Libri

Sulla via dell'orso
La prima di copertina del libro

Anna Sustersic - Filippo Zibordi

Sulla via dell'orso

Un racconto trentino di uomini e natura

Prefazione di Ugo Morelli

Idea Montagna Editoria e Alpinismo, 2016 - Con il patrocinio di Ambiente Trentino

 

«Questo libro parla di orsi, di wilderness e della natura umana. Ne parla viaggiando attraverso il Trentino, alla scoperta di una realtà unica ed emblematica nel panorama della conservazione ambientale europea: quella della convivenza tra uomini e orsi. Paura, bellezza, imprevedibilità, forza, ferocia: l'orso incarna simboli e significati profondi che l'uomo ha cercato, nel corso della storia, di eradicare dal proprio ambiente e dalla propria anima ma che oggi sente la necessità di recuperare. Un racconto che tesse frammenti di realtà, che raccoglie le voci di chi l'orso lo ha reintrodotto, di chi ci convive quotidianamente, di chi lo interpreta dal punto di vista psicologico, antropologico, religioso, di chi lo cerca con passione e di chi lo teme. Un viaggio nel territorio trentino sulle tracce dell'orso, alla ricerca del senso complesso che la convivenza con i grandi carnivori ha per l'uomo di oggi». 

La nostra Europa
La nostra Europa
Edgar Morin, Mauro Ceruti

La nostra Europa

Raffaello Cortina Editore, 2013

 

"Mai nella storia d'Europa le responsabilità del pensiero e della cultura sono state così tremende"

«Dall'Europa è partita l'era planetaria, allorché i popoli europei intrapresero nel 1492 la conquista delle Americhe e la circumnavigazione del globo. E l'era palentaria è stata a un tempo occidentalizzazione e mondializzazione. Ma oggi l'Europa si è ristretta. Non è più che un frammento dell'occidente, mentre quattro secoli fa era l'occidente a essere un frammento dell'Europa. Non è più al centro del mondo  ed è stata confinata alla periferia della storia. E' diventata provinciale rispetto ai giganteschi protagonisti dell'età globale. E' diventata una provincia del mondo, sempre meno importante per peso demografico, forza militare, risorse energetiche e minerarie. Questa sua nuova condizione di provincia del mondo impone all'Europa di superare la sua attuale frammentazione in stati dotati singolarmente di una sovranità assoluta. L'Europa è obbligata a due conversioni, apparentemente contraddittorie, di fatto complementari: deve superare la nazione e deve riconoscere la propria condizione di provincia...»

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La nascita imperfetta delle cose
La prima di copertina del libro

Guido Tonelli

La nascita imperfetta delle cose

La grande corsa alla particella di Dio e la nuova fisica che cambierà il mondo

Rizzoli, 2016

 

Una sensazione di schizofrenia? Mentre leggo il libro di Guido Tonelli, un racconto appassionato attorno alla ricerca del bosone di Higgs, mi sto occupando della cultura del limite.

Le due cose sembrano confliggere fra loro. La fisica delle alte energie, nel suo indagare attorno all'origine dell'universo o, per meglio dire, del multiverso attraverso acceleratori di particelle sempre più potenti e sofisticati. E un pianeta incapace di interrogarsi sulla propria impronta ecologica, pure misurata e certificata, dove si preferisce abbracciare la paura (e l'idea di esclusione) piuttosto di mettere in discussione stili di vita insostenibili. 

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Missione incompiuta
La copertina del libro

Romano Prodi

Missione incompiuta

Intervista su politica e democrazia

a cura di Marco Damilano

Laterza, 2015

 

«Ci sono momenti in cui l'Italia ha bisogno di un auto-illusione ed è disposta a non guardare dentro se stessa pur di continuare ad illudersi. Attraversiamo spesso questi momenti nella nostra storia nazionale...»

Un racconto "da dentro" su vent'anni di vicende politiche e sociali che hanno attraversato l'Italia, l'Europa e il mondo. «Una missione incompiuta, anzi, in attesa di compimento»

Piove all'insù

Luca Rastello

Piove all'insù

Bollati Boringhieri, 2006

 

La Torino delle Olimpiadi invernali è rossa. Non male lo spolvero, ma il rosso delle bandiere e dei drappi non è quello della Torino operaia, piuttosto quello della Coca Cola. Incontro Luca. Da quando è in lotta con quella bestia che lo sta mangiando è la prima volta che ci vediamo.

