"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Nell'ambito della rassegna "Storie al femminile" promossa nel mese di marzo dal Centro Culturale Valdese
il 13 marzo 2024 alle ore 17.30
«Inverno liquido» nelle Terre Alte
Maurizio Dematteis, giornalista e scrittore
in dialogo con
Bruna Peyrot, presidente della Fondazione Centro Culturale Valdese
Davide Rosso, direttore della Fondazione Centro Culturale Valdese
attorno al libro
"Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"
(DeriveApprodi, 2024)
Mercoledì 20 marzo 2024, alle ore 20.45
presso la Biblioteca decentrata di Rosta Nuova, in via Wibicki 27, a Reggio Emilia
la locale sezione del Club Alpino Italiano
organizza la presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
INVERNO LIQUIDO
La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa
(DeriveApprodi, 2023)
Vincitore del Premio speciale Fondazione Dolomiti Unesco in occasione dell'edizione 2023 di Leggimontagna
Incontro con l'autore Michele Nardelli
in dialogo con Matteo Iemmi, CAI Sezione Reggio Emilia
Rimbalza sui social l'opera realizzata dal canale di divulgazione culturale NovaLectio, che con una serie di interviste descrive le allarmanti condizioni sociali in un territorio alpino inascoltato, sofferente per lo spopolamento e la crisi dei servizi pubblici. Una provincia che per anni aveva tentato un dialogo (inascoltato) con il Trentino
di Zenone Sovilla*
Delle battaglie autonomistiche ultra decennali della vicina provincia dolomitica di Belluno l'Adige si è occupato spesso, fin dal primo referendum cosiddetto secessionista. Era il 2005 quando il Comune di Lamon, nell'area sudoccidentale del Bellunese, al confine con le aree trentine del Vanoi e del Tesino, fu l'apripista di una serie di votazioni, su base costituzionale, animate in particolare dal movimento Bard (Belluno autonoma Regione Dolomiti), allo scopo di portare finalmente al centro dell'attenzione del legislatore nazionale la questione di questo fazzoletto alpino pesantemente svuotato di strumenti istituzionali
Dopo Lamon seguirono decine di territori confinanti, specie con il Trentino, ma anche con l'Alto Adige, cioè dell'area bellunese impropriamente denominata "ladina storica", quasi a nobilitarla rispetto ai municipi vicini e appartenente alla medesima minoranza linguistica ma non già all'Impero asburgico.
Nella gran parte dei casi vinsero i sì all'addio alla matrigna Regione Veneto colonizzatrice; ma per ragioni alquanto oscure, l'unico via libera parlamentare fu ottenuto da Sappada, comune germanofono bellunese di nordest che nel 2017 passò al Friuli Venezia Giulia. Una regione, quest'ultima, che peraltro in materia di politiche per la montagna non si distingue gran che dal Veneto, entrambe prevalentemente di mare e di pianura.
Ci fu anche un comune, quello di San Pietro di Cadore, dove in municipio si fece presente l'impossibilità di indire il referendum, perché l'unico confine non bellunese è con l'Austria...
Si è seduto nel bosco, con il suo violoncello, e ha cominciato a suonare "una richiesta di pietà per questi larici". La protesta “musicale” è stata eseguita dal violoncellista Mario Brunello, che si è recato nei pressi del cantiere della pista da bob di Cortina D'Ampezzo, dove è iniziato l'abbattimento di parte del bosco per il cantiere dell'impianto delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
di Luigi Casanova *
Il lariceto di Ronco a Cortina d’Ampezzo rappresenta un capitale, uno scrigno che racchiude più tesori. Il primo tesoro porta a valori naturalistici.
Si tratta di un lariceto monospecifico, in prevalenza coetaneo, forte di una vita lunga oltre 100 anni, ricco di circa 400 piante in larice e in quota caratterizzato da una diffusa rinnovazione naturale composta da abete rosso e qualche diffusa giovane betulla. Dal punto di vista naturalistico tutto l’insieme è una rarità, probabilmente un ambiente unico in tutto l’arco alpino meridionale. Infatti a sud delle Alpi non si trova un lariceto a quota tanto bassa (fra i 1200 e i 1300 metri s.l.m) un simile ecosistema. Un motivo più che sufficiente per portarlo alla sua assoluta conservazione.
Arte sul cammino e Libreria Monti in città promuovono
una nuova presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
INVERNO LIQUIDO
La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa
(DeriveApprodi, 2023)
Vincitore del Premio speciale Fondazione Dolomiti Unesco - Leggimontagna 2023
Martedì 20 febbraio 2024, ore 18.00
Milano, Liberia Monti in città, Viale Montenero 15
Saranno presenti gli autori.
L'associazione "Un altro Appennino è possibile - Toscana"
sta preparando un nuovo video che sarà visibile sul nostro canale di Youtube Giovedì 7 marzo dalle ore 21.00
https://www.youtube.com/@Unaltroappenninoepossibile_Tos/streams
Questo è il terzo appuntamento on line:
vi presentiamo il libro
INVERNO LIQUIDO
La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa
Partecipa Michele Nardelli - coautore del libro, intervistato dal giornalista Mauro Banchini.
Il libro è frutto di una interessante ricerca sulla economia della neve e la sua crisi, condotta sulle Alpi e sugli Appennini, compreso Abetone.
La montagna, fra il non più e il non ancora
Vi aspettiamo !!!
Nell'ambito della rassegna «Incontri con il CAI 2024»
Martedì 13 febbraio 2024, alle ore 20.45, presso la Sala Arnaldi (via Rossi 35) del Comune di Dueville (VI)
si svolgerà una nuova presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
"INVERNO LIQUIDO.
La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"
(DeriveApprodi 2023)
L'incontro, promosso dal CAI Due Ville, dal Comune di Dueville e da Dedalo Furioso, vedrà la partecipazione di uno degli autori, Michele Nardelli, saggista e scrittore