"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Ricerca politica

Una tela senza margine
Paul Klee

I passi conclusivi del “Viaggio nella solitudine della politica”

di Michele Nardelli

Due anni fa la proposta di un viaggio che indagasse la solitudine – ovvero la fatica e l'urgenza – della politica. Ne sono venuti sin qui un un prologo trentino che ci ha mostrato con un anno e mezzo di anticipo lo sfarinarsi del blocco sociale che aveva resa possibile l'anomalia politica di questa terra, dieci itinerari in altrettanti limes cruciali per mettere a fuoco l'interminabile transizione verso un “non ancora” che stenta a prendere corpo, occasioni di incontro nelle forme più svariate e non meno di quattrocento persone coinvolte, ma soprattutto immagini e pensieri che quotidianamente ci aiutano a fare i conti con una cassetta degli attrezzi sempre più inservibile e con inediti scenari nei quali urgono nuovi paradigmi.

La stessa presentazione di un libro come “Sicurezza” – sin qui più di trenta incontri con oltre ottocento partecipanti e una prima ristampa – che indaga uno dei tratti più complessi ed insidiosi del presente, è diventata parte di questo viaggio nel nostro tempo.

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Se non lasciamo futuri saremo passati per niente
Trento, via San Martino (particolare)

Consigli non richiesti per una nuova geografia e grammatica politica per Trento e il Trentino.

di Federico Zappini *



Sei vuoi andare veloce, corri da solo.
Se vuoi andare lontano, corri insieme a qualcuno.



Scrivo questo testo da una posizione di marginalità. Da solo. Una solitudine che non credo solo mia. Senza grandi elettori da spendere nella contesa elettorale.

Quella che sottopongo è una riflessione che nasce dalla fragilità e dai dubbi più che dalla forza e dalle certezze. È un pensiero frutto di un numero sufficientemente ampio di conversazioni a più voci. E’ il depositato di inquietudine e curiosità derivante dall’osservazione dell’evoluzione politica e sociale del territorio che vivo.

Non è un appello per costruire nuovi movimenti o soggetti politici. Non è la rivendicazione di un ruolo in quegli organi – penso al tavolo coalizionale che già in queste settimane comincia il suo lavoro di confronto – che avranno il compito di tirare le somme delle riflessioni all’interno delle forze politiche che esprimono una propria visione e organizzazione.

Cornici, con Marianella Sclavi
Cornici vuote

La scuola degli spiazzi #4

Trova il tempo per ascoltare, imparerai a parlare.
Trova il tempo per pensare, sarai capace di scegliere.
Trova il tempo di leggere, diventerai sapiente.
Trova il tempo per sognare, potrai sperare.
Trova il tempo per fare una carezza, non ti sentirai inutile e solo.

Torna la #scuoladeglispiazzi e accoglie Marianella Sclavi.

Sabato prossimo 22 giugno, dalle ore 10.30 alle ore 12.30, a Trento in Via San Martino 78 (spazio antistante la libreria Due punti), ci sarà il quarto appuntamento della Scuola degi spazzi. La parola chiave dell'incontro è Cornici, un tema cruciale.

Nel 2000 Marianella Sclavi scriveva un importante testo, dal titolo "Arte di ascoltare e mondi possibili: come si esce dalle cornici di cui siamo parte". Un punto di vista che era visionario allora e rimane attualissimo.

Sicurezza. Il nuovo libro di Mauro Cereghini e Michele Nardelli
La copertina del libro

Mauro Cereghini – Michele Nardelli

Sicurezza

Edizioni Messaggero Padova, 2018

Il 12 luglio sarà presentato a Bolzano, il 13 luglio a Trento.

 

«Il Novecento è stato il secolo di Auschwitz e della violenza. Le guerre hanno contato milioni di morti, e l’umanità si è attrezzata per distruggere il pianeta che la ospita. Eppure nel secolo scorso la sicurezza non era quell’ossessione che oggi offusca lo sguardo. Ci siamo risvegliati dall’illusione del progresso e delle sue magnifiche sorti, scoprendoci aridi di pensiero e privi di futuro. Così l’incertezza si è tramutata in paura, e la paura in aggressività.

