"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Territorio trentino

Quale Europa? Capire, discutere,scegliere.
La locandina dell'evento

Abbiamo ancora fiducia nel processo d'integrazione europeo e nel volo impacciato ma entusiasmante di quel calabrone (questa è la metafora usata da Jacques Delors) che è stata ed è l'Unione Europea?

Siamo ancora convinti - lo siamo mai stati davvero, senza riserve? - che la cessione/condivisione di sovranità verso una dimensione sovranazionale, accompagnata da un migliore e più diffusa cooperazione, debba essere uno degli strumenti per far fronte al Mondo caotico e ingiusto dentro cui viviamo?

Come possiamo rimettere insieme, al centro di un dibattito pubblico stanco e sempre più frammentato, l'ipotesi fondativa di un'Unione Europea capace di essere guida e garante di politiche per la giustizia sociale e per la giustizia ambientale, intese come sfide interconnesse e non in contraddizione?

Cosa può fare ognuno di noi per impedire un ulteriore deterioramente delle istituzioni comunitarie e per portare un contributo utile alla loro rigenerazione democratica?

Da parte mia e nostra (come libreria due punti) siamo felici di ospitare una delle tappe del viaggio che il Forum Disuguaglianze e Diversità sta conducendo in questi mesi in giro per l'Italia.

Mi auguro di vedere San Martino riempirsi di tante e tanti che decideranno di passare una mattinata insieme, guardando all'Europa. (f.z.)


QUALE EUROPA.

Capire, discutere, scegliere.


sabato 11 maggio, ore 10

Libreria Due Punti - via San Martino, 78

 

Elena Granaglia e Pier Virgilio Dastoli dialogano con Marco Odorizzi e Caterina Moser. Coordina Federico Zappini.

Politica e intellettuali
La locandina dell'evento

Sabato 6 aprile 2024, alle ore 18.30, presso la Bookique a Trento

presentazione del libro di Mattia Diletti

Politica e intellettuali

Ideologi, esperti e think tank

(Mondadori)

 

L'autore dialoga con Simone Casalini, direttore del quotidiano "Il T"

e con i/le partecipanti al residenziale di TiCandido

Guerra e pace. Cosa sta accadendo alla nostra casa.
Angelus Novus, Paul Klee

Per iniziativa della sezione Valli Giudicarie Adamello Collini dell'ANPI, in collaborazione con il gruppo locale di Emergency

 

venerdì 22 marzo 2024, alle ore 20.30

presso l'Auditoirum del Centro Scolastico di Pieve di Bono

 

avrà luogo l'incontro

 

GUERRA E PACE

COSA STA ACCADENDO ALLA NOSTRA CASA

 

Dialogo con Michele Nardelli, formatore e scrittore, già presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani 

 

A ricordo di Felice Franceschetti, il partigiano "Checo" caduto per la libertà il 22 marzo 1945

Oltre lo sci: contro l'assalto alla montagna
La locandina dell'evento

Nell'ambito del percorso di conoscenza, consapevolezza e proposta sul valore dell’autogoverno delle terre alte "MONTAGNA, AUTONOMIA, COMUNITÀ"

promosso dalle ACLI trentine e dalla Sezione trentina di Italia Nostra

 

Martedì 19 marzo 2024, dalle ore 18.00 alle ore 20.00

si svolgerà l'incontro

 

OLTRE LO SCI: CONTRO L’ASSALTO ALLA MONTAGNA

Dalle Olimpiadi alle nuove stazioni integrate, dai bacini artificiali alle grandi opere. Cronaca di un assedio destinato a finire.

