"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Un ponte di dialogo, fra Trento e Gerusalemme

Un momento dell\'incontro alla Biblioteca San Bernardino (12 novembre 2010)

(25 maggio 2016) Padre Francesco Patton è il nuovo Custode di Terrasanta. Appena ho avuto notizia della sua nomina gli ho scritto esprimendo la mia gioia per questo suo incarico, forse fra i più complessi che la traiettoria umana poteva riservargli nell'intricato scenario di un luogo tanto simbolico quanto dilaniato.

Non nascondo che mi è corso un brivido nel pensare a come sono imperscrutabili le cose della vita. Ho infatti conosciuto Francesco Patton nel novembre 2010 quando – come Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani – promuovemmo nello splendido scenario della Biblioteca San Bernardino dei frati francescani a Trento l'incontro con Wajeeh Nuseibeh, Custode del Santo Sepolcro a Gerusalemme.

Una persona schiva Wajeeh Nuseibeh malgrado il ruolo che da quasi mille anni è stato affidato alla sua famiglia – di religione mussulmana – per regolare le cose (e i conflitti) del tempio più importante della cristianità, il Santo Sepolcro appunto, attraverso la regola dello “status quo”.

Nell'ambito del percorso sulla “Cittadinanza euromediterranea” del Forum ci era sembrato importante far conoscere, a dispetto di un presunto “scontro di civiltà”, la testimonianza di dialogo e il valore della “terzietà” nella gestione dei conflitti che Wajeeh Nuseibeh e la sua famiglia hanno rappresentato nella storia.

Proprio in quella occasione a fare gli onori di casa fu padre Francesco Patton, allora provinciale dei frati francescani, che immediatamente colse il valore di quel nostro modo diverso di declinare l'impegno per la pace, fondato sulla conoscenza e sulla necessità di abitare i conflitti per farli evolvere in forma nonviolenta, piuttosto che sulla declamazione astratta di principi a partire dai quali stabilire quel che è bene e quel che no.

Mi ha fatto piacere che oggi il Corriere del Trentino abbia voluto riprendere quell'avvenimento, sottolineandone il carattere quasi profetico nell'aver accostato queste figure ora chiamate ad operare fianco a fianco in Terrasanta affinché il dialogo e la pace possano prevalere.

(Potete trovare in allegato la pagina del 12 novembre 2010 del “diario di bordo” che mi ha accompagnato nel corso del mio mandato consiliare).

Il diario di bordo del 12 novembre 2010

 

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