Mondo

Egitto, Brasile, Turchia...
Il Cairo, Piazza Tahrir

(3 luglio 2013) Il leader riformista Mohamed El Baradei, il gran imam della moschea e università islamica di Al-Azhar e il papa copto hanno incontrato il generale Abdel-Fattah el-Sissi, capo dell'esercito, che in precedenza aveva incontrato gli alti vertici militari. Il tema era la road map politica per l'Egitto. Lo ha annunciato Khaled Daoud, portavoce del Fronte di salvezza nazionale, principale partito di opposizione egiziano di cui El Baradei è alla guida.

Quello che si profila in queste ore per l'Egitto è uno strano golpe. L'apparizione delle massime autorità morali del paese alla TV di Stato avrebbe dunque il sapore di una sorta di ampia legittimazione popolare dell'intervento dell'esercito nel presidiare i nodi strategici della capitale egiziana.

Piazza Tahrir è colma di milioni di persone che nei fatti hanno tolto il consenso assegnato solo un anno fa ai Fratelli Mussulmani, dimostratisi in questi  mesi largamente incapaci di costruire un progetto di coesione nazionale e politica.

Sono tempi strani. Quello che accade in Turchia, in Brasile e ora in Egitto ha qualcosa in comune e non credo facilmente inquadrabile negli schemi precedenti. In fondo non così estraneo alle forme di espressione che abbiamo conosciuto in Occidente a fronte di una politica che fatica a dare rappresentazione ad un tempo nuovo, ferma com'è alle categorie nel secolo scorso.

lunedì, 6 maggio 2013 ore 14:30

Trentino Sviluppo e l'internazionalizzazione

Trento, Castello del Buonconsiglio

L'accoglienza del Trentino per il Dalai Lama
Il Dalai Lama al Palatrento

(11 aprile 2013) Erano in migliaia, qualcuno ha detto quattromilacinquecento persone, ad accogliere il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso in occasione di questa sua quarta visita al Trentino.

Tanta gente festosa ed insieme raccolta, nella leggerezza profonda del messaggio che il leader spirituale del popolo tibetano ha voluto consegnare a questa terra che nel corso degli anni è diventata insieme luogo di fratellanza ma anche di studio e di elaborazione se pensiamo al valore della "Carta di Trento per l'autonomia del Tibet", forse uno dei passaggi più importanti nella battaglia per l'autogoverno del tetto del mondo dal 1959 sotto l'occupazione cinese.

Un'accoglienza che dovrebbe far riflettere tutti noi su molte cose, sulla domanda di spiritualità, sul bisogno di dare coerenza ai comportamenti, sulla necessità che la nonviolenza possa trovare cittadinanza piena nel pensiero come nell'agire politico.

Guarda il video: http://video.gelocal.it/trentinocorrierealpi/locale/in-migliaia-al-palatrento-per-il-dalai-lama/11423/11432

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Oltre Bolivar...
Parco nazionale di Canaima

Qualche considerazione attorno alle elezioni presidenziali e al futuro del Venezuela 

(15 aprile 2013) Nell'incertezza sul "dopo Chavez" il Venezuela va alle urne (ha votato il 78% degli aventi diritto) e sceglie la continuità. Per un soffio Nicolas Maduro, il candidato designato come successore, prevale per poco più di 200 mila voti sul candidato dell'opposizione Henrique Capriles che pure era stato battuto in maniera netta solo pochi mesi fa dal presidente scomparso.

Già l'opposizione parla di brogli. Le percentuali (50,66% contro il 49,07%) ci dicono di una consultazione vera e partecipata. Certo, quello che emerge dal voto descrive una divisione profonda in un paese dove le differenze sociali non sono certo scomparse (nonostante le immense risorse petrolifere abbiano permesso una maggiore redistribuzione del reddito) e dove la contrapposizione fra "chavisti" e "squallidi" non lascia margini di mediazione.

