"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Archivio tempi interessanti

La paura e il voto
Cambiamenti climatici

... Eppure devo riconoscere a Matteo Renzi di aver saputo comprendere ed interpretare la paura, indicando una risposta diversa dal rancore. Se guardiamo all'esito delle elezioni nei paesi europei, nella colorazione simbolica così diversa da un paese all'altro, vediamo che si affermano proprio quelle proposte che hanno saputo interpretare in forme anche radicalmente diverse (Le Pen in Francia, Merkel in Germania, Tsipras in Grecia e Renzi in Italia...) questo sentimento che pervade l'Europa, la paura...

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Pensieri europei. Ridisegnare l'Europa. Il ruolo delle macroregioni.
Dolomiti

Una delle sperimentazioni interessanti nel percorso di costruzione di un'“Europa sopra le nazioni” è la configurazione delle macroregioni europee. Non nuovi stati, tanto per essere chiari, che ridisegnino l'Europa secondo la potenza economica di aree regionali (come pensano i leghisti), bensì aree che includono – per stare alla definizione che ne ha dato la Commissione Europea – territori di diversi paesi o regioni associati da una o più sfide o caratteristiche comuni, geografiche, culturali, economiche o altro. In altre parole nuovi assetti regionali sovranazionali cui possano corrispondere altrettanti ambiti di coordinamento istituzionale.

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Pensieri Europei. Autonomia e federalismo, l'Europa di Silvio Trentin
Silvio Trentin

Europa degli stati o Europa delle regioni? Nell'immaginare l'Europa politica, gli esponenti di "Giustizia e Libertà" pensavano ad un progetto sovranazionale verso il quale vi fosse una progressiva cessione di sovranità da parte degli stati nazionali e, nel contempo, di una devoluzione di poteri verso le autonomie locali, un sistema insieme istituzionale e sociale fondato su una diffusa assunzione di responsabilità.

Il federalismo corrispondeva ad un cambio di paradigma culturale e politico che si proponeva non solo il superamento dello stato nazionale ma anche una diversa organizzazione dei poteri. Era quello che scriveva dal suo esilio in Francia Silvio Trentin in “Federare e liberare”, quando indicava il federalismo come “l'ordine delle autonomie”.

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Pensieri europei. Il federalismo fra appropriazione indebita ed oblio
Ernesto Rossi, Altiero Spinelli, Luigi Einaudi

Parole che hanno smarrito la loro forza evocatrice, parole banalizzate, parole rubate... 

A rimanere vittima di quest'opera di appropriazione indebita (ma anche di oblio) è il concetto di federalismo. Vent'anni di leghismo ne hanno storpiato il significato originario, di progetto di pace rivolto al superamento degli stati nazionali, di devoluzione di potere verso il basso e dunque di struttura dell'autogoverno locale ed infine di forma dell'organizzazione della società basata sulla responsabilità individuale e su quello che Aldo Capitini definiva “il potere di tutti”...

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Pensieri europei. Rilanciare l'idea di una Comunità di difesa europea
Cipro

Una visione europea non può prescindere da un cambio di prospettiva anche sul piano della sicurezza e della difesa. I ventotto paesi dell'Unione Europea spendono complessivamente non meno di 260 miliardi di euro ogni anno per il loro apparato militare. E' una cifra enorme che corrisponde ad altrettanti eserciti nazionali tanto più anacronistici, quanto inutili e pericolosi. E, ciò non di meno, capaci di alimentare altrettante lobby politico affaristiche che attorno all'industria della guerra coltivano il loro spazio di potere.

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Pensieri europei. La via dell'austerità
I discorsi di Berlinguer sull\'austerità

“Basta con l'Europa dell'austerità”: è un altro degli slogan che sembrano accomunare nella campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo uno schieramento politico trasversale. E' necessario – si aggiunge – rilanciare i consumi perché solo così i paesi europei potranno uscire dalla crisi e sostenere una nuova fase di crescita e di sviluppo. La formula magica per l'Europa sarebbe il rilancio della spesa pubblica e di quella privata. Sul dove prendere le risorse la trasversalità svanisce.

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Pensieri europei. I pugni sul tavolo
Crozza - Razzi

“Battere i pugni sul tavolo”: è questa l'immagine che uso spesso nel mio argomentare sull'Europa per descrivere quel che non si dovrebbe fare.

Perché l'idea dell'Europa come sede di trattativa fra gli stati nazionali sovrani è la negazione del progetto stesso di Europa politica, è la logica del più forte che ha portato nel Novecento a due guerre mondiali proprio nel cuore dell'Europa. Esprime, infine, la mancanza di un pensiero europeo, l'incapacità di una visione e di un modo di pensare da cittadini europei.

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