Consiglio provinciale Regione

venerdì, 16 dicembre 2016 ore 18:00

Vassalli e il Sudtirolo difficile
La copertina del libro

Per cercare le chiavi del presente, e per capirlo, bisogna uscire dal rumore:

andare in fondo alla notte o in fondo al nulla."

Sebastiano Vassalli



Inchiesta sul Novecento | 3


Vassalli e il Sudtirolo difficile

Venerdì 16 dicembre 2016, ore 18.00
Cafè de la Paix, Passaggio Teatro Osele

Ne parlano
Giancarlo Riccio, autore del libro
Enrico Franco, direttore del Corriere del Trentino e dell'Alto Adige
Francesco Palermo, senatore eletto nel collegio uninominale Bolzano-Bassa Atesina

Conduce la conversazione
Stefano Fait

Organizza associazione territoriali#europei

Trento, Café de la Paix, Passaggio Teatro Osele

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Non c'è neve, ma occorre parlarne...
Un momento della presentazione

(17 dicembre 2016) La presentazione del libro di Giancarlo Riccio “Vassalli, il Sudtirolo difficile” è stata davvero una gradevole conversazione non soltanto sull'opera dello scrittore piemontese dedicata a questa terra (Sangue e suolo, 1985 – Il confine, 2015) recentemente scomparso, ma anche sulla necessità di raccontare la storia di una regione andando oltre le due narrazioni “dominanti” che la politica vuole tenere separate, sui muri culturali e sociali che ancora incombono in Alto Adige/Südtirol e infine sui luoghi comuni con i quali si guarda dall'Italia a questa regione di confine.

A parlarne nell'incontro promosso dall'associazione “territoriali#europei” presso il Cafè de la Paix a Trento, insieme all'autore, il senatore Francesco Palermo e il direttore delle edizioni locali del Corriere della Sera Enrico Franco intervistati da Stefano Fait (nella foto, sotto l'immagine di Alda Merini), anch'egli autore di un saggio di qualche anno fa dal titolo “Contro i miti etnici”.

Sebastiano Vassalli è stato uno scrittore certamente controverso, ma che aveva dalla sua un tratto niente affatto banale, quell'onestà intellettuale che gli ha permesso di scrivere nell'arco di trent'anni cose molto diverse – e dunque di cambiare idea – senza mai farsi arruolare da chi lo avrebbe voluto schierare in una delle parti in causa.

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Terzo statuto, il fallimento della Convenzione
Castelfirmiano, 1957

di Riccardo Dello Sbarba *

(22 giugno 2016) Con un documento approvato da una parte sola, che ha messo in minoranza la delegazione di lingua italiana quasi al completo, la Convenzione per l'autonomia di Bolzano ha negato nei fatti quello che era il suo compito: disegnare una nuova autonomia come patto costituzionale tra cittadine e cittadini di ogni gruppo linguistico, seguendo il metodo dell'intesa e del reciproco rispetto.

La Convenzione di metodi ne ha seguito un'altro: quello della maggioranza, che in Sudtirolo diventa facilmente, se non ci si sta attenti, maggioranza etnica. E così è stato. Il documento finale ha visto saldarsi l'asse Svp-Schützen sulla linea del “noi andiamo per la nostra strada”. Questo asse equivale a uno schiaffo alla attuale classe dirigente della Stella Alpina, Kompatscher in primis, e proprio per questo al ponte verso la destra ha lavorato incessantemente il campione della vecchia classe dirigente, cioè l'ex presidente Durnwalder.

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Giornata dell'autonomia, tre motivi di preoccupazione
L'Europa delle Regioni

di Michele Nardelli

(5 settembre 2016) Come ogni anno da quando è stata istituita, il 5 settembre si celebra la giornata dell'autonomia. Questa però non è una ricorrenza come tutte le altre, ha qualcosa in più per cui merita un supplemento di attenzione.