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Cipro, l'eurozona offshore
Ricchezza

(4 aprile 2013) La crisi che scuote Cipro sta facendo crollare un'economia che nei decenni scorsi ha costruito le proprie fortune sul settore finanziario. Un "paradiso fiscale" che ha attirato denaro anche dagli affari sporchi che hanno accompagnato le guerre jugoslave. Un commento di Michele Nardelli pubblicato da OBC

E' stravagante come la crisi finanziaria che ha travolto in queste settimane la Repubblica di Cipro abbia potuto far tremare anche l'Unione Europea. Cipro è un paese piccolo, la sua popolazione supera appena il milione di abitanti, il suo PIL di è di 19,3 miliardi di Euro, ovvero solo lo 0,2% del PIL dell'Eurozona. Perché dunque la crisi finanziaria nell'isola di Afrodite ha richiesto un intervento così drastico, mettendo peraltro in discussione le regole assicurative dei depositi bancari nella zona euro?

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Il Limite nella preghiera di una donna musulmana
Baghdad

di Adel Jabbar

Un uomo merita di passare per saggio
quando è alla ricerca  della saggezza;
è uno sciocco dal momento in cui crede di averla raggiunta"
proverbio arabo

Si svegliava  presto, molto presto, alla prima luce  dell'alba di ogni mattina. Iniziava  l'abituale rito delle abluzioni prima di ogni preghiera: si lavano le mani, si sciacqua la bocca e si puliscono i denti, si soffia il naso dopo avervi introdotto un poco d'acqua, si lava  il viso, si lavano gli avambracci, vengono passati i capelli con le mani bagnate, si lavano le orecchie, e infine si puliscono anche i piedi. E' un atto di purificazione del corpo che viene accompagnato dall'altro atto, quello di liberare la mente di ogni pensiero per prepararsi ad  una totale concentrazione durante la preghiera e al cospetto di Iddio.

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Una voce giovane buca il silenzio dell'Internazionale socialista
Beatriz Talegon
(15 febbraio 2013) Qualche anno fa il discorso di Beatriz Talegon, dirigente dell’Unione internazionale dei giovani socialisti, sarebbe stato oscurato dallo scarso eco che da molto tempo caratterizzano le riunioni della Is, l’Internazionale socialista. Ma Beatriz, una giovane spagnola poco conosciuta, sapeva che le sue parole, grazie alle nuove tecnologie digitali, potevano uscire dal “chiuso dell’Hotel a Cinque stelle” di Lisbona dove si è tenuto, pochi giorni fa, il Consiglio della Is. Così è stato. Beatriz Talegon ha parlato senza peli sulla lingua. E ora le sue parole stanno facendo il giro del mondo.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=0ZicxS57B3o

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Il caso Mali tra politica e uranio
Libri della biblioteca di tumbuctu

di Marco Pontoni

(31 gennaio 2013) È effettivamente semplicistico definire la guerra in corso nel Mali "neocoloniale", come sottolineato fra gli altri dal ministro Riccardi, che l'Africa la conosce. I fondamentalisti, o qaedisti - contro cui la Francia è recentemente scesa in campo, accogliendo anche il supporto dell'Italia - non sono i Viet Cong e non conducono una guerra di liberazione; sono essenzialmente un corpo estraneo all'Africa saheliana, che è in gran parte musulmana, questo sì, ma non integralista, se non altro perché nell'Africa nera l'Islam ha dovuto venire a patti con le culture e le religioni autoctone (cosa che ha dovuto fare anche il cristianesimo).

