mercoledì, 26 novembre 2025 ore 17:30
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E' questo il titolo di un incontro promosso dall'Unione degli Studenti Universitari (UDU) di Trento su un tema cruciale come l'impatto delle crisi (e quella climatica in particolare) sugli ecosistemi, nello specifico, sull'ambiente alpino.
Avrà luogo all'Università di Trento, presso la sede di Povo (Aula A 105), mercolcoledì 26 novembre 2025, dalle ore 17.30 alle 19.30.
Il confronto vedrà la partecipazione di
Michela Corsini, ricercatrice all'EURAC di Bolzano.
Michele Nardelli, scrittore e saggista.
Trento, Università di Povo, Aula 105

di Federico Zappini *
Capita che quando il Presidente Fugatti deve affrontare un tema spinoso – dati economici non esaltanti, la “grana” sul terzo mandato, la difesa a oltranza degli aumenti ai consiglieri regionali – la sua strategia sia quella di aprire un fronte a lui più comodo. E’ il caso in questi giorni del nuovo annuncio in merito al “Centro di permanenza e per il rimpatrio” (CPR) da realizzare a Trento.
Il presidente Fugatti – lo rivendica spesso – è persona semplice che non ha tempo né volontà di approfondire il fatto che per i cittadini che commettono reati esistano i tribunali e successivamente le carceri (pur se stabilmente sovraffollate) e che i CPR dovrebbero rispondere – e lo fanno male, molto male… – all’esigenza di espellere chi in Italia si trova senza documenti. Tra questi, potenzialmente, qualche centinaio di migliaia di lavoratori impegnati in Italia e anche in Trentino nei settori più in ombra, e mal pagati, dell’economia.
Ma a Fugatti questo interessa relativamente perché per lui – così come per la presidente Meloni – ciò che conta è l’impatto mediatico di una dichiarazione da offrire a comunità che, sotto l’effetto di un contesto economico e sociale a dir poco incerto, sono sensibili alla promessa di agire con la forza verso chi da decenni viene descritto come nemico.
giovedì, 20 novembre 2025 ore 18:00

Si svolgerà giovedì 20 novembre 2025, alle ore 18.00,
presso la Sala Conferenze di Palazzo Benvenuti, in via Belenzani 12 a Trento
la presentazione del volume di Francesco Prezzi
"Cronache delle cronache.
Europa, Principati vescovili di Trento e Bressanone, Contea del Tirolo
fra poteri e guerre di conquista (secc. XV - XVI)"
(Edizioni del faro, 2025)
a cura di Micaela Bertoldi
Dialogano con la curatrice
Erica Mondini e Rodolfo Taiani
Trento, Palazzo Benvenuti, via Belenzani 12
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di Simone Casalini *
Dunque, dalla metà del 2026 il Trentino avrà il suo Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) che sarà localizzato appena a sud della Motorizzazione, in una palazzina di sei appartamenti che sarà demolita e ricostruita in chiave Panopticon. Il «sorvegliare e punire» di Michel Foucault è transitato nel «rinchiudere ed espellere» perché oggi il soggetto del castigo non è più il delinquente comune, ma il migrante. Che reca con sé una doppia colpa: essersi affacciato nel continente sbagliato e mostrare segni di devianza.
L’accordo con il ministro dell’Interno Piantedosi per la costituzione del Cpr ha almeno due piani politici di lettura. Nel primo è difficile non riconoscere, per quelli che sono i suoi obiettivi e proclami, il successo del presidente Fugatti. Ottiene la realizzazione del Cpr, che nel suo elettorato è uguale a consenso, e il dimezzamento in prospettiva della quota di rifugiati sul territorio provinciale (da 700 a 350).
venerdì, 7 novembre 2025 ore 20:30

