, abbiamo svolto la nostra parte, ciascuno secondo il peso del proprio ruolo.

Capisco bene però che mentre si pensa ad accettare le dimissioni è necessario anche concretizzare un'ipotesi di successione. Dunque comprendo bene le ragioni per cui l'Assemblea non ha portato a compimento il percorso.

Il documento del Circolo destra Adige
Terrazzamenti in Destra Adige

Ai componenti la commissione elettorale, alla segreteria provinciale, ai componenti l'assemblea provinciale, ai segretari dei circoli

Martedì sera si è riunito il direttivo del circolo Destra Adige allargato agli amministratori per affrontare l'argomento: formazione lista elettorale.

In premessa e a margine è stato evidenziato il fatto che tutti i giorni Internet, i giornali e i media in generale mostrano un pd, sia locale che nazionale, diviso e intento in continue estenuanti discussioni che si stanno dimostrando devastanti. Oltre che demotivare il nostro elettorato questo alimenta il populismo.

Un partito che deve recuperare concretezza e responsabilità
Val Nambrone
"... Le responsabilità sono nei Circoli demotivati e autoreferenziali; le responsabilità stanno a Trento in una Classe dirigente provinciale che sembra in preda ai tatticismi e agli scontri di barricata; le responsabilità sono negli esponenti politici di spicco che NON possono chiamarsi fuori solo perché sono parlamentari eletti dalla coalizione. Perché, è bene ricordarcelo ancora, Alessandro Olivi era - ed è - il candidato di tutti!...". E' questo uno dei passi del documento del Circolo del PD della val Rendena, in allegato

Documento del Circolo Bassa Valsugana e Tesino
Lagorai

"I risultati delle primarie per la scelta del candidato presidente del centrosinistra autonomista restituiscono un risultato che mostra impietosamente i limiti del Partito Democratico Trentino, che da prima forza di coalizione non è stato in grado di valorizzare e rendere vincente la propria proposta politica. Ai sinceri complimenti che rivolgiamo a Ugo Rossi e al PATT per aver saputo, e non da oggi, lavorare con compattezza e lungimiranza sul territorio, ci troviamo nella necessità di rivolgere alcune considerazioni al nostro partito". Inizia così il documento del Circolo Valsugana Orienatle e Tesino che trovate in allegato.

La dignità del silenzio e lo stile del militante
Un\'immagine della Piana Rotaliana
(24 luglio 2013) S'intitola "Serve cambiare: riprendiamoci la dignità del silenzio, lavoriamo con lo stile del militante e non del competitor". E' il documento del coordinamento del PD della Piana Rotaliana in vista dell'assemblea del PD del Trentino di domenica prossima 28 luglio. Un monito verso la politica gridata, fatta attraverso le pagine dei giornali, che prescinde dalle idee e dai contenuti.

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