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Esame di maturità per il Venezuela
Venezuela, un murales chavista

In una situazione di grande fluidità e pluralismo a livello partitico e di contendibilità della leadership a livello governativo si gioca il futuro del Venezuela

di Francesca D'Ulisse

(10 gennaio 2013) Con il fiato sospeso fino al 10 gennaio e con le comunicazioni roventi tra Caracas e L'Avana. E' in questa situazione che sta maturando la vigilia della "toma de posesión", la cerimonia d'investitura presidenziale in Venezuela. La situazione del Presidente Chávez è stabile ma "delicata", Hugo Chavez è "assolutamente cosciente" su quanto siano "complesse e delicate" le sue condizioni dopo l'operazione dello scorso 11 dicembre, "leggeri miglioramenti con situazioni stazionarie": è sugli aggettivi e sulle dichiarazioni dei ministri accorsi al capezzale di Chávez che maggioranza e opposizione prendono le misure per capire cosa fare e cosa sperare dai prossimi giorni. Niente "segreto di stato" - come fu ed è ancora per Fidel Castro - anche se i dubbi e i sospetti sulle reali condizioni di salute del presidente venezuelano si rincorrono ormai da mesi pesando come un macigno sul futuro del Paese e sugli equilibri di un intero continente. La costituzione bolivariana è sottoposta in questi giorni ad analisi e interpretazioni estensive.

 

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Nazioni Unite, 60 mila morti in Siria dall'inizio del conflitto. Del quale non si vede soluzione.
la città di Aleppo (Siria)

(3 gennaio 2013) "Almeno 60 mila morti in Siria dall'inizio del conflitto secondo dati delle Nazioni Unite. Lo ha reso noto l'Alto commissario Onu per i diritti umani Navi Pillay, citando un rapporto delle Nazioni Unite. Le persone uccise in Siria dal 15 marzo 2011 al 30 novembre 2012 sono state 59.648".

Fin qui la notizia Ansa. Quello che sta accadendo in Siria, aggiungo io, non avviene affatto nell'indifferenza internazionale, perché su questo paese strategico nel contesto mediorientale si concentrano grandi interessi, tanto da parte delle principali potenze che dei paesi della regione.

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venerdì, 23 novembre 2012 ore 17:00

Il cantiere Afghanistan 2014
Il logo della cantiere

Si svolgerà a Trento il prossimo 23 novembre, alle ore 17.00, l'incontro dei promotori e collaboratori del cantiere "Afghanistan 2014" per fare il punto sulle attività realizzate, quelle in programmazione e il piano di lavoro per il 2013. Parteciperanno i rappresentanti della diaspora afghana provenienti da varie regioni italiane.

Trento, sede Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani

Il documento progettuale aggiornato

Catalogna, il voto non premia l'indipendenza

(26 novembre 2012) Il "sogno" di una Catalogna indipendente si allontana. Artur Mas, uscito vincitore ma molto ridimensionato dalle urne catalane rispetto al 2010, ovviamente lo nega, ma rischia seriamente di dover rinunciare al referendum sull' "Estado Propio", lo Stato indipendente. L'indipendenza è stato il tema centrale della campagna elettorale, ma dallo scrutinio emerge una maggioranza a favore dell'indipendenza eterogenea e ingovernabile.

I dati finali delle elezioni regionali in Catalogna, tenute in un clima surriscaldato per una possibile secessione dalla Spagna, hanno confermato come prima forza politica di destra Convergencia i Uniò (CiU) con 50 seggi: i nazionalisti moderati del 'governatore' catalano Artur Mas hanno però subito un forte calo rispetto alla legislatura precedente, quando ne avevano 62, e restano lontani dalla maggioranza assoluta di 68. Al secondo posto, in una consultazione che ha fatto registrare la partecipazione record del 70% degli elettori, il partito della sinistra indipendentista Esquerra Republicana de Catalunya (Erc), cresciuto di 11 seggi, a quota 21 deputati.

 

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Dopo il mare viene il porto...
Grecia

Un estratto di 10 minuti tratti dalle riprese del documentario ancora in lavorazione di Vinicio Capossela e Andrea Segre. E' un assaggio di atmosfere e personaggi, che saranno al centro del racconto, ma non un estratto completo del montaggio del film. Andrea Segre sarà a Rovereto lunedì prossimo 19 novembre, nel tardo pomeriggio, nell'ambito della manifestazione "Futuro presente. Laboratorio permanente sui linguaggi contemporanei".

