Territorio trentino

sabato, 26 marzo 2022 ore 09:00

In Movimento. Comunità che rigenerano in democrazia
Il manifesto dell'iniziativa

Rilancio questo invito di Federico Zappini che mi sembra davvero importante.

Questo è un invito importante - uno fra i tanti, lo so... - che ha come obiettivo quello di darci l'opportunità di stare un po' insieme, di confrontarci su temi che riteniamo importanti, di interrogarci sulle fatiche della democrazia e della Politica, di cercare connessione per il futuro. L'opportunità ci viene offerta dal convegno/laboratorio che le Acli Trentine organizzano sabato 26 marzo 2022 presso la Sala in Cooperazione, a Trento, dalle 9.00 alle 17.00.

Sono felice di aver aiutato nella predisposizione della giornata e credo che sia, dentro un tempo così complicato e doloroso, utile ascoltare e ascoltarsi (la mattina sarà riempita da due tavole rotonde) e confrontarsi, così come avverrà in alcuni tavoli di lavoro pomeridiani.

Trento, Sala in Cooperazione

» continua...

sabato, 15 gennaio 2022 ore 11:30

Un Green Deal per le foreste dolomitiche
Altopiano Marcesina, dopo Vaia

VAIA, DA SCIAGURA AD OPPORTUNITÀ

Un appello della società civile trentina per riavvicinare la comunità alla gestione responsabile del patrimonio forestale attraverso un patto che rilanci l’utilizzo sostenibile delle risorse e tutti gli attori della filiera.

Dal bosco una nuova idea di sviluppo per le regioni dolomitiche.

Sabato 15 gennaio 2022, ore 11.30. Trento, Muse (Sala convegni)

Un “green deal” ovvero un patto per lo sviluppo sostenibile rivolto alle foreste dolomitiche dopo la sciagura di Vaia viene presentato in una Conferenza stampa sabato 15 gennaio 2022 dai rappresentanti della società civile trentina: associazioni del privato sociale ed ambientaliste, rappresentanze del mondo dell’impresa, delle professioni e della ricerca.

La tragedia ambientale di Vaia, si scrive nel documento, deve diventare un’opportunità anche attraverso l’iniziativa dal basso dei cittadini e delle loro rappresentanze.

Non si tratta pertanto di una proposta che intende sovrapporsi a quanto fatto fino ad ora dalle istituzioni nel dopo-Vaia ma che punta a creare nuovi livelli di responsabilità sviluppando consapevolezza ed iniziativa a partire dalle rappresentanze sociali e poi dagli enti intermedi e dalle istituzioni per rilanciare le politiche per la montagna sia in chiave di protezione sia per quanto riguarda uno sviluppo compatibile con i sui delicati equilibri.

Trento, Muse

» continua...

Monte Bondone, il collegamento funiviario da solo non basta
Viote, foto_R._Magrone

Una lettera aperta del presidente della Circoscizione Bondone sul futuro della montagna

di Alex Benetti *

La montagna è un luogo controverso e difficile, dove convive lo spirito vigoroso dei fianchi dei rilievi e la fragilità di un ambiente precario. La sua affascinante maestosità ha spesso motivato l’uomo a mostrare la propria superiorità. La sua bellezza è un equilibrio che richiede aiuto, tutela e cautela. Talvolta non occorre immaginare un suo sviluppo perché spesso accade di trovare nei suoi luoghi ciò che occorre per apprezzarla.

Il Bondone è sempre un tema rilevante che periodicamente si ripresenta nei quotidiani provinciali. Nel corso degli anni sono state proposte molte analisi e sono stati ideati molti progetti. Alcuni hanno trovato una vera realizzazione, altri sono rimasti solo sulla carta. I molti interrogativi ai quali non è stato risposto hanno fatto crescere il sentimento che il Monte Bondone possa essere paragonato ad una montagna incompiuta. Negli anni del boom economico si immaginava una montagna vocata al turismo di massa e capace di ospitare i cittadini di Trento in villeggiatura. La Trento Alta che era immaginata a metà secolo è stata un fallimento con il quale oggi dobbiamo confrontarci. Prima di investire in grandi progetti dobbiamo analizzare il territorio, cercando di risolvere i molti punti interrogativi che ancora ci poniamo.