Il 7 novembre 2025, alle ore 20.30
Teatro Prà del Lac' di Tres
SICUREZZA DREAM
Musica e racconti oltre le paure
con
Mauro Cereghini, testi e letture
Francesca Schir, chitarra e voce
Lucia Suchanska, violoncello
Dalla pandemia alla criminalità, dalle migrazioni al lavoro precario fino ai cambiamenti climatici. Un racconto duro e leggero sui nostri giorni, sul tempo della rabbia e della paura. Storie legate assieme dalla poesia in musica di Battiato, Elisa, Negramaro, Cristiano De Andrè, Vanoni e altri. Un itinerario narrativo che parte dal titolo di un libro – Sicurezza – e mira al cuore del nostro mondo impaurito. Per indagare le ragioni di questo malessere. E provare ad averne cura.
Ingresso libero, Evento nell'ambito di "Destino Comune. Cittadin* di oggi e di domani", promosso dalla Biblioteca intercomunale di Predaia e numerosi altri enti.
Tres, Teatro Prà del Lac'
sabato, 22 novembre 2025 ore 10:00
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Sabato 22 novembre 2025, ore 10.00 – 12.30
Trento, Bookique – Via Torre d'Augusto
Che cosa hanno in comune Hannah Arendt, Albert Camus, Nicola Chiaromonte, Arthur Koestler, Ivan Illich, Chirtopher Lasch, Carlo Levi, George Orwell, Pier Paolo Pasolini, Ignazio Silone e Simone Weil?
Esamineremo questi tratti comuni a partire dall'introduzione che Filippo La Porta ci propone nel libro "Maestri irregolari" (in allegato)
Trento, Bookique, via Torre d'Augusto
sabato, 6 settembre 2025 ore 17:00
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Sabato 6 settembre 2025, alle ore 17.00
a Trento, presso i girdini di Piazza Garzetti
in concomitanza con l'avvicinamento al Porto di Gaza delle centinaia di imbarcazioni provenienti da tutto il Mediterraneo,
nell'intento di rompere l'assedio, portare aiuti alimentari alla popolazione civile e far sentire la voce di protesta di ogni parte del mondo per il genocidio in corso in Palestina
per fermare il nuovo capitolo di occupazione dei territori della Cisgiordania in spregio verso ogni risoluzione delle Nazioni Unite
ANPI del Trentio, ARCI del Trentino, Centro per la Pace di Rovereto, Cgil del Trentino, Unione degli Studenti Universitari, FNSI, Comunità islamica trentina propongono
un Presidio per fermare il massacro in corso e riaffermare il pieno diritto della popolazone palestinese a vivere nella loro terra.
Non far mancare la tua voce.
Trento, Giardini di Piazza Garzetti

di Federico Zappini
(20 settembre 2025) La fine dell’estate – con lo zero termico per giorni oltre i 5000 metri – è il momento giusto per una riflessione sul nostro rapporto con ambiente e territori montani. Per farlo però partirò dalla laguna veneziana e da una città d’arte, Roma.
Venezia. L’isola di Poveglia era stata messa in vendita dall’Agenzia del Demanio, con il rischio concreto di trasformarsi in resort di lusso. Solo la mobilitazione civica – con i comitati ad ottenerla in concessione, dopo dieci anni abbondanti di battaglia – l’ha sottratta alla speculazione, salvandone la sua identità naturalistica e culturale. Si apre ora una nuova fase di protezione attiva degli ecosistemi e valorizzazione responsabile degli spazi che saranno recuperati grazie a energie e competenze dei cittadin* attiv*.
Roma. Anche le superfici della Cappella Sistina subiscono gli effetti dell’overturism. L’elevato numero di visitatori compromette la conservazione degli affreschi, richiedendo interventi di restauro sempre più frequenti. La fruizione di massa di beni naturali o artistici mette a rischio ciò che ci siamo dati il compito di tramandare integro alle generazioni future.
Dolomiti. I crolli di questi anni – la Marmolada prima, la cima Falkner nel gruppo di Brenta poi – testimoniano la fragilità di quello che rappresenta un hotspot climatico, stressato da condizioni ecologiche e ambientali mutate radicalmente. Le Dolomiti patrimonio Unesco vedono ogni loro elemento a forte rischio: ghiacciai in ritirata e conseguente diminuzione delle acque a valle, foreste affaticate oppure che invadono disordinatamente prati aperti, qualità dell’aria che peggiora insieme all’aumento delle temperature, rocce e terreni instabili che amplificano il rischio di dissesto idrogeologico.
lunedì, 8 settembre 2025 ore 20:30