"Dopo il mare viene il porto. I porti sono per le musiche quello che è il polline per i fiori. Questo è un disco di musiche di porto che praticano esercizi, indiscipline individuali. Cavalli che provano a essere giraffe. E' un disco suonato in greco, per debito nei confronti della Grecia, che ha donato al mondo oltre alla civiltà anche una delle più straordinarie musiche urbane del mondo: il rebetiko. Lo pubblichiamo nell'anno dell'olimpiade per fare esercizio di ribellione e di identità, per tenere in esercizio il mangas che è in noi. Per ricordarci che siamo originali: che abbiamo un origine. Che siamo uomini, non solo consumatori e non abbiamo paura di consumare la vita". (Vinicio Capossela. Giugno 2012)

http://video.repubblica.it/eventi/rebetiko-ora-di-vinicio-capossela-e-andrea-segre/111038?video

La vittoria di Obama in un paese profondamente diviso
Barack Obama

di Michele Nardelli

(8 novembre 2012) Quattro anni fa abbiamo gioito di fronte all'elezione di Barack Obama a Presidente degli Stati Uniti d'America. Al di là della condivisione o meno del programma del presidente, la sua elezione rappresentava in sé un fattore di straordinaria novità e non solo sul piano simbolico.

Oltre ad essere il primo presidente USA a portare sulla pelle la tragedia della schiavitù, Obama ha introdotto una forte discontinuità nell'uso della guerra come strumento di affermazione degli interessi  americani nel mondo, facendo uscire il suo paese dalla devastante logica dello scontro di civiltà, confermata dall'uscita di scena in Iraq e dalla strategia di uscita dall'Afghanistan. Ha poi affermato sul piano della politica interna un'attenzione non certo scontata verso i settori più deboli della popolazione (in particolare con la riforma sanitaria) e nella difesa del lavoro industriale. Ha sostenuto l'affermarsi dei diritti civili, confermato dall'esito referendario di queste ore. Ha cercato di affrontare la crisi finanziaria provando (pur senza riuscirci) a mettere qualche regola su Wall Street e sulla proliferazione abnorme dei titoli derivati. Anche sul piano della lotta al terrorismo Obama ha dimostrato come sia stata largamente più efficace una politica di intelligence che la fallimentare strategia dei bombardamenti del suo predecessore.

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sabato, 3 novembre 2012 ore 09:00

Il Brasile che cambia...
Brasile, San Paolo

Seminario internazionale brasiliano

L'associazione Tremembè onlus organizza una giornata di approfondimenti ed esperienze dirette per comprenderne meglio i rapidi cambiamenti della società brasiliana e mondiale. Alla presenza di testimoni nazionali e internazionali si affronterà così il tema della Giustizia Sociale e Ambientale in Brasile.

L'incontro sarà introdotto con un ricordo della figura di Alberto Tridente, sindacalista, parlamentare europeo, grande amico del Brasile e dell'ex presidente Lula, che proprio un anno fa era qui a Trento con Tremembè e che nei mesi scorsi ci ha lasciati.

Il seminario prevede le relazioni di Claudia Fanti giornalista di Adista e rappresentante del Comitato Amig@s Mst-Italia "La natura può attendere, il mercato no. La politica ambientale del governo di Dilma Rousseff"; Massimo Demarchi esperto in processi partecipativi e conflitti ambientali in America Latina; P. Antonio Lopes, rappresentante della teologia della liberazione. Un testimone trentino a RIO+20 riporterà gli aspetti salienti di questo deludente incontro.

La comunità è invitata. Seguirà un pranzo brasiliano.

Informazioni: info@tremembe.it

Cognola, Centro Civico

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