 

L'articolo apparso oggi su L'Adige

» continua...

2 commenti - commenta | leggi i commenti
La città nel mondo. Il mondo nella città.
Quartiere San Martino, foto di Elisa Vettori

L’obbligo di co-progettare insieme “dal marciapiede al cielo.”

di Federico Zappini [Futura, solidarietà e partecipazione] *

 

Grazie Presidente, 

grazie consigliere e consiglieri.

Inizio questo mio intervento con un augurio, quello di ritrovarsi in quest’aula il prossimo dicembre con la possibilità di rivederla vissuta e rumorosa come deve essere il piccolo parlamento di ogni città. Questo a conferma che – riprendo le parole di Luigi Manconi –  la Politica è assembramento, nonostante oggi questa risulti parola quasi impronunciabile.

Rendere umana la città inumana: [questa] è la sfida.”

Questo è il titolo che mi sento di aggiungere in testa alla relazione offerta a questo Consiglio Comunale lo scorso 6 dicembre dal Sindaco Franco Ianeselli.

La riprendo da uno dei passaggi più appassionati, una citazione di Marco Revelli, del suo discorso.

Con il Sindaco condivido – e condividiamo come gruppo consiliare di Futura – la preoccupazione di vedere incrinato il patto civico che sta alla base della nostra comunità.

A chi è nato negli ultimi due decenni del secolo scorso (come è capitato a me) è toccato assistere una dopo l’altra ad una serie di crisi tra loro concatenate – economico/finanziaria, migratoria, terroristica, ecologico/ambientale, di senso – che sono da un lato fardello di preoccupazione impegnativo da sopportare e dall’altro monito stringente all’essere parte attiva e protagonista di un cambiamento epocale non più rimandabile.

Una sfida da raccogliere, appunto.

» continua...

1 commenti - commenta | leggi i commenti

lunedì, 15 novembre 2021 ore 18:00

Per un Green Deal delle foreste dolomitiche
Effetto Vaia
Lunedì 15 novembre 2021, alle ore 18.00, presso la sede delle ACLI di Trento, Via Roma 57, quarto piano, si svolge un incontro attorno alla proposta per un Green deal per le foreste dolomitiche.
 
L'intento è quello di avviare un percorso condiviso fra le diverse componenti della comunità trentina (forze ambientaliste, associazionismo, rappresentanze economico-produttive e del lavoro) per favorire e sostenere il processo di rinascita delle foreste dopo l'evento di Vaia di tre anni fa. Un percorso che, ci auguriamo, sia inclusivo di idee, anche diverse, nel segno di una ritrovata condivisione e fiducia per un futuro sostenibile.
 
Per informazioni: Walter Nicoletti (335-5255420)

Trento, sede ACLI, via Roma 57

L'invito

venerdì, 15 ottobre 2021 ore 18:00

Trento con Mimmo Lucano
Riace, paese dell'accoglienza

 

Complici di umanità

in piazza per i diritti e l'accoglienza

Venerdì 15 ottobre alle ore 18.00 in Piazza Duomo a Trento

 

Non c'è giustizia nella sentenza politica che ha colpito Domenico Lucano. Non è possibile restare in silenzio.

Sabato 2 ottobre ci siamo riuniti una prima volta - in più di 150 persone, di ogni età e appartenenza - in largo Pigarelli a Trento per rendere visibile la solidarietà e la vicinanza a Lucano. Ai presenti si sono uniti i rappresentanti di alcune organizzazioni solidali che per il loro operato subiscono quotidiani attacchi e vengono addirittura criminalizzate dalle stesse istituzioni che dovrebbero sostenerle. Mimmo Lucano viene colpito quale simbolo di un discorso sulle migrazioni e sull’accoglienza che è evidentemente e diametralmente opposto a quello della maggior parte delle forze politiche.

 

Trento, Piazza Duomo

» continua...

