"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Colbricon, verso una soluzione alternativa

i laghetti del Colbricon
Con il dispositivo  approvato oggi dal Consiglio provinciale la vicenda della realizzazione dell'impianto di collegamento fra San Martino di Castrozza e Passo Rolle è ad una svolta.

Il documento approvato, infatti, dà il via ad una fase di ripensamento rispetto al progetto approvato a fine dicembre 2008 e che prevedeva un forte impatto nell'area del Colbricon. Pur confermando l'esigenza di collegamento, si avvia una fase di ricerca di una soluzione di mobilità alternativa, lasciando cadere le proposte finora prese in considerazione. L'ipotesi sulla quale si andrà a lavorare dovrebbe ruotare intorno ad una soluzione di collegamento a cremagliera.

 

Si tratta di un risultato importante, ottenuto grazie all'impegno congiunto della Sat (suo il ricorso in sede europea), del mondo ambientalista, del territorio e di chi, sul piano politico, in questi mesi ha fatto sentire la propria voce in sede istituzionale e non. Ora si tratta di far emergere una soluzione condivisa,  attenta e rispettosa della delicatezza di un luogo straordinario delle Dolomiti, patrimonio dell'umanità.

Questo il dispositivo approvato

Il Consiglio impegna la Giunta provinciale a

  • 1. a favorire il riequilibrio gestionale, economico, finanziario, patrimoniale e nello stesso tempo la fusione delle società a partecipazione pubblica;
  • 2. a confermare la volontà di realizzare il collegamento tra San Martino di Castrozza e Passo Rolle nei tempi concordati con la comunità locale ed il protocollo d'intesa approvato con delibera della Giunta Provinciale n.3382 del 30 dicembre 2008 e sottoscritto dai Comuni e gli operatori locali;
  • 3. a procedere ad un'ulteriore verifica del progetto a livello tecnico, prima di dare corso alla modifica degli strumenti urbanistici e all'approvazione del progetto definitivo, e comunque entro 90 giorni dalla data odierna, con il supporto tecnico e finanziario della Provincia. In questa prospettiva, viene valutata un'ipotesi progettuale preliminare a carattere alternativo rispetto a quelle considerate nell'ambito della procedura di valutazione dell'impatto ambientale, in funzione della variazione ulteriore degli effetti sull'ambiente e sul paesaggio, nonché di un approfondimento degli aspetti concernenti la sostenibilità economica e l'efficacia ai fini della mobilità alternativa, supportando anche finanziariamente eventuali maggiori costi che altre soluzioni dovessero comportare e riaprendo così una nuova fase di dialogo e di confronto con le parti interessate.

 

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