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La casa della saggezza
La copertina del libro
Jim Al-Khalili
 
La casa della saggezza
L'epoca d'oro della scienza araba
 
Bollati Boringhieri, 2013
 

Un affresco di grande fascino alle radici della conoscenza e dell'identità euromediterranea. L'autore ricostruisce con straordinaria perizia la storia di un'epoca nella quale menti geniali spinsero le frontiere della conoscenza così in là da plasmare le civiltà che seguirono, fino ai giorni nostri.

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Memoria
La copertina

Salman Natur

Memoria

Edizioni Q, 2008

 

Memoria raccoglie i brandelli di una realtà frantumata, sopravvissuti agli anni e ai giorni di un secolo che ha conosciuto, tra molte altre tragedie, la distruzione della Palestina, lo sradicamento della sua popolazione e la creazione di uno Stato coloniale sul suo territorio. Salman Natur affida il racconto della catastrofe alle riflession e ai ricordi di voci che sottraggono alla distruzione e all'oblio singolari e sconcertanti momenti della propria storia.

Il secolo-mondo

Marcello Flores

Il secolo-mondo

Storia del Novecento

Il Mulino, 2002


 
In questo volume Marcello Flores racconta un secolo complesso e “rischioso” come il ventesimo seguendo le grandi correnti che a mano a mano si fondono nella storia globale.

Di qui un’attenzione speciale al mondo extraeuropeo, alle dinamiche fra centri e periferie del globo, agli eventi che unificano sotto i medesimi processi paesi diversi e lontani. La novità di questa storia  risiede principalmente in uno sguardo spiazzante che sa rendere evidente come il Novecento sia un secolo a dimensione globale: un secolo-mondo appunto. Dalla rivolta dei Boxer alle Twin Towers, l’autore traccia in una narrazione concreta e densa di fatti l’evoluzione economica e sociale, ma anche i mutamenti della mentalità, la storia dei paesi e la storia degli uomini.

Necropoli

Boris Pahor

Necropoli

Fazi editore, 2008 

 

Campo di concentramento di Natzweiler-Struthof, sui Vosgi. L'uomo che vi arriva, un pomeriggio d'estate insieme a un gruppo di turisti, non è un visitatore qualsiasi: è un ex deportato che a distanza di anni torna nei luoghi dove era stato internato. Subito, di fronte alle baracche e al filo spinato trasformati in museo, il flusso della memoria comincia a scorrere e i ricordi riaffiorano con il loro carico di dolore e di commozione. Ritornano la sofferenza per la fame e il freddo, l'umiliazione per le percorsse e gli insulti, la pena profondissima per quanti, i più, non ce l'hanno fatta.

«...Con questo grande libro Pahor affronta il tortuoso incubo della colpa (quantomeno sentita come tale) del sopravvissuto, di chi è tornato; incubo che tanto sembra aver pesato sul grandissimo Primo Levi, quando diceva che chi è tornato non ha visto veramente a fondo la Gorgone e chi l'ha vista non è tornato...»

dall'introduzione di Claudio Magris

La terrazza proibita. Un piccolo omaggio a Fatema Mernissi
La copertina del libro

Fatema Mernissi

La terrazza proibita

Vita nell'harem

Giunti, 1996

 

«Quando hai dei problemi, tutto quello che devi fare è nuotare nell'acqua, stenderti su un prato o guardare le stelle. E' così che una donna cura le sue paure».