 

Conversazione con

Luigi Casanova, autore di “Ombre sulla neve”, Altreconomia, 2022

Michele Nardelli, autore di “Inverno liquido”, Derive Approdi, 2023

Montagna, Autonomia, Comunità
L'antica sede della Magnifica, Cavalese

Le ACLI trentine in collaborazione con Italia Nostra propongono

 

MONTAGNA, AUTONOMIA, COMUNITÀ

Un percorso di conoscenza, consapevolezza e proposta sul valore dell’autogoverno delle terre alte

 

Montagna, Autonomia e Comunità rappresentano i tre lati di un unico triangolo al centro del quale c’è il futuro del Trentino. In questi ultimi anni abbiamo assistito alla fine di un ciclo lungo di sviluppo che aveva accompagnato la costruzione dell’edificio autonomistico e a cui era seguito l’avvio di una fase di tendenziale miglioramento delle condizioni relative allo sviluppo economico, sociale e culturale della nostra provincia. Questa fase espansiva si è conclusa con la parabola discendente della globalizzazione dei mercati, dell’emergere della cosiddetta economia di guerra e del declino dell’Occidente.

Emergono oggi nuovi problemi legati alla caduta di competitività della montagna che si accompagnano ai rischi dell’abbandono e dello spopolamento, ma anche dell’omologazione legata alla progressiva cancellazione dei segni identitari, all’inquinamento, alla cementificazione e allo spaesamento delle comunità originarie. Emergono inoltre le nuove sfide che riguardano le modificazioni climatiche che, dopo Vaia e la propagazione del bostrico, indicano la necessità di una riconciliazione del modello
di sviluppo con gli equilibri della natura.

Sostenibilità, riconversione ecologica dell’economia e un radicale cambiamento dei livelli di consumo delle risorse rappresentano le nuove sfide ed insieme le nuove opportunità per i territori di montagna. Sfide che potranno essere affrontate solo se accompagnate da un grande progetto di “ricostruzione” delle comunità locali, dal rilancio della cultura dell’autogoverno e del livello di responsabilità rispetto al futuro delle nuove generazioni. È in questo quadro e in questa prospettiva che è possibile è doveroso ragionare sul futuro dell’Autonomia trentina, questione che non può essere delegata ad una mera operazione di difesa istituzionale e finanziaria, ma che deve essere rilanciata con consapevolezza attraverso una nuova stagione di impegno partecipativo.

MUTI
La locandina dell'evento

Nell'ambito del progetto relativo alla violenza sulle donne "Non ti scordar di me"

proponiamo un'azione teatrale, un difficile esperimento:

 

"Mettere tre uomini allo specchio.

Mettergli un microfono alla bocca.

E farli parlare

di fatica, incompletezza, disequilibri.

Parlare di donne, di desideri, di tenerezza.

Parlare di pregiudizi, di offese, di essere maschi".

 

Domenica 10 marzo 2024, ore 18.00

Gardolo - Trento, Teatro Gigi Cona, via Soprasasso 1

Un carcere diverso è possibile
da https://pontidivista.wordpress.com/

di Federico Zappini *

Affermava Voltaire che “il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri”. E’ una massima che – da quando ho memoria – viene richiamata a mo’ di monito per sottolineare la condizione di precarietà (per usare un eufemismo…) delle carceri italiane.

La si trova utilizzata per denunciare l’inaccettabile sovraffollamento delle strutture detentive (l’Unione Camere penali Italiane ci dice che sono 60.637 le persone oggi detenute a fronte di 51.347 posti ufficiali, dei quali però alcune migliaia indisponibili) o per far riferimento all’alto tasso di recidiva – attorno al 70% per chi transita per le celle italiane – che è il prodotto del fallimento della dimensione rieducativa della pena, che invece è il cuore dell’art.27 della Costituzione.

Parlare della crisi del sistema detentivo italiano diventa ancora più doloroso e urgente nel momento in cui si fanno i conti con il numero di suicidi (l’associazione Antigone ne conta 24 da inizio anno, tre nelle ultime 72 ore, due di ragazzi poco più che ventenni) a cui vanno aggiunti un numero infinitamente più alto di atti di autolesionismo che pratica chi si trova costretto dietro le sbarre.

Che fare allora se la fotografia della situazione è così evidente ed esposta, tanto da rischiare denunciandola senza agire di conseguenza per un suo miglioramento di scivolare nella sterile retorica?

 

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