Il documentario sulla marcia in difesa della natura
lungo i torrenti Vanoi e Cismon e lungo il fiume Brenta. che da Canal San Bovo sono arrivate fino a Venezia per testimoniare la contrarietà all’ipotizzata diga in Val Cortella.
L'appuntamento è lunedì settembre, alle ore 20.30, presso l'Auditorium Valsugana e Tesino di Borgo
per vedere insieme il documentario che racconta questo cammino di resistenza e discutiamo sul tema.
Intervengono:
Angelo Orsingher, Comitato difesa torrente Vanoi
Tommaso Bonazza, Comitato Acque trentine
Viola Ducati, divulgatrice ambientale
Borgo Valsugana, Auditorium Comunità Valsugana e Tesino
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di Federico Zappini
(6 settembre 2025) Ogni città possiede ed elabora un proprio vocabolario. Gesti, luoghi, sentimenti, movimenti. C’è chi arriva, chi parte, chi resta. Perché si parte? Perché non lo si fa? E ancora, cosa serve ad una città per essere riconosciuta come luogo nel quale investire un pezzo della propria esistenza?
Questi interrogativi mi accompagnano da qualche tempo. Si sono rafforzati con l’ormai prossima partenza – direzione sud – di una carissima amica. Una studiosa di grande sensibilità, ricercatrice vivace e militante, compagna di riflessioni su politiche trasformative per le terre alte, cultura e welfare di prossimità, partecipazione civica e animazione comunitaria. La sua scelta mi ha colpito profondamente. Sul piano personale, certo, ma anche per un segnale più generale che mi sembra ci inviti a cogliere. Non “solo” una perdita individuale, ma una linea di faglia su cui ci muoviamo.

di Federico Zappini
Le vicende dell’urbanistica milanese ci interrogano. Alle città e a chi le governa chiediamo giustizia sociale e cura delle fragilità o di affidarsi alla presunta capacità di autoregolazione del mercato? Il “modello Milano” è stato celebrato per la capacità di attrarre investimenti internazionali in nome della trasformazione in chiave moderna e cosmopolita della città. Quali sono però gli impatti negativi di un tale approccio sul tessuto sociale cittadino?
Lo scrittore Gianni Biondillo descrive così lo sbilanciamento tra potere pubblico e privato: “La città ha subito più che governato il cambiamento. Si è trasformata in una metropoli che vuole sedurre i nuovi ricchi e rendere sempre più agevole la vita di chi sta economicamente bene. Il problema, però, è che manca l’attenzione su tutto il resto.” Il cambiamento di Milano ha anteposto crescita e redditività a equità e inclusione. Sono raddoppiati prezzi per l’affitto e la vendita delle case, a redditi invariati. All’afflusso di nuova popolazione è corrisposta una forza centrifuga per migliaia di “vecchi” cittadin*.
domenica, 10 agosto 2025 ore 18:00
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Arci Brentonico, associazione "Vite intrecciate" e Sezione di Brentonico della Società Alpinisti Tridentini (SAT)
presentano la rassegna
La Montagna (non è) muta
Voci per un territorio che cambia
Domenica 10 agosto 2025, alle ore 18.00 presso il Rifugio FosCe, a San Valentino di Brentonico (TN)
Presentazione del libro
“Inverno liquido.
La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa”
Lo scrittore Marco Niro in dialogo con l'autore Michele Nardelli
Brentonico (TN), San Valentino, Rifugio FosCe
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di Michele Nardelli
(29 luglio 2025) Qualche mese fa è stato presentato dalla sezione di Trento dell'Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) il docu-film “Hanno occupato il Santa Chiara”, dedicato ad una delle più importanti e significative iniziative di lotta degli anni '70 nella città di Trento. La grande sala del Teatro Cuminetti di Trento era gremita di gente, molti i capelli bianchi e, fra questi, molti dei protagonisti di quell'occupazione, un atto di illegalità che contribuì a cambiare il volto della città. Se oggi Trento è in cima alle graduatorie, per quanto effimere, sulla qualità del vivere e tanto apprezzata dai suoi visitatori, è anche grazie all'impegno di quelle persone e dei Comitati di Quartiere che, a partire dal Centro storico, si diffusero nei quartieri cittadini più popolosi, da Piedicastello a Cristo Re, da San Giuseppe/San Pio X a San Bartolomeo e, a seguire e in forme analoghe, in altre aree urbane. Sarebbe importante che questo movimento trasformativo venisse riconosciuto esplicitamente anche da parte delle istituzioni. E, a questo proposito, voglio ricordare che nel Centro Santa Chiara (ora in corso di ristrutturazione) non c'era alcun segno a ricordo di quel pezzo di storia.
Quella sera al Teatro Cuminetti fra i capelli bianchi c'erano anche i miei. Ma in cuor mio quelli che mi mancavano erano quelli negli ultimi anni un po' ingrigiti di Matteo. Perché se quell'occupazione è stata possibile, se per almeno due mesi quel presidio, fatto di incontri e parole, musica e momenti festosi (e quel che serviva a rendere possibile tutto questo, giorno e notte, dalla pulizia all'allaccio della corrente elettrica) lo si deve in particolare a quell'uomo timido e a volte scontroso ma dal sorriso buono e accattivante che era Matteo Di Menna.