In primo luogo, perché sono passati settant'anni da quando venne siglato a Parigi l'accordo De Gasperi – Gruber, una felice intuizione che ci ha permesso di contenere il conflitto in questa terra e di sviluppare inediti livelli di autogoverno. Il secondo motivo è riconducibile al fatto che questo anniversario cade nel pieno del dibattito su una riforma costituzionale che, almeno sul piano del rapporto fra stato centrale e regioni, segna a prescindere dall'esito referendario un vistoso passo indietro nella dislocazione dei poteri verso il basso. La terza ragione di attenzione consiste nell'avvio dell'iter per la revisione dello Statuto di autonomia (il cosiddetto terzo statuto) con la formazione della Convenzione in Alto Adige – Sud Tirolo e della Consulta in Trentino, i cui lavori dovrebbero approdare ad una proposta di nuovo assetto statutario.

Il testo dell'accordo De Gasperi Gruber

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lunedì, 18 aprile 2016 ore 18:00

Assemblea territoriali#europei
Logo dell\'associazione

Care/i territoriali#europei, 

a margine dell’incontro pubblico organizzato sabato scorso presso la Manifattura tabacchi di Rovereto si è tenuta la nostra Assemblea associativa.

L’Assemblea ha approvato la relazione del Presidente: un sintetico consuntivo dell’attività annuale (2015-2016) corredato da alcune considerazioni di ordine politico ed organizzativo declinate soprattutto guardando al futuro.

L’Assemblea ha preso atto della situazione economica dell’Associazione, che chiude il proprio bilancio in sostanziale pareggio anche grazie alla generosità di alcuni soci, ed ha inoltre stabilito le quote associative per l’anno 2016-2017 fissandole in 50 Euro per i soci ordinari e 100 Euro per i soci fondatori. Eventuali contributivi aggiuntivi rispetto alle quote associative saranno ben accetti e puntualmente rendicontati.

Sul piano squisitamente organizzativo, l’Assemblea si è pronunciata affinché già nel corso della riunione del prossimo lunedì 18 aprile (che si propone come la continuazione dell’Assemblea ordinaria in parola) si proceda con l’elezione del Comitato direttivo (ad oggi mai costituito) nell’ambito del quale dovranno essere individuate almeno le figure del /la tesoriere, del/la responsabile per la comunicazione e del/la responsabile per l'organizzazione.

 

Trento, Social Store, Via Calepina 10

Verso il terzo statuto

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Un Brennero che unisce. Le adesioni
Migranti al Brennero

Quello che segue è un appello firmato da numerosi esponenti del mondo politico, sociale e culturale per dire no al ripristino di barriere contro le persone al confine del Brennero. L'appuntamento è sabato prossimo 20 febbraio 2016, alle ore 11.00 per una catena umana sulla linea del vecchio confine.

Riteniamo che l’annunciata intenzione delle autorità austriache di costruire al Brennero una barriera per separare e registrare i migranti, sia incompatibile non solo con l’idea di un’Europa aperta, ma sia anche inconciliabile con il profondo significato anti-nazionalista che è racchiuso nella nostra autonomia speciale. Come ha scritto qualche tempo fa Étienne Balibar: i confini sono sempre meno geografici e sempre più sembrano ritagliarsi la funzione di “frontiere per l’interiorità”, diventando non solo la linea che divide due Stati, ma il luogo nel quali sono in gioco “le concezioni del mondo” e quindi – anche – “le concezioni dell’uomo”. E se in questo modo i confini diventano il punto “in cui bisogna scegliere” – quali i migranti e chi è di casa, quali i cittadini e chi non ha cittadinanza, dove quelli che i diritti li hanno e dove gli altri che invece, solo, li richiedono – il prossimo sabato 20 febbraio alle ore 11 saremo al passo del Brennero per darci la mano, disposti al di qua e al di là di un confine che non vogliamo diventi una linea d’esclusione.

Per aderire scrivere a Giovanni Agostini giovanni.agostini@consiglio.provincia.tn.it (vedi di seguito l'elenco delle persone aderenti)

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sabato, 16 gennaio 2016 ore 09:30

Convenzione sull'Alto Adige: idee per il futuro della provincia
Partecipazione

Südtirol mitdenken – Immaginare l’Alto Adige – Pensè l’Südtirol

Invito alla presentazione: 16 gennaio 2016 in Consiglio provinciale

Il processo di partecipazione civica nell'ambito della Convenzione sull'Alto Adige inizia il 16 gennaio 2016 con un incontro di presentazione che avrà luogo nel palazzo del Consiglio provinciale di Bolzano. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher, il presidente del Consiglio provinciale Thomas Widmann e ricercatori dell’Accademia Europea di Bolzano - EURAC presenteranno il processo e i suoi obiettivi.

