"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Agricoltura e alimentazione

Salute e sostenibilità nell’uso dei pesticidi nella viticoltura trentina
Uva colpita dalla peronospora

In queste settimane sta crescendo un forte dibattito all'interno del settore vitivinicolo trentino attorno alle modalità per far fronte al diffondersi della peronospora che sta provocando gravi conseguenze sulla produzione viticola. Un dibattito per nulla estraneo all'annosa questione dell'uso dei prodotti chimici di sintesi nell'agricoltura, come se la diffusione della peronospora divenisse il pretesto per fare vistosi (e preoccupanti) passi indietro rispetto a quanto fin qui acquisito tanto sul piano normativo che sul piano della ricerca. (m.n.)

di Angelo Giovanazzi

L’agricoltura sostenibile è in grado di generare reddito per gli agricoltori, garantire la qualità e la sicurezza delle produzioni per i consumatori e per gli operatori agricoli nonché assicurare la durata delle risorse ambientali. Componente fondamentale di questa strategia è l’uso corretto, limitato e mirato dei prodotti chimici di sintesi, in primo luogo dei prodotti fitosanitari.

L’Istituto Superiore di Sanità vi ha contribuito sperimentalmente e continua a farlo attivamente mediante un progetto di ricerca, avviato in accordo con la Provincia autonoma di Trento (vedi lettera Assessore provinciale alla salute al Presidente ISS del giugno 2014 ) destinato a coprire il triennio 2014-2017.

Il territorio trentino presenta realtà agricole intensive e specializzate come la coltivazione della vite che alimenta una produzione vinicola di riconosciuta eccellenza. Questa attività agricola, di forte valore economico e con disciplinari dettagliati, richiede però l’utilizzo di pesticidi, in particolare insetticidi e fungicidi, di cui sono ben note le proprietà tossicologiche.

Pascoli: un lungo autunno
Razza Rendena

di Giuliano Beltrami *

Uomini e animali, un rapporto millenario e leale. Ci fu un tempo... La prendiamo alla larga per dire (senza romanticismi o nostalgie. Vuoi avere nostalgia per la povertà?), ci fu un tempo, dicevamo, in cui ogni paese dell’arco alpino, in un’economia chiusa, aveva le sue malghe, sempre monticate. E i suoi riti. Come la scelta del “vachèr”, del sottoposto, del “casèr”, degli aiutanti. Per dirla in italiano, il pastore, il casaro e giù giù fino ai bocia. La strada che conduceva ai pascoli e alle malghe in alcuni paesi veniva sistemata attraverso il lavoro degli stessi allevatori, che davano le “ore” (di volontariato) in base al numero di vacche che avevano nella stalla. In quel tempo (sono passati alcuni decenni, ma nemmeno tanti) a metà stagione si faceva la pesa del formaggio, e se ne faceva una (definitiva) alla fine della stagione.

 

Presentazione Guida Osterie d'Italia 2016
Guida Osterie d\'Italia

Lunedì 30 novembre dalle ore 18.30 presso il Muse - Museo delle Scienze (Corso del lavoro e della scienza, 3 - Trento)

In occasione della nuova edizione di Osterie d'Italia, abbiamo organizzato un ricco programma dedicato alla guida per mangiare buono, pulito e giusto in tutto il Belpaese. Inizieremo al MUSE con la presentazione dell’edizione 2016, per capire come viene fatta la guida alle Osterie e cosa la rende diversa dalle altre guide gastronomiche, in presenza del curatore Marco Bolasco e ai titolari delle osterie segnalate. Quindi due passi fino a Palazzo delle Albere per visitare la mostra "Coltiviamo il Gusto", allestita in occasione di Expo per offrire un'ampia panoramica delle pratiche agricole trentine. E naturalmente la cena, eccezionalmente all’interno delle sale espositive del museo.

La Carta del Cibo delle Alpi
Giovanni Segantini

«Noi donne e uomini, abitanti della regione alpina, cittadini di questo pianeta aderiamo alla Carta di Milano e quindi ci assumiamo l’impegno di operare per garantire a tutti e alle generazioni future il diritto al cibo e a un’esistenza dignitosa, ci assumiamo l’impegno e la responsabilità di lasciare un mondo più sano, equo e sostenibile...»