Accesso al credito e Casse Rurali
Falegnameria

 

di Alex Faggioni

(novembre 2021) Da un anno e mezzo l'apertura dei TG, dei giornali, l'argomento più dibattuto nei talk show televisivi, è l'andamento della pandemia e le reazioni dell'opinione pubblica alle direttive emanate dal governo per il suo contrasto. Il dibattito pubblico si è cristallizzato attorno a questo anche se nel frattempo il mondo continua a scorrere ed il processo di erosione dei sistemi che per decenni hanno contribuito a garantire la tenuta sociale continua inesorabile.

La revisione di tutto l'impianto del terzo settore, cui le realtà trentine non sono esenti, procede spedito verso forme di privatizzazione ed accentramento di stampo marcatamente neoliberista. Processi in atto da tempo e denunciati vent'anni fa dai movimenti di protesta di Genova oggi non sono più semplici proiezioni teoriche di prospettiva ma sono piuttosto una realtà concreta che incide sulla vita di tutti noi.

Accanto alla messa in discussione quotidiana dei diritti dei lavoratori portata avanti con parole d'ordine come flessibilità e attraverso una trasformazione nell'ingaggio delle maestranze in forme sempre più liquide e precarie, stiamo vivendo in maniera del tutto inconsapevole all'opinione pubblica, un gravissimo processo di restringimento della possibilità di accedere al credito da parte di artigiani e realtà produttive. Posso testimoniare rispetto a questo un’esperienza diretta che mette a nudo un sistema territoriale che ha dei tratti inquietanti.

 

 

 

» continua...

Domenica al voto per il Distretto biologico Trentino
Il logo della campagna per il Distretto biologico trentino

 

di Michele Nardelli

Domenica 26 settembre 2021 si vota in Trentino per il Distretto biologico. L'esito del referendum non dipenderà dal prevalere dei sì ma da quante persone andranno a votare, considerato che la soglia da superare affinché l'esito del referendum abbia valore è il 40% degli aventi diritto e che i contrari o critici verso l'agricoltura biologica punteranno sul non voto.

Nel 2021 siamo ancora a questo punto. Un largo schieramento politico, ma soprattutto una cultura radicata ancora nei vecchi modelli ancorati alla crescita e alla scorciatoie della chimica supportata dalla filiera della ricerca e della formazione, della consulenza alle imprese e della commercializzazione ancora osteggia l’agricoltura biologica.

Forse meno apertamente di qualche decennio fa, quando parlare di agricoltura biologica e biodinamica era quasi tabù, ma nonostante una crescente sensibilità verso l'ambiente e la salute delle persone ancora oggi la lobby della chimica imperversa, se è vero che il settore del biologico in Trentino rappresenta ancora meno del 10% delle produzioni agricole complessive.

 

» continua...

Preparare il terreno fertile. Alimentare l’ecosistema vitale.
dal blog https://pontidivista.wordpress.com/

di Federico Zappini

Prima premessa. Fine agosto, tardo pomeriggio. Neppure l’ultima birra delle vacanze, vista laguna veneziana, si salva dal dibattito sulla irrisolvibile litigiosità del centro-sinistra italiano, con declinazioni territoriali che ognuno di noi ha potuto almeno una volta vivere e/o subire. Il mio interlocutore è pessimista di fronte alla possibilità che nel prossimo futuro la situazione possa migliorare. Da parte mia ho maggiore fiducia, a patto che davvero ci sia il desiderio di mettersi in gioco con coraggio e generosità, consapevoli che non esistono per nessuno rendite di posizione comode e sicure e che a richiedere un deciso salto di qualità è il contesto complesso e mutato che ci troviamo ad affrontare, nell’intersezione e nell’interferenza tra contesto globale e locale.

Seconda premessa. Piazza Dante, Trento. Serata di cinema all’aperto. La storia che viene proiettata è quella di due giovani, John e Molly, che lasciata la città decidono di dedicarsi all’agricoltura acquistando un ampio appezzamento da anni in stato di abbandono. Prima di raccogliere i frutti del loro lavoro dovranno affrontare un variegato campionario di errori e difficoltà utili per comprendere che le premesse a una buona stagione, non solo agricola, sono la predisposizione di un terreno fertile e curato, dentro e sopra il quale sviluppare il massimo livello di biodiversità possibile, intesa come disordine armonico in un ecosistema vario, vitale e collaborativo. Bignami per la costruzione dell’orto e metafora per l’attivazione di processi politici.