Il Consiglio provinciale ha stabilito l'istituzione di una Convenzione incaricata di elaborare una bozza di rielaborazione dello Statuto di Autonomia per il Trentino-Alto Adige/Südtirol. Responsabile del progetto è il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano, cui spetta l'organizzazione dell'intero processo, accompagnato a livello scientifico dall'Accademia Europea di Bolzano - EURAC.

Bolzano, Consiglio Provinciale, piazza Silvius Magnago 6

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Regione e Terzo Statuto di Autonomia, la convenzione ed un nuovo ruolo in chiave europea
oltre i confini

(8 gennaio 2016) Si è riaperto nelle ultime settimane il dibattito sul tema cruciale del Terzo statuto di autonomia. Ritengo utile, a questo proposito, riprendere il lavoro che avevamo predisposto insieme al prof. Francesco Palermo nel corso della passata legislatura sul tema della "Convenzione" come criterio partecipativo per definire una nuova cornice istituzionale per la nostra autonomia. Presentato il 31 luglio 2013, il Disegno di Legge Regionale che trovate in allegato rappresenta a mio avviso un importante riferimento metodologico e di orizzonte. Dall'archivio di questo blog la nota informativa di allora.

Il DDL regionale sulla Convenzione

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Il confine. I cento anni del Sudtirolo in Italia
La copertina del libro

Sebastiano Vassalli

Il confine. I cento anni del Sudtirolo in Italia

Rizzoli, 2015

 

di Federico Zappini

Qualche mese fa – appena letto dell’imminente uscita – scrissi alla casa editrice Rizzoli per poter organizzare a Trento una presentazione con Sebastiano Vassalli del suo “Il confine. I cento anni del Sudtirolo in Italia.” (Rizzoli, 2015, 16,50 euro). Non ricevetti risposta. Qualche tempo dopo Vassalli se ne è andato – il 26 luglio scorso – e con lui la possibilità di coinvolgerlo in una chiacchierata attorno alla sua preziosa inchiesta sull’Alto Adige. Il tema rimane però di assoluta attualità. Anche in queste giornate agostane, “riscaldate” ancor più dalle polemiche esplose dopo la decisione degli Schutzen di piantare – nell’anno del Centenario della Prima guerra mondiale – una serie di croci su quello che un tempo fu il confine meridionale dell’Impero austro-ungarico. Qualcuno parlerà di folklore, altri di provocazione politica, altri ancora minimizzeranno in nome di un fascino pangermanista che fa capolino – marginalmente – anche in provincia di Trento.

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L'ultimo atto... una brutta pagina del Consiglio regionale
Migrazioni

(11 settembre 2013) Nei mesi scorsi la sentenza n.133 della Corte Costituzionale aveva ritenuto illegittima una norma della Regione Trentino Alto Adige - Süd Tirol che introduceva  la distinzione tra i cittadini italiani e gli stranieri extracomunitari ai fini dell'erogazione dell'assegno regionale al nucleo famigliare per figli ed equiparati. In altre parole mentre per i cittadini italiani veniva richiesta la semplice residenza, per i cittadini extracomunitari si era prevista "la residenza in Regione da almeno cinque anni".

La Corte ha giudicato tale norma lesiva dell'articolo 3 della Costituzione Italiana ma anche della legislazione nazionale vigente dove si stabilisce che "ai fini delle prestazioni e delle provvidenze, anche economiche, di assistenza sociale, equiparano ai cittadini italiani gli stranieri titolari di carta di soggiorno o di permesso di soggiorno di durata non inferiore a un anno"...

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Verso il Terzo Statuto
Castelfirmiano, il comizio di Silvius Magnago del Loss von Trient

(4 settembre 2013) I senatori SVP Karl Zeller e Hans Berger hanno presentato nei mesi scorsi un Disegno di legge costituzionale che si proone di modificare lo Statuto speciale per il Trentino Alto Adige - Südtirol nella direzione dell'attribuzione dell'autonomia integrale alle Province Autonome di Trento e di Bolzano.