 

Inizia così la "Carta del cibo delle Alpi", che viene presentata stamane a Trento in Sala Aurora del Consiglio Provinciale. Si tratta di una sorta di articolazione della Carta di Milano di Expo 2015 che ha lo scopo di qualificare e concretizzare sul piano del territorio alpino l'idea di valorizzare tutte le esperienze che sono impegnate e s'impegnano a sostenere e diffondere la cultura della sana alimentazione come patrimonio dei territori e dell'umanità. L'iniziativa prende il via da una serie di esperienze associative, biodistretti e imprenditoriali del Trentino ma si rivolge all'insieme del territorio alpino.

 

Noi non vogliamo il libero mercato: noi vogliamo il mercato libero. Il mercato non è un fine, è un mezzo
I protagonisti di Terra madre giovani

 

Duemilacinquecento giovani agricoltori provenienti da 120 paesi del mondo a Terra Madre giovani, quattro giorni di informazione, esperienze, proposte a confronto nella cornice di Expo 2015. Quello che segue è il saluto di Carlo Petrini ai partecipanti.

di Carlo Petrini

(3 ottobre 2015) Entrando in questa sala provo la sensazione straordinaria che mi viene nel vedere come le nostre idee, i nostri progetti, il nostro futuro è in buone mani. In buone mani. Nelle vostre mani, nei vostri volti, nelle vostre persone… Quando è nata l’idea di Terra Madre molti di voi erano bambini. Anno per anno si è sviluppata in ogni angolo del pianeta. E se è stato possibile We feed the planet in così poco tempo, è perché la rete funziona, il cuore della rete esprime questa intelligenza affettiva. E voi siete la testimonianza che questa idea andrà avanti per tanto, tanto tempo. Grazie per essere arrivati a Milano.

Territorio e sviluppo locale
Sardegna, l\'amore per la terra (agriturismo Guthiddai, Oliena)

Un seminario proposto da Giuseppe De Rita, Fabrizio Barca, Aldo Bonomi e Cesare Vaciago

Nell’ambito di Expo, il Censis e A.A.Ster sono stati incaricati da Padiglione Italia di svolgere una attività di animazione, accompagnamento e coinvolgimento dei territori e delle Regioni verso Expo, dove rappresentarsi e rappresentare le biodiversità, le molteplici geografie dello sviluppo e le loro criticità, utili per "continuare a cercare e continuare a capire" come dar senso e significato al tema interrogante; Nutrire il Pianeta Energia per la Vita. Con il protagonismo delle Regioni che si sono aggregate per temi, sono stati già realizzati forum di riflessione in Expo su tematiche dell’acqua, del paesaggio, della qualità della vita e su territori emblematici come l’Appennino, la frontiera mediterranea e le migrazioni. Infine sono state riunite in Expo le esperienze significative dei GAL. Stiamo inoltre affrontando il tema dei protagonisti dello sviluppo, dal mondo giovanile all'economia agricola e agroindustriale del Paese. Temi, forum e racconti territoriali continueranno nei prossimi mesi.

 

Il Baldo aromatico alla Festa di Primavera
Monte Baldo in fiore

Due giornate alla scoperta degli aromi del Baldo e della qualità del cibo alpino. Brentonico, sabato 13 giugno. Nago, domenica 14 giugno 2015. Dalle ore 9.00 alle ore 19.30.

Con questo cortese invito del presidente dell'associazione Baldensis Angelo Giovanazzi alla Festa di Primavera nel Parco Naturale del Baldo (sabato 13) ti giunge anche una amichevole richiesta: di collaborazione per informare quanti voi conoscete  intressati  a scoprire e degustare, in questo piccolo viaggio di piacevole cultura del cibo, l'identità nutrizionale ed "aromatica" che distingue la qualità nelle  terre salubri alpine. Domenica 14 partenza è prevista una camminata da Nago al Baldo: s'intitola "di fiore in fiore", partenza ore 9.00.  

 

 

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