L'intervento andava sottoposto a Vas e Vinca. CAI Alto Adige, Dachverband für Natur-und Umweltschutz, Lipu e Mountain Wilderness: basta impianti sciistici ad alta quota in aree già estremamente sofferenti per i cambiamenti climatici
Il Tar di Bolzano, con la sentenza n. 176 del 17.06.2025, accoglie il ricorso delle associazioni ambientaliste CAI Alto Adige, Dachverband für Natur-und Umweltschutz, Lipu e Mountain Wilderness che avevano chiesto di annullare la delibera della Giunta provinciale del 5 marzo 2024, che autorizzava l’ampliamento del comprensorio sciistico della Val Senales. Questo ampliamento avrebbe provocato gravi danni ad un’area alpina caratterizzata da maestose morene, laghi e una natura ancora nella maggior parte incontaminata.
La delibera della Provincia autonoma di Bolzano aveva approvato il progetto di ampliamento in Val Senales a 3000 m di quota circa, che prevedeva la realizzazione di una seggiovia a 6 posti, per una lunghezza dell’impianto di risalita di circa 1 km, di una stazione a valle e una a monte, oltre a nuove piste di circa 2,6 ettari, in un’area tutelata dal Piano Paesaggistico del Comune di Senales classificata “zona rocciosa-ghiacciaio”. Si tratta infatti di una zona di transizione alpina - subalpina, che si trova all’interno dell’area sensibile dell’Hochjoch, in gran parte priva di vegetazione ed il cui paesaggio è caratterizzato da imponenti campi morenici.
venerdì, 9 maggio 2025 ore 17:30

Nell'ambito del mese di iniziative promosse da Slow Food del Trentino Alto Adige e dall'Università di Trento attorno all'
Overshoot Day 2025
Venerdì 9 maggio 2025, alle ore 17.30
Facolta di Sociologia dell'Università di Trento, via Verdi (Aula 20), Trento
un dialogo sul tema
Buone pratiche nei Domini Collettivi per ridurre gli impatti nei territori di vita
Partecipano
Marco Brunazzo, direttore Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale
Tommaso Martini, presidente Slow Food trentino Alto Adige - Sudtirol
Andrea Pugliese, Legambiente
Carlo Ragazzi, presidente Federazione italiana Domini Collettivi
Introducono e moderano
Marta Villa e Mauro Job, Università di Trento
Trento, Facoltà di Sociologia, Via Verdi (aula 20)