Il confine. I cento anni del Sudtirolo in Italia
La copertina del libro

Sebastiano Vassalli

Il confine. I cento anni del Sudtirolo in Italia

Rizzoli, 2015

 

di Federico Zappini

Qualche mese fa – appena letto dell’imminente uscita – scrissi alla casa editrice Rizzoli per poter organizzare a Trento una presentazione con Sebastiano Vassalli del suo “Il confine. I cento anni del Sudtirolo in Italia.” (Rizzoli, 2015, 16,50 euro). Non ricevetti risposta. Qualche tempo dopo Vassalli se ne è andato – il 26 luglio scorso – e con lui la possibilità di coinvolgerlo in una chiacchierata attorno alla sua preziosa inchiesta sull’Alto Adige. Il tema rimane però di assoluta attualità. Anche in queste giornate agostane, “riscaldate” ancor più dalle polemiche esplose dopo la decisione degli Schutzen di piantare – nell’anno del Centenario della Prima guerra mondiale – una serie di croci su quello che un tempo fu il confine meridionale dell’Impero austro-ungarico. Qualcuno parlerà di folklore, altri di provocazione politica, altri ancora minimizzeranno in nome di un fascino pangermanista che fa capolino – marginalmente – anche in provincia di Trento.

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Come cavalli che dormono in piedi
La copertina del libro

Paolo Rumiz

Came cavalli che dormono in piedi

Feltrinelli, 20014

 

«Perché proprio qui e ora,

in viaggio verso l'alba,

inseguito dalla notte di novembre,

alla vigilia dei giorni dei Morti,

ritrovo la pienezza del mito di Europa,

la terra del tramonto dove i popoli

si ammassano e non esiste alternativa

fra il massacro e la coabitazione?»

Contro l'urbanistica
La copertina del libro

Franco La Cecla

Contro l'urbanistica

Einaudi, 2015

 

L'urbanistica è diventata una disciplina sempre più inadeguata alla realtà delle città e del loro quotidiano farsi e disfarsi. I processi umani, economici, etnici e ambientali che si manifestano nei centri urbani sfuggono sistematicamente a piani e progetti, a mappe e logiche immobiliari. In più, l'urbanistica continua ad essere anacronisticamente legata all'architettura, con le sue ossessioni formalistiche e spettacolari. Le città, nel frattempo, crescono per spinte interne, non solo negli slums e nelle favelas, ma nel ritorno ad una richiesta di spazio pubblico che si manifesta nei grandi eventi di piazza, da Gezi Park ad Occupy Wall Street. Mai come oggi, la democrazia si gioca nello spazio pubblico, nelle strade, sui marciapiedi. Urbanistica e pianificazione sono invece ancora prigioniere di una visione anni '80, che mitizza la passività a scapito delle esigenze e tendenze del reale. Quello che serve oggi, argomenta La Cecla, è nuova scienza delle città, capace di garantire, in prima battuta, una vita dignitosa e decorosa per tutti. Un'urbanistica da rifondare, per rispondere al diritto ad una quotidianità ancora del tutto ignorata.

Il rabbi molesto
La copertina del libro

Fabio Bonafè

Il rabbi molesto

Sul lato antipatico di Gesù

Italic, 2014

 

E' così offensivo e inaudito chiedersi se nell'immagine di Gesù, come ci viene offerta nei racconti canonici, non vi sia già un tratto intollerante e fanatico? Se non vi sia già nella sua personalità, in certi momenti del suo parlare e del suo agire, una impazienza prevaricatrice, una rigidità che configura scontri e condanne e, in fondo, anticipa soltanto una lunga storia di intolleranze e di violenze?

 

Ho trovato questo libro di Fabio Bonafè, che pure affronta un tema difficile e che potrebbe apparire irritante, non solo coraggioso ma anche espressione di una profonda religiosità. Ponendo domande scandalose, ma non per questo gridate, proponendo di «rileggere le storie del rabbi di Galilea in maniera più innocente, concedendosi il dovere dell'intelligenza e la possibilità della disapprovazione».

Le parole
La copertina del libro

Vercors

Le parole

Il Melangolo, 1995

 

Una delle opere più folgoranti sulla "banalità del male".


1944, una colonna di soldati tedeschi occupa Oradour sur Glane, piccolo paese della Francia nei pressi di Limoges. Nascosto nella legnaia della sua casa in collina, Luc osserva l’ufficiale tedesco che, affidato il comando ad un subalterno, dipinge lo splendido paesaggio della campagna. Il quadro è terminato, l’eccidio della popolazione inerme consumato, e il protagonista, pur sconvolto dagli avvenimenti, riconosce le inconfondibili stigmate dell’arte nell’opera dell’ufficiale tedesco. È dunque possibile generare il bello sovrintendendo distrattamente a un massacro?

 

 

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