«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

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Un voto per trovare la strada più giusta
Una luce nell\'inverno

di Michele Nardelli

Non è stata una bella campagna elettorale e probabilmente ci sarebbe stato da stupirsi del contrario. Per tante ragioni ma per una in particolare. Vent'anni di buio hanno lasciato il segno nel corpo sociale, nei  compotamenti, nel modo di pensare, nello spaesamento che ne è scaturito, nella solitudine delle persone.

Non è che l'Italia si sia improvvisamente scoperta un paese vulnerabile sotto il profilo culturale e dunque politico. Siamo usciti con fatica dal fascismo, ma ancora oggi - a settant'anni dalla caduta di quel regime - c'è una parte significativa di questo paese che considera Mussolini uno statista che ha semplicemente sbagliato ad allearsi con Hitler.

Il secondo dopoguerra è avvenuto all'insegna di un'idea di sviluppo che ha piegato uno dei paesi più belli del mondo, dimenticandoci dell'unicità dei nostri territori come se le ricchezze storiche ed ambientali, il patrimonio culturale e la creatività della nostra gente, i saperi e le caratteristiche delle regioni italiane... non valessero un accidente.

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In Trentino e in Sud Tirolo l'affermazione del centrosinistra autonomista
Fortunato Depero

(26 febbraio 2013) I risultati definitivi delle elezioni politiche 2013 danno la maggioranza alla coalizione "Italia. Bene Comune" ma, per effetto del vecchio sistema elettorale, alla Camera nonostante il minimo scarto c'è un'ampio premio di maggioranza mentre al Senato i numeri non sono sufficienti per avere la maggioranza assoluta.

In Trentino Alto Adige-Sud Tirolo il risultato del centrosinistra autonomista è positivo: 6 senatori su 7, 10 deputati su 12. E questo nonostante l'emorragia di voti verso il Movimento 5 stelle. A testimoniare il valore e l'efficacia di una scelta unitaria che ha rappresentato l'anomalia politica in questa terra.

Ciò nonostante c'è di che riflettere a fondo, sul piano nazionale come in Trentino. Per la difficile fase politica e sociale che ci aspetta nel futuro prossimo, come giardando all'appuntamento elettorale del prossimo ottobre in Trentino e in Sud Tirolo.

Tutti i dati, nazionali e regionali, li potete trovare in http://elezioni.interno.it/index.html compreso il risultato in tempo reale delle elezioni di Lombardia, Lazio e Molise.

Apprendimento permanente, un disegno di legge del PD del Trentino
klee

Disegno di Legge "Norme per favorire la nascita di autonome comunità di studio e per l'apprendimento permanente", primo firmatario Michele Nardelli

"Per andare avanti bisogna procedere con un piede nell'infanzia, quando tutto sembra grande e importante, e un piede nella vecchiaia estrema, quando tutto sembra niente". Andrea Zanzotto

Conoscenza, questa la chiave di volta per affrontare le sfide del XXI secolo. Conoscenza e innovazione, questa la strategia per venire a capo della crisi mondiale, costruendo eguaglianza e democrazia. Qualificare il nostro territorio come "regione europea della conoscenza", questo l'obiettivo più volte affermato nel programma provinciale della XIV legislatura. Esso concorre idealmente alla realizzazione del grande mosaico dello "spazio europeo" dell'apprendimento lungo l'intero corso della vita, così come è stato delineato dalla U.E. con il Memorandum sull'istruzione e la formazione permanente di Lisbona.

Il testo del Disegno di Legge

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Una voce giovane buca il silenzio dell'Internazionale socialista
Beatriz Talegon
(15 febbraio 2013) Qualche anno fa il discorso di Beatriz Talegon, dirigente dell’Unione internazionale dei giovani socialisti, sarebbe stato oscurato dallo scarso eco che da molto tempo caratterizzano le riunioni della Is, l’Internazionale socialista. Ma Beatriz, una giovane spagnola poco conosciuta, sapeva che le sue parole, grazie alle nuove tecnologie digitali, potevano uscire dal “chiuso dell’Hotel a Cinque stelle” di Lisbona dove si è tenuto, pochi giorni fa, il Consiglio della Is. Così è stato. Beatriz Talegon ha parlato senza peli sulla lingua. E ora le sue parole stanno facendo il giro del mondo.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=0ZicxS57B3o

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Don Dante Clauser: una lezione di coerenza e di umanità
Un\'immagine di Don Dante, qualche anno fa

Il ricordo del presidente del Consiglio Provinciale Bruno Dorigatti

(12 febbraio 2013) E mentre la neve dell'infinito scende anche sull'ultimo respiro di don Dante Clauser, non posso esimermi da un ricordo affettuoso per un Uomo che ha saputo, durante tutta la sua vita, essere soprattutto coerente con sé stesso e con la propria fede.

Non è semplice oggi ricodarne i tratti di umanità, che hanno fatto di lui un simbolo, ancor prima che un esempio. So che non ha mai gradito essere un'icona, ovvero essere additato come modello di un cristianesimo francescano. So invece che ha sempre voluto essere un prete. Solo un prete ed anzitutto un prete. Questo era, d'altronde, il senso del suo esistere e non altro.

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"La politica ha molto da imparare"
Benedetto XVI

"Con le dimissioni, Papa Benedetto XVI ha compiuto un gesto di demitizzazione della figura del Papa. La politica ha molto da imparare...".

E' la riflessione di Raniero La Valle, 82 anni, ex direttore del Popolo e di Avvenire, senatore della sinistra indipendente negli anni '70, promotore nel 2008 di un ‘Manifesto per la Sinistra cristiana', firmato tra gli altri anche da Rita Borsellino e Adriano Ossicini, esperto di storia della Chiesa e in particolare delle tematiche del Concilio Vaticano II.

Un gesto da uomo più che da Papa?
E' un gesto di demitizzazione della figura del Papa che non tiene conto di tutto quel sovraccarico messo sulla figura del Pontefice come di un dio in terra che non si può dimettere fino alla fine, di un papa dal carattere indelebile nel suo ministero. Benedetto XVI ha di fatto aperto alla visione del Concilio Vaticano II che ha ricollocato il Papa all'interno del collegio apostolico dei vescovi e, come i vescovi a un certo punto lasciano il loro incarico, così in via di principio, nulla deve impedire che il Papa possa non più ritenersi all'altezza del suo incarico, cosa peraltro prevista dal codice di diritto canonico anche se si tratta sempre di una scelta eccezionale, mai accaduta negli ultimi secoli.

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Turismo responsabile nell'Europa di mezzo. Una rinnovata scommessa
Martin Brod (Bosnia Erzegovina)
(9 febbraio 2013) Un incontro interessante quello che si svolge a Palazzo Adami, nella sede di Osservatorio Balcani Caucaso in piazza San Marco a Rovereto. Intorno al tavolo con me ci sono Luisa Chiodi e Francesca Vanoni (OBC), Piero Sardo e Michele Rumiz (Slow Food International), Eugenio Berra (Viaggiare i Balcani).

E' qualche anno che questi soggetti collaborano fra loro attorno al concetto di turismo responsabile nell'Europa di mezzo. Quando avviai questo percorso, coinvolgendo Progetto Prijedor e Tremembè, in molti mi guardavano storto, quasi fosse inimmaginabile che in un dopoguerra ancora così segnato dal dolore e dalla distruzione ci fosse qualcuno interessato a considerare questi luoghi come meta turistica.

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