Da mesi in diversi segnalano la necessità di rigenerare dalle basi l’alleanza di centrosinistra trentina, avendo chiaro che ciò che è successo in questi tre anni (con l’aggiunta di incertezza prodotta dalla pandemia) non è frutto esclusivamente di una passeggera crisi di consenso o di un deficit comunicativo di una compagine politica in salute.

 

» continua...

domenica, 29 agosto 2021 ore 11:00

«Il monito della ninfea» a Sopramonte
Effetti Vaia sul Trentino

Nell'ambito del Monte Bondone Green Festival domenica 29 agosto 2021, con inizio alle ore 11.00, presso il Parco Frà Dolcino e Margherita di Sopramonte, in occasione della Festa del Gusto, un nuovo appuntamento attorno al ciclone tropicale Vaia che ha devastato una parte importante dei boschi e delle foreste dolomitiche.

Sarà l'occasione per riflettere sulla crisi climatica, sugli eventi estremi, sulle previsioni che ci parlano della fine dei ghiacciai alpini e, più in generale, sull'insostenibilità del nostro modello di sviluppo.

Presentazione del Libro di Diego Cason e Michele Nardelli “Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite” (Bertelli Editori)

Interviene uno degli autori Michele Nardelli, in dialogo con Federico Zappini, Libreria Due Punti di Trento.

 

Sopramonte (Trento), Parco Fra Dolcino e Margherita

» continua...

sabato, 28 agosto 2021 ore 10:00

«Il monito della ninfea» alla Marcesina
Marcesina dopo Vaia

Sabato 28 agosto 2021, con inizio alle ore 10.00, presso la Malga Valcoperta di Sopra sull'Altopiano della Marcesina (Grigno)

un nuovo appuntamento attorno al ciclone tropicale Vaia che ha devastato una parte importante dei boschi e delle foreste dolomitiche (e l'altopiano della Marcesina più di altre), agli eventi estremi che accompagnano il nostro tempo, al nostro rapporto con la montagna e la natura.

 

Il monito della ninfea.

Cosa deve accadere ancora per capire che bisogna cambiare?

 

Intervengono gli autori del libro "Il monito della nifea. Vaia, la montagna, il limite" Diego Cason e Michele Nardelli. In dialogo con loro il giornalista Walter Nicoletti.

Promuove l'incontro l'Orizzonte, in collaborazione con l'Associazione Sisampa.

Altopiano di Marcesina (Grigno), Malga Valcoperta di Sopra

La locandina dell'evento

» continua...

giovedì, 15 luglio 2021 ore 21:00

«Il monito della ninfea» a Lavarone
Effetti Vaia nei pressi di Lavarone

Nell'ambito della rassegna «Incontri d'autore 2021» promossa dalla Biblioteca Comunale di Lavarone (in collaborazione con la Comunità di Slow Food per lo sviluppo agrocolturale degli Altipiani Cimbri), giovedì 15 luglio 2021, alle ore 21.00, presso il Centro Congressi ai Gionghi di Lavarone (Tn), si svolgerà la presentazione del libro di Diego Cason e Michele Nardelli "Il monito della ninfea. Vaia. la montagna, il limite" (Bertelli editore).

A conversare con uno degli autori, Michele Nardelli, ci sarà Domenico Sartori, giornalista de "L'Adige"

§§§

Sono trascorsi due anni e mezzo da quella notte di fine ottobre 2018 quando la furia del vento abbatté 42.500 ettari di bosco e foreste dolomitiche. Si trattò dell'evento di maggior impatto sugli ecosistemi forestali mai avvenuto in Italia, cambiando in questo modo il volto di 494 Comuni, per un territorio complessivo di due milioni e 306 mila ettari spalmati sull'arco alpino orientale.

Lavarone, Gionghi - Centro Congressi

La locandina dell'evento

» continua...