In aula in Consiglio Provinciale arriva la richiesta di parere di modificazione dello Statuto, parere che viene espresso in forma negativa da gran parte dell'Assemblea. Un voto contrario almeno per una parte cospicua dei consiglieri non per il merito della proposta (anche se il taglio dato dai due senatori è poco europeista), bensì per il metodo unilaterale usato nel presentare come SVP una proposta di intervento tanto delicata. Per quanto mi riguarda il mio voto è stato di astensione motivato con l'intervento che riporto di seguito.

"Intervengo volentieri dopo il consigliere Morandini, perché lo considero sempre molto attento alle questioni della Regione e anche perché nel suo intervento ha chiamato in causa la presunta incoerenza del centrosinistra autonomista ed in particolare del PD in relazione all'istituzione regionale.

Certamente avremo modo di parlarne in maniera più approfondita anche la prossima settimana in Consiglio regionale e certamente doverlo fare in una "zona Cesarini" della legislatura ci dice che è più un esercizio di confronto che non l'occasione vera e propria per mettere mano allo Statuto di autonomia. E' peraltro vero che il tema dell'autonomia integrale non è affatto nuovo, ne abbiamo parlato attorno all'accordo di Milano e credo pertanto che sia arrivato il tempo di affrontare in maniera serie la questione che fa da sfondo al nostro assetto autonomistico, ovvero il terzo statuto di autonomia.

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F35, una spesa senza senso
Quello che ormai in ogni parte d\'italia è diventato il logo della campagna contro gli F35

(25 giugno 2013) La campagna contro l'acquisto dei superbombardieri nucleari F35 da parte dell'Italia inizia finalmente a fare breccia anche sul piano parlamentare.

Dopo l'appello firmato da numerosi esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, una mozione trasversale agli schieramenti è stata sottoscritta da decine di parlamentari. Già in passato i consigli regionali del Trentino Alto Adige, Umbria, Emilia Romagna, Marche, Toscana hanno aderito alla campagna per tagliare le ali alle armi e forse non è casuale che il Ministro agli affari regionali Graziano Delrio si sia espresso dichiarando che la scelta degli F35 rappresenta "una spesa senza senso".

Il Trentino Alto Adige - Sud Tirolo è stata la prima regione italiana ad esprimersi contro questa follia con una mozione che vedeva Michele Nardelli primo firmatario ed approvata nel giugno 2009.

La mozione approvata dal nostro Consiglio Regionale

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Fondo strategico di investimento territoriale
Lagorai

(4 maggio 2013) Approvato dalla Giunta provinciale il programma di utilizzo delle risorse regionali del Fondo strategico di sviluppo regionale.

Il Fondo regionale è stato istituito per promuovere il finanziamento di interventi strategici per lo sviluppo del territorio: per il 2013 la sua dotazione è di 500 milioni di euro, ripartiti in parti eguali fra le Province di Trento e Bolzano. Il Programma a cui la Giunta ha dato il via libera è un atto necessario al fine di consentire l'impegno di queste risorse: esso indica le concessioni di credito da assegnare rispettivamente alla Provincia e alle società da essa controllate.

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lunedì, 8 aprile 2013 ore 17:00

Il progetto di riforma della Regione
Confronto con Michele Nardelli

Trento, vicolo delle Rogge (sede SEL)

lunedì, 18 febbraio 2013 ore 17:00

Più europea, più salda, più leggera
La stretta di mano fra Alcide Degasperi e Karl Gruber

Idee per il futuro della Regione Autonoma Trentino Alto Adige - Sűdtirol

L'incontro/conferenza di presentazione del documento "Più europea, più salda, più leggera" che si propone di indicare una strada per disegnare il futuro assetto costituzionale della Regione Trentino Alto Adige - Sűdtirol si svolgerà

lunedì prossimo 18 febbraio 2013, alle ore 17.00, presso la Sala Rosa della Regione in Piazza Dante a Trento

Alla presentazione partecipano

FRANCESCO PALERMO, candidato unitario del centrosinistra autonomista al Senato nel Collegio della Bassa Atesina

GIANCLAUDIO BRESSA e MICHELE NICOLETTI, candidati alla Camera del PD nel collegio regionale del Trentino Alto Adige - Sűdtirol

MARGHERITA COGO, MICHELE NARDELLI E LUCA ZENI consiglieri regionali

Trento, Sala Rosa della Regione, Piazza Dante

Il documento sulla Regione

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