"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Agricoltura e alimentazione

L'olio extravergine di oliva del Garda trentino
Lago di Garda

Laboratori del gusto. Un racconto paesaggistico attraverso le pratiche alimentari.

Giovedì 20 gennaio 2022, dalle ore 18.00 e 19.30. Presso Le Gallerie di Piedicastello, Trento

E' possibile collegare il piacere di mangiare un pezzo di pane e burro in una malga con i saperi e le tecniche sedimentate in una comunità? Che legame esiste tra la produzione alimentare e la bellezza di un paesaggio alpino caratterizzato da masi, boschi, muri a secco e pascoli?

Tra le attività collaterali alla mostra “Cibo e Paesaggio”, i Laboratori propongono un racconto paesaggistico del territorio. Attraverso la degustazione guidata dagli esperti e dai produttori di Slow Food, un racconto di alcune pratiche alimentari del Trentino per immergersi nei sapori del paesaggio.
 
Giovedì 20 gennaio inizia la collaborazione con la mostra "Cibo e paesaggio" organizzata da Fondazione Museo storico del Trentino e Tsm - Trentino School of Management alle Gallerie di Piedicastello a Trento.

 

Domenica al voto per il Distretto biologico Trentino
Il logo della campagna per il Distretto biologico trentino

 

di Michele Nardelli

Domenica 26 settembre 2021 si vota in Trentino per il Distretto biologico. L'esito del referendum non dipenderà dal prevalere dei sì ma da quante persone andranno a votare, considerato che la soglia da superare affinché l'esito del referendum abbia valore è il 40% degli aventi diritto e che i contrari o critici verso l'agricoltura biologica punteranno sul non voto.

Nel 2021 siamo ancora a questo punto. Un largo schieramento politico, ma soprattutto una cultura radicata ancora nei vecchi modelli ancorati alla crescita e alla scorciatoie della chimica supportata dalla filiera della ricerca e della formazione, della consulenza alle imprese e della commercializzazione ancora osteggia l’agricoltura biologica.

Forse meno apertamente di qualche decennio fa, quando parlare di agricoltura biologica e biodinamica era quasi tabù, ma nonostante una crescente sensibilità verso l'ambiente e la salute delle persone ancora oggi la lobby della chimica imperversa, se è vero che il settore del biologico in Trentino rappresenta ancora meno del 10% delle produzioni agricole complessive.

 

Cheese 2021, Considera gli animali. Bra (Cn), 17 – 20 settembre
Foto Federico Trotta & Nicola Robecchi

 

Tutto pronto per l’edizione 2021 di Cheese

Allevatori, casari, affinatori. Formaggi: centinaia di caci diversi, tutti rigorosamente a latte crudo. Un’imponente selezione di vini e birre da abbinare. Laboratori del gusto, Appuntamenti a tavola, conferenze, film, incontri e momenti di riflessione. Parole: tante ma – ne siamo sicuri – incisive, significative. Idee