Un Green deal per le foreste trentine
Vaia in Primiero

Vaia, da problema ad opportunità

Venerdì 9 luglio 2021, alle ore 17.30, si svolge a Trento, presso la sede delle Acli (via Roma 57), un incontro di vari soggetti sul tema del "dopo Vaia". A partire dalla proposta di documento che qui riportiamo.

La tempesta Vaia, che meglio sarebbe definire con il suo vero nome, ovvero uragano o ciclone tropicale, è stata la prima, palese manifestazione delle ripercussioni in sede locale delle modificazioni climatiche che si stanno verificando a livello globale.

In poche ore, ma meglio sarebbe parlare di minuti, la tempesta ha abbattuto oltre 42.500 ettari di foresta, molte dei quali secolari, creando una devastazione mai vista nei boschi di cinque comunità regionali: Lombardia, Trentino, Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

L’evento ha messo in evidenza in primo luogo la fragilità “colturale e culturale” che ha caratterizzato le politiche forestali messe in campo da diversi decenni a questa parte e che risentono dell'impostazione produttivistica di tipo austroungarico, con la diffusione di impianti monospecifici (con la prevalenza di abete rosso) e coetanei che hanno indebolito la diversità dei boschi rendendoli più vulnerabili rispetto ad eventi come quello di Vaia.

Una vulnerabilità che misuriamo anche nell' affrontare l'onda lunga di Vaia, sia per i rischi connessi alla mancata estrazione del legname schiantato, sia per effetto del bostrico tipografo che aggredisce porzioni sempre maggiori di foreste indebolite da Vaia e dagli eventi estremi come le grandi nevicate dell'inverno scorso.

 

 

» continua...

venerdì, 9 luglio 2021 ore 18:00

Genova 2001-2021 Avere vent'anni
Il logo della tre giorni

Nei giorni 9, 10, 11 luglio 2021, a Trento, Brentonico e Arco

Per una generazione (o più di una) Genova è sinonimo dell'estate del 2001, delle giornate di mobilitazione contro un certo modello di globalizzazione, rappresentato dal G8 ospitato nel capoluogo ligure, città dall'assetto urbanistico angusto e frammentato.

Impegno e speranza.
Incontro e condivisione.
Dolore e frustrazione.

Per le generazioni successive - partendo proprio da chi oggi ha vent'anni o meno - quel periodo dice relativamente poco, sormontato da fatti immediatamente successivi (l'attacco alle Torri Gemelle su tutti) e annegato da due decenni carichi di crisi, tensioni, rivolgimenti storici.

Non si tratta solo di ricordare - anche se di memoria abbiamo assoluto bisogno - ma di riflettere collettivamente su ciò che è stato e su ciò che potrebbe e dovrebbe essere, nel momento in cui ancora troppe sono le ingiustizie (sociali, economiche e ambientali) che attraversano il tempo
che viviamo, a cui nuove e diverse forme di partecipazione e attivazione tentano di porre rimedio.

Perché un altro mondo non solo è possibile. E' necessario.

Trento, Brentonico e Arco

» continua...

Conversioni ecologiche e grandi opere
Quando L'Adige riprese il suo vecchio corso

 

di Vincenzo Calì

In tempi in cui a sbandierate conversioni ecologiche future si accompagnano mega progetti ferroviari presenti, sarebbe utile guardare anche a visioni passate, come quelle ottocentesche del poeta dialettale Bepi Mor: “El nos Trentin l'è fat come a ventala; 'n fora, i ghe fa 'n orlo de contorno per salvarlo 'n tantin da l' “omnia mala”.

Utile esercizio, quello di ricorrere a visioni, per quanti si trovano a vario titolo investiti del compito di salvaguardare l’autonomia territoriale.

Piace pensare che a queste dichiarazioni il poeta sia giunto alla vista dell’assalto subito dal territorio ai suoi tempi: la costruzione a fini militari delle ferrovie avvennero allora senza alcun riguardo alla struttura urbanistica della città di Trento, creando secolari ferite non ancora rimarginate.

 

 

» continua...

pagina 6 di 25    1 2 3 4 5 6  7 8 9 10 11 12 Succ. »