"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

09/12/2011 -
Il diario di Michele Nardelli
Olivetti
In attesa della settimana dedicata alla Finanziaria 2012, utilizzo queste giornate per preparare - fra un incontro e l'altro - gli ordini del giorno che intendo presentare durante il confronto sulla legge di bilancio. Contrariamente a quel che qualcuno potrebbe pensare, per quanto mi riguarda non ci sono ponti che tengano (lo dico con rammarico, perché ne avrei  proprio bisogno). 

Nessun piagnisteo, quella dei consiglieri provinciali è una condizione di privilegio. Anche quella di chi, come me, oltre alla riduzione delle indennità di 290 euro votata nei giorni scorsi e alle altre decisioni di sterilizzazione assunte in questa legislatura (e all'abolizione dei vitalizi decisa in quella scorsa), destina il 20% dello stipendio di consigliere al partito nelle cui liste è stato eletto e un altro 30% a progetti di partecipazione e formazione politica o di cooperazione internazionale (come da impegno con gli elettori).

E questo a prescindere dal fatto che, se una persona è coscienziosa, il lavoro è tanto. A volte, oltre ogni ragionevolezza. Questo stesso "Diario di bordo" ne dà un resoconto, oltre ad essere esso stesso una piccola grande fatica quotidiana, utile a me per fare mente locale su quel che sto facendo e spero a chi lo legge per conoscere quel che combino e quel che bolle in pentola nelle istituzioni locali e nei luoghi della politica. Un "diario" che è arrivato, incredibilmente, alla settecentesima puntata, almeno millequattrocento pagine di cronaca politica più o meno ragionata di questa legislatura e non solo.   

Penso fra me e me quel che, in questa giornata priva di eventi pubblici, vi posso raccontare, fra le piccole incombenze della vita quotidiana e gli incontri che ho in agenda con il presidente del Centro di formazione alla solidarietà internazionale Carlo Basani, con il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Depaoli, con il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi, con Federico Zappini che sta svolgendo il servizio civile al Forum, con Fabrizio Paternoster che è segretario del circolo PD della Val di Non e con il quale concordo una serata da realizzare a gennaio di presentazione della Proposta di Legge per la bonifica dall'amianto, con Stefano Albergoni per un piccolo restyling di questo sito, con Antonio Colangelo e Fausto Bonfanti per l'evento conclusivo di "Cittadinanza Euromediterranea".   

L'attenzione maggiore è per gli ordini del giorno che sto preparando sulla Finanziaria e di questo vi parlo brevemente. Il primo riguarda i diritti di cittadinanza dei minori nati in Trentino (o in Italia) da genitori "stranieri" che devono aspettare il diciottesimo anno di età per fare la richiesta di diventare cittadini italiani. Nel frattempo, se i loro genitori dovessero perdere il permesso di soggiorno (perché c'è la crisi e perché i primi a pagare nella perdita del lavoro sono loro), anche questi bambini o ragazzi, italiani a tutti gli effetti, perderebbero il diritto alla salute, allo studio, all'assistenza sociale... "Un'assurdità" l'ha definita il presidente Napolitano e nella Finanziaria propongo che venga assunto l'impegno affinché questi trentini, figli di nuovi trentini dalle tante diverse origini, abbiano le stesse garanzie sociali dei loro coetanei.

Un secondo ordine del giorno riguarda il tema del polo archivistico, considerato che oggi gli archivi della memoria (l'Archivio di Stato, l'Archivio della Provincia, l'Archivio Storico), complessivamente 35 chilometri lineari di documentazione, sono suddivisi in varie sedi non sempre adeguate e oltretutto molto costose. Quello della memoria è tema di grande rilievo culturale e politico, perché senza elaborazione del passato la storia tende a ripetersi e così le sue tragedie. Una proposta che viene dagli operatori del settore che amano il loro lavoro e al quale dedicano un'alta professionalità.

Un terzo ordine del giorno riguarda la Finanza di territorio. Un tema di particolare attualità e che mi sta molto a cuore. Già in sede regionale ho proposto una mozione affinché il Programma sulla previdenza complementare (PensPlan) dedichi una specifica attenzione nei suoi ambiti di investimento alle ricadute sui nostri territori. Analogamente, sarebbe bene che i soggetti finanziari a base locale mettessero in campo le proprie potenzialità per costruire una finanza di territorio capace di sostenere quei segmenti dell'economia trentina improntati alla qualità e alle vocazioni locali.

Altre proposte le sto verificando, in particolare sugli ambiti della Finanziaria che riguardano la valorizzazione dei prodotti locali e sui protocolli degli appalti. Quel che sta accadendo è che la logica del massimo ribasso che  pure la PAT vuole far uscire dalla porta rischia di rientrare dalla finestra, laddove i criteri qualitativi vengono dichiarati (ma non rispettati) facendo diventare il ribasso il criterio decisivo per l'aggiudicazione.

Un lavoro che mi impegnerà anche nel fine settimana, oltre all'incontro sull'agricoltura si sabato pomeriggio e la partecipazione al "Terra madre day" nel Primiero.  

 

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