Editoriali

Irricevibile
Montecitorio

Federalismo, Napolitano stoppa il dl
"Irricevibile, prima passi alle Camere"

(4 febbraio 2011) Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rinviato al governo il provvedimento bocciato dalla Bicamerale. "Prima di approvarlo in difformità dagli orientamenti parlamentari doveva dare comunicazione alle Camere".

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Fine anno, tempo di bilanci
Michele Nardelli alla serata di inaugurazione di Cittadinanza Euromediterranea

(8 gennaio 2011) Anche per questo blog. Abbiamo iniziato quest'avventura i primi giorni di luglio del 2009. In realtà già qualche mese prima, durante la campagna elettorale dell'autunno 2008, avevamo costruito un sito del tutto artigianale per raccogliere idee e proposte, adesioni e messaggi. Poi ci siamo dati un momento di pausa per strutturare una proposta di comunicazione che pure rientrava fra gli impegni di relazione con gli elettori, che ha preso forma ed che ora rappresenta un tratto di distinzione almeno sul piano della comunicazione istituzionale di un conigliere provinciale.

L'esito sta nei numeri. Nel corso del 2010 il sito ha registrato 15.580 visite per 7.331 visitatori unici, 32.641 pagine visitate, un tempo medio di permanenza sul sito di 2 minuti e 10 secondi, il 46,26% di visite nuove. (...)

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L'inquietudine e la meraviglia
Nabil Hanani

di Michele Nardelli

In queste ore le immagini di Betlemme entrano nelle nostre case. Non so con quale effetto, posso solo sperare che la vista dei luoghi in cui nacque Gesù di Nazareth possa aiutare ad aprire gli occhi, il cuore e la mente delle tante persone che, nella paura verso i cambiamenti che segnano il nostro presente, tendono invece a chiudersi. A difendere con le unghie quel poco o tanto che si ha, a vivere le altre persone - nel vicinato come nella propria famiglia - quasi rappresentassero un'insidia.

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Nel tunnel
tunnel

(14 dicembre 2010) Nel mio commento sulla manifestazione di sabato era intuibile lo scetticismo che accompagnava l'avvicinarsi al voto di oggi. Il governo Berlusconi infatti passa la prova dei numeri in Parlamento. Rimane la crisi politica di una maggioranza che perde pezzi ma che è ancora al timone di questo disgraziato paese. Dal tunnel non siamo affatto usciti e ho la sensazione che alla fine sarà il partito di Bossi a decidere se andare o meno alle elezioni anticipate. Nel frattempo spero solo che il centrosinistra sia capace di ripensarsi, di affrontare i nodi irrisolti di una diversa sostenibilità economica e sociale, di farsi portatore di un'idea di futuro.

L'ingombro delle istituzioni
la caduta degli dei

Riportiamo l'editoriale di Simone Casalini uscito oggi sul Corriere del Trentino

(2 dicembre 2010) Le ultime tre settimane sono state una buona cartina di tornasole del funzionamento del sistema politico in Trentino. Prima il caso delle materne, poi la mancata osservazione della legge che disciplina il rinnovo degli incarichi pubblici come la presidenza della Fondazione Bruno Kessler, quindi lo smembramento del Parco dello Stelvio anticipato dal Corriere del Trentino nell'edizione di domenica scorsa: in tutti questi casi abbiamo assistito a una prassi consolidata che dovrebbe stimolare qualche riflessione. (...)

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Chirurgia o macelleria messicana?
La Gioconda

di Fabio Pipinato

(25 novembre 2010) La politica, non solo in tempo di crisi, è molto più di un atto chirurgico. La sapienza, frutto di almeno un decennio di sudate carte e tirocinio, guida la mano esperta ad incidere i tessuti quel tanto sufficiente per consentire di raggiungere ciò che va asportato, connesso, sostituito. Alcuno affiderebbe ad una mano poco esperta il proprio corpo. Parimenti alcuno affiderebbe l'amministrazione del proprio condominio ad un neofita che non riesce a discernere quali spese si possono ridurre e quali vanno affrontate con celerità. Sin qui conveniamo.

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Parco dello Stelvio, l'autonomia è un'opportunità
Parco nazionale dello Stelvio
di Roberto Pinter

(3 dicembre 2010) Di tante cose ho paura ma non dell'Autonomia. Non è mio costume invocare lo Stato o le competenze nazionali a difesa di qualcosa. Ho sempre pensato che l'Autonomia deve dimostrarsi matura e responsabile e dunque capace di interpretare al meglio le proprie prerogative. (...)

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Imparare dalle lezioni
mirò

(15 novembre 2010) Si apre la crisi di governo. Ma siamo in grado di indicare un'alternativa? Serve un nuovo modello di sviluppo globale, dice Benedetto XVI. Ma ancora si insiste sulla crescita e si ignora il concetto di limite. Giuliano Pisapia vince le primarie milanesi. Ma i vertici del PD di Milano non trovano di meglio che dimettersi. E' davvero urgente cambiare lo schema di gioco.

