"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

26/09/2011 -
Il diario di Michele Nardelli
rotte del sud
Sabato avrei dovuto partire per Orvieto, vedermi con Ali Rashid, andare al direttivo della Tavola della Pace, e poi domenica partecipare alla Perugia - Assisi. Invece niente di tutto questo, bloccato in casa, da una dolorosa infiammazione al ginocchio destro, probabilmente postumo della contusione contratta durante il recente viaggio in Palestina. Quasi una beffa, dopo tutto il lavoro di preparazione che avevamo dedicato alla marcia del cinquantennale. Preferisco considerarlo più semplicemente un segno del limite, cultura che dovremmo fare nostra a partire dal rapporto con il nostro corpo.

E così mi tocca di accontentarmi di vedere la Perugia Assisi nella diretta televisiva e percepirne le prime impressioni attraverso le parole di Martina, Fabio ed Emiliano. Difficile dire quanti sono a sfilare: centomila?  duecentomila? Tantissime persone, donne e uomini, giovani e non più giovani, che sono venute qui attraverso il tam tam, malgrado l'informazione (poca) e la politica (distratta).

I messaggi che ne vengono sono il valore della nonviolenza (pensiero privo di cittadinanza politica), la pace come cultura (che si costruisce giorno dopo giorno), la richiesta di un taglio significativo delle spese militari (a cominciare dalla rinuncia agli F35). Messaggi che non hanno trovato grande riscontro nel dibattito fra maggioranza e opposizione di questi mesi sulla crisi finanziaria. Forse anche per questo si vedono molti meno rappresentanti dei partiti di altre volte.

Mi addolora davvero non essere lì, anche solo a veder sfilare questa gente, per capire se si tratta di un fuoco di paglia, se questo popolo è il residuo di un mondo isolato, ideologico e talvolta autoreferenziale, e se invece anche qui come nel Mediterraneo soffia un vento nuovo. E, conciato come sono, quasi mi vergogno ad essere disteso nel letto di casa, quand'anche col pc acceso.

Scorro diversi siti internet per avere notizie in tempo reale, ma devo dire che la notizia di questo mare di colori che d'infrange nella valle che unisce Perugia ad Assisi non gli importa granché.

La nuova settimana inizia con un salto dal medico di base... ne ricavo qualche ricetta e poco altro. Poi inizia un tour de force che mi porterà a Mezzocorona per l'ultimo saluto a Carlo Dorigati, alla sede del gruppo provinciale, per la consueta riunione del lunedì e, successivamente, per incontrare il collettivo di lavoro che mi ha aiutato nella preparazione del Disegno di legge sul software libero, proposta che appare convincente. Ed infine al Forum per accordarci sulla sceneggiatura dell'evento conclusivo di un anno e più di atmosfere euro mediterranee che abbiamo in programma nei primi giorni di gennaio dell'anno che verrà. La proposta che mi viene sottoposta ha tutto il fascino delle storie che abbiamo sin qui raccontato e questo vuol dire che, nonostante i pochi mezzi a disposizione, qualcosa si è forse riusciti a sedimentare.

Si è fatta sera e mi rendo conto che le raccomandazioni di starmene a riposo per qualche giorno sono state subito disattese. Così, stanco e claudicante, me ne vado verso l'auto e casa. Qualcuno in serata mi ricordava che venerdì prossimo ho una conferenza sul tema del limite...

 

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