Per dare una nuova possibilità all’umanesimo occorre fare i conti con le grandi tragedie del Novecento. Elaborare il passato per promuovere un cambio di paradigma, capace di far propria la cultura del limite e la forza della nonviolenza. Occorre trasformare l’idea di sicurezza: non difesa dagli altri, ma cura dello stare assieme».

Esce in questi giorni un nuovo lavoro editoriale, come il precedente1 scritto a quattro mani da Mauro Cereghini e Michele Nardelli, su un tema che sembra avere effetti devastanti nella coscienza come nei comportamenti collettivi, la sicurezza.

 

La Trento che vorrei. Riportando il fiume in città
La copertina del libro

Venerdì 14 giugno 2019 alle ore 18.00 a Trento presso la Libreria Due punti di via San Martino 78 Margherita Montanari sarà in dialogo con i curatori Alberto Winterle e Federico Zappini e con le autrici e gli autori del libro.

E' simbolico che la prima presentazione di questo volume si tenga lì dove scorreva l'Adige. L'idea di raccogliere questo caleidoscopio di visioni nasce dallo stimolo offerto da La Venezia che vorrei. Parole e pratiche per una città felice. e dall'urgenza di rimettere in moto un dibattito che sembra muto, assente. Estromesso dal cuore della città - proprio come il suo fiume, reso periferico per semplificare il quadro urbano - vogliamo torni a innervare lo spazio pubblico e le reti comunitarie, offrendo spunti per decodificare il presente e progettare il futuro. L'acqua che lambisce la riva, ora placida ora più impetuosa, è la metafora del tempo che scorre e porta con se le esperienza trasformatrici utili a pensare e realizzare la città che sarà.

#Dove. Il terzo appuntamento della Scuola degli spiazzi
Il primo incontro della

Trova il tempo per ascoltare, imparerai a parlare. Trova il tempo per pensare, sarai capace di scegliere. Trova il tempo di leggere, diventerai sapiente. Trova il tempo per sognare, potrai sperare. Trova il tempo per fare una carezza, non ti sentirai inutile e solo.

 

Sabato 8 giugno 2019, alle ore 10.30, a Trento in via San Martino 78 (davanti alla Libreria Due punti), c'è il terzo appuntamento della Scuola degli spiazzi. La parola chiave di questa sessione è "#Dove" e a svolgerla sarà Flaviano Zandonai.

Parliamo di luoghi, spiazzi e non solo. Della necessità di riconoscere nella prossimitàun punto di riferimento  (un centro di gravità...) necessario e decisivo per ridefinire le caratteristiche delle comunità, dei modelli economici, dei processi democratici.

Europa, femminile, singolare
Europa

Una giornata di studio e incontri promossa dalla Fondazione E35 e dal Comune di Reggio Emilia (a cura di Roberta Biagiarelli) nell'ambito di Trecentosessantacinque giorni Donna 2019

Si svolgerà Sabato 6 aprile 2019 (Sala del Planisfero, Biblioteca Panizzi | 10.30-13.00; Sala del Tricolore, P.zza Prampolini, Comune di Reggio Emilia | 15.00-17.30) a REGGIO EMILIA

Partecipano Elena Pulcini, Maria Pia Di Nonno, Elisabetta Salvini, Michele Nardelli, Lidia Menapace, Giorgia Serughetti e Cecilia D’Elia, Gemma Bigi, Valentina Lanzilli: sono questi gli ospiti dell’iniziativa, rivolta alla cittadinanza, con donne e uomini che quotidianamente si prendono cura, con spirito costruttivo, del progetto europeo, consapevoli delle difficoltà che l’Unione sta affrontando ma che ancora credono nelle sue enormi potenzialità.