Un commento di Michele Nardelli

Nel volgere di qualche ora accadono tre fatti di un certo rilievo. Il primo. L'invincibile armata che alle ultime elezioni politiche aveva fatto man bassa di deputati e senatori si è sgretolata. Con la remissione dei mandati ministeriali da parte della delegazione di "Futuro e Libertà" si è aperta a tutti gli effetti la crisi del governo Berlusconi dichiarando il "venir meno del rapporto fiduciario". Insomma, è accaduto l'inimmaginabile...

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Il PD è da rottamare?
rottamazione

di Roberto Pinter

(16 novembre 2010) Leggendo l'analisi impietosa del direttore Giovanetti si rischia di arrivare a questa conclusione, ma non credo sia ancora ora di conclusioni. Parto da quel "rottamare" che ha animato il dibattito interno al PD. C'è un po' di bullismo nell'uso di questo termine. E la contrapposizione tra le ambizioni di chi si ritiene insostituibile e quelle di chi vuol prenderne il posto, a prescindere da una seria valutazione delle competenze, non porta lontano. Ma se non convince la contrapposizione generazionale altrettanto ingiustificata appare la deroga come regola per un gruppo dirigente, che se ha il merito di aver dato vita al Partito Democratico dovrebbe ambire anche al merito di far crescere un gruppo dirigente che più compiutamente esprima la sintesi di pensiero che il PD ha promesso.

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Il modello perduto
futuro

(11 novembre 2010) Mentre in Consiglio Provinciale discutiamo di Europa, mi arriva la segnalazione dall'amico Stefano di un articolo di Luciano Gallino apparso oggi su La Repubblica. Un commento che esprime un punto di vista interessante, ma tutto interno ad una visione keynesiana e mi permetto di dire un po' fuori dal tempo, che si basa su un modello di sviluppo dove le risorse erano considerate illimitate perché una parte dell'umanità nemmeno veniva presa in considerazione. Davvero pensiamo che sia ancora possibile rilanciare lo schema "più consumi, più occupazione, più welfare"? E poi, perché quando parliamo di identità europea, ci riferiamo solo ad una sua parte?  Parliamone...

di Luciano Gallino

La rivolta degli studenti inglesi e le manifestazioni di massa contro i tagli delle pensioni in Francia o quella promossa dalla Fiom a Roma in difesa del lavoro possono essere lette come un primo tentativo di difendere dall'Europa il modello sociale europeo. (...)

L\'articolo di Gallino

Le Comunità sono in grado di partire...
Brenta

di Roberto Pinter

Il 44,5 degli elettori hanno eletto le assemblee delle Comunità di valle. Sono pochi rispetto all'elettorato totale, anche se il 70% di quello che ha votato alle comunali. Data la scarsa informazione e le diffidenze diffuse non c'era da aspettarsi molto di più. Direi la soglia minima per farle partire, ma un risultato che ci obbliga a recuperare la conoscenza e la fiducia che non è stata espressa.

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Il Trentino da omologare
suonatore solitario

(22 agosto 2010) L'articolo del Corsera sul Trentino è un grave attacco alla nostra autonomia. Il Presidente Dellai: "C'è una strana sintonia della stampa nazionale con le tesi di Tremonti"

di Michele Nardelli 

Il Corriere della Sera di sabato 21 agosto pubblica nelle pagine nazionali un ampio reportage di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella dal titolo "Piovono gli euro. E Battisti diventa un ricordo scomodo". L'articolo, scritto nella cornice "Visioni d'Italia" in occasione del centocinquantenario dell'unità, è di quelli che vorrebbero graffiare.

L\'articolo del Corriere della Sera

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Rendere tutto ciò desiderabile
neve

di Fabio Pipinato*

(17 agosto 2010) Un'anomalia. Ci siamo raramente occupati di "politica interna" in quanto lo sguardo del nostro portale è, come dice il nome stesso, soprattutto "politica estera" ma, visto il clima, corre l'obbligo. (...)

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Al crepuscolo impreparati
occhiali

di Michele Nardelli

La rottura fra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini segna la fine dell'alleanza politica che ha governato l'Italia della seconda repubblica. O meglio, per dirla con Massimo Cacciari, di quell'alleanza di potere che della prima repubblica ha rappresentato la continuità nel più perfetto stile gattopardesco, all'insegna cioè della contrapposizione ideologica, politica e culturale che aveva segnato il secondo dopoguerra, mettendo a profitto la crisi dei partiti storici per porre fine al "caso italiano" all'insegna di un programma che la P2 aveva disegnato qualche anno prima.

Editoriale

Un anonimo piazzale, che ci racconta di storie moderne...
foto Carlo Nardelli

(15 luglio 2010) Un giovane camionista polacco muore dissanguato in una piazzola di sosta per autotreni per un banalissimo incidente. Una tragedia della solitudine dalla quale emerge come sta cambiando il lavoro in Italia e in Europa. Un commento che oggi viene ospitato dal quotidiano L'Adige.

commento Nardelli

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