"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

territoriali#europei

Così lontane così vicine. La crisi delle città come metafora del vuoto di immaginazione della politica.
La brochure dell'incontro
Cambi di paradigma | 3

Così lontane così vicine.
La crisi delle città come metafora del vuoto di immaginazione della politica.

Venerdì 9 dicembre 2016, ore 18.00
Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale. Ex Convento degli Agostiniani, Trento

Ne parlano
Ilda Curti, ex assessora alle Politiche Sociali del Comune di Torino
Silvano Falocco, direttore della Fondazione Ecosistemi, Roma
Federico Zappini, associazione “territoriali#europei”, Trento

Modera
Simone Casalini, caporedattore Corriere del Trentino

Cerchi magici e personalizzazione sono falliti
I relatori dell'incontro

«Così lontane, così vicine». Roma, Torino e Trento a confronto in un interessante dibattito venerdì sera a Trento.

di Erica Ferro, Corriere del Trentino

A pochi giorni dall’esito della domenica referendaria, impossibile non riflettere sullo stato dell’arte del pensiero e dell’azione politica. Quella che affonda le sue radici nella storia del Novecento, in particolare, pare aver esaurito le sue chiavi di interpretazione. «Le nuove generazioni non vedono nella politica un luogo di cambiamento delle loro condizioni o del contesto in cui vivono» osserva Ilda Curti, per dieci anni assessora alla rigenerazione urbana del Comune di Torino. «La promessa di svecchiamento e cambiamento, interpretata poi attraverso cerchi magici, personalizzazioni e poco altro, ha creato un’attesa talmente forte che il suo fallimento ha dato luogo a una risposta che solo un Paese cieco può non vedere» commenta invece Silvano Falocco, direttore della Fondazione Ecosistemi e coordinatore della scuola politica Danilo Dolci di Roma.

Sul «vuoto di immaginazione della politica» attraverso la metafora della «crisi delle città» si confronteranno entrambi oggi pomeriggio alle 18, al Centro di formazione alla solidarietà internazionale, insieme a Federico Zappini dell’associazione «territoriali#europei» (modera Simone Casalini, caporedattore del Corriere del Trentino).

Incontro associazione territoriali#europei
campo di fiori

Gentili amiche e cari amici dell'associazione "Territoriali#Europei", siete tutt* invitat* all'incontro pensato per un aggiornamento relativo alla attività in essere ed ai programmi futuri. L'appuntamento è fissato per mercoledì 28 settembre dalle ore 18.00 alle ore 20.00 presso la saletta riunioni dell'albergo/ristorante al Marinaio sito a Trento sud in via dei marinai d'Italia.

Un cordiale saluto, Alessandro Dalla Torre

Incontro territoriali#europei
Logo dell'associazione

L'incontro è dedicato al tema del terzo statuto di autonomia.

Incontro dell'associazione territoriali#europei
un incontro dei t#e al circolo degli alpini

Riprende dopo la pausa agostana  l'attività dell'associazione "territoriali#europei". Il primo incontro lunedì 5 settembre 2016 alle ore 18.00 presso il Circolo Alpini di Piazza Duomo a Trento.

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Un viaggio nella solitudine della politica
Topolino amaranto

 

Sarà un viaggio un po' particolare, che avrà come ambito di indagine la solitudine della politica. A questa parola, solitudine, non assegno un significato in sé negativo. Vorrei dire piuttosto che si tratta semmai di una condizione dalla quale partire per non farsi prendere la mano dallo sconforto o dal rincorrere l'agenda politica, per inoltrarci nella crisi della politica, laddove ancora si fa fatica a riconoscere la sconfitta che segna la fine del Novecento e cercare sul piano del pensiero prima ancora che dell'agire strade inedite. Un viaggio che ci aiuti ad essere meno soli e ad osservare da vicino le molteplici esperienze che nascono malgrado tutto nella sperimentazione sociale, culturale e politica. E che nel viaggio vorrei conoscere e raccontare.

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Il secolo che nasce e muore a Sarajevo
Sarajevo, l\'immagine di Gavrilo Prinzip su una bicicletta

L'associazione territoriali#europei, nell'ambito del percorso "Fra il non più e il non ancora", ti invita all'incontro "Il secolo che nasce e muore a Sarajevo".

28 giugno 1914. A Sarajevo, nei pressi del Ponte Latino, Gavrilo Prinzip assassina l'erede al trono asburgico Francesco Ferdinando e la moglie Sofia. E' il pretesto che di lì a poco darà il via alla prima guerra mondiale. Sarà “il tempo degli assassini”.

5 aprile 1992, qualche mese dopo l'avvio delle ostilità che porteranno all'esplosione della Jugoslavia, iniziano la guerra in Bosnia Erzegovina e l'assedio di Sarajevo. Durerà fino a tutto il 1995, capitolo infinito di una tragedia che insanguinerà per un decennio il cuore balcanico dell'Europa.

Il Novecento è alle nostre spalle. Ma quanto abbiamo saputo elaborare il secolo nel quale il numero dei morti in guerra risulterà triplo di quelli morti in eventi bellici nei diciannove secoli precedenti? Quanto ci siamo interrogati sulle parole “Arbeit mach frei” che accoglieva l'umanità destinata a passare per i camini? Quanto abbiamo saputo trarre lezione dal delirio novecentesco degli stati-nazione? Quanto abbiamo saputo riflettere sul progresso senza limiti che ha reso questo pianeta insostenibile? E che cosa abbiamo imparato noi europei dalla lezione della “guerra dei dieci anni”?

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