"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Malapolvere. Veleni e antidoti per l'invisibile

fiore appassito

giovedì, 21 marzo 2013

Giovedì 21 marzo 2013, ore 20.45 - Mori, Teatro Sociale.

Un progetto teatrale di Laura Curino, Lucio Diana, Alessandro Bigatti, Elisa Zanino, liberamente ispirato a Mala polvere di Silvana Mossano (Ed. Sonda, 2010). Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Associazione culturale Muse

"L'avvelenamento da amianto: una tragedia fattasi simbolo di uno dei tanti mali a cui ci si espone senza saperlo. Lo spettacolo è un canto per quegli uomini e quelle donne che si sono immolate sull'altare di una tragedia del lavoro, un sacrificio importante che potrebbe essere non solo la fine di una storia terribile, ma anche il capitolo iniziale di una storia virtuosa. Scrive Laura Curino, artista che ha fatto della pratica teatrale una modalità di espressione civile: «Casale Monferrato è una bella cittadina tra le colline e il Po, ricca di storia, d'arte e di operosità. Città di colori, il rosso dei mattoni del castello, il rosa del cotto barocco, l'oro della Sinagoga, dei campi di grano e dei biscotti, le geometrie bianche e rosse del Duomo, il bronzo delle statue e dei metalli, il verde delle colline, l'azzurro del cielo e, sì, il bianco della nebbia e della neve.

Un giorno, a coprire tutto arrivò il grigio, la cipria impalpabile della malapolvere dell'Eternit, il polverino sottilissimo che si insinua dovunque trasportato dal vento, dai mezzi, dalle persone. Casale è diventata città avvelenata, città di dolore. Ma anche città di risveglio, città di coscienza, città di vita. Qui, tra le colline e il Po, si dipana nell'arco di più di cento anni, una delle storie simbolo della nostra contemporaneità; veleni in cambio di prosperità economica, fatiche e disagi al limite dell'umano in cambio di salari decorosi, fino all'assurdo scambio di malattia in cambio di "benessere".

E parallelo l'altro scambio infernale: bugie o silenzio invece di verità, arroganza invece di etica, rischi mortali invece di ricerca, profitti invece di sicurezza. Il processo Eternit, che si sta svolgendo a Torino, è il maggior processo penale che si sia mai celebrato per un disastro ambientale provocato da un luogo produttivo. Ed è attorno a questo processo, nelle persone che lo hanno voluto, nella dedizione delle famiglie, nella volontà di una intera città, che si scatena con forza l'antidoto all'indifferenza, alla menzogna e - speriamo un giorno - anche alla malattia.

Quella che voglio raccontare non è solo la storia delle città dell'Eternit. È la storia tra queste due opposte energie: malefica e salvifica. È una storia di rabbia e d'amore. Amore per la vita di tutti noi".

Info e prenotazioni: SERVIZIO ALLA COMUNITÀ del COMUNE DI MORI Via Scuole, 2 - 38065 MORI (TN) Telefono 0464.916258/916257

Mori (Trento), Teatro Sociale Gustavo Modena, via Teatro 69

 

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