"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Cade il 2 agosto l'Earth Overshoot Day 2023

Impronta ecologica della Terra, lo storico

E' oggi mercoledì 2 agosto l’Earth Overshoot day 2023: la giornata in cui il Pianeta va in riserva e inizia a estrarre risorse naturali “in debito”. Quest’anno arriva qualche giorno dopo rispetto ai precedenti se pensiamo che nel 2022 è arrivato il 28 luglio.

Una buona notizia, ma meno di quanto potrebbe sembrare, anche perché si conferma il dato che per stare in equilibrio avremmo bisogno di 1,7 Pianeti Terra.

L’arrivo dell’Earth Overshoot Day 2023 il 2 agosto si deve infatti soltanto in piccola parte ai progressi fatti sul fronte della sostenibilità: un giorno soltanto dei 5 di ritardi è imputabile alle condotte più virtuose messe in campo mediamente dai 180 Paesi monitorati dal National Footprint e dal Biocapacity Accounts.

Gli altri 4 giorni di “slittamento” dell’Earth Overshoot Day 2023 sono invece dovuti a un aggiornamento delle modalità di misurazione del nostro “debito planetario”, reso possibile dall’integrazione di set di dati più efficienti nella nuova edizione del calcolo.

L’Overshoot Day italiano è già arrivato il 15 maggio scorso e il nostro Paese consuma risorse tali per cui ci sarebbe bisogno di 2,7 Terre per stare in equilibrio se tutto il globo avesse lo stesso livello di sfruttamento delle risorse naturali.

L’Ecological Footprint Initiative della York University ricalcola ogni anno i risultati fino al 1961, comprese le date annuali dell’Earth Overshoot Day, offrendo così un dato sempre coerente nel tempo, Paese per Paese.

Quello che si registra negli ultimi anni, con un calo particolare nel 2020 a causa della pandemia, è una tendenza all’appiattimento della curva di sfruttamento delle risorse: resta però da stabilire se l’origine di questo appiattimento sia la crisi economica o un effettivo miglioramento dovuto all’attuazione di misure di decarbonizzazione efficaci.

In ogni caso, rilevano le autrici e gli autori del calcolo dell’Earth Overshoot Day, la riduzione del nostro debito planetario di risorse va troppo a rilento rispetto alla gravità della crisi climatica, confermata ancora una volta pochi mesi fa dall’IPCC.

Il Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (noto con l’acronimo inglese IPCC) chiede infatti di raggiungere un obiettivo di riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 43% a livello globale entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010. Questo significherebbe posticipare l’Earth Overshoot Day di 19 giorni all’anno per i prossimi sette anni. L’aumento dal 39 al 75% delle fonti globali di elettricità a basse emissioni di carbonio lo sposterebbe di 26 giorni, dimezzare lo spreco alimentare ci farebbe guadagnare 13 giorni e con la consociazione arborea guadagneremmo 2,1 giorni in più.

Per saperne di più: www.overshootday.org

L'impronta ecologica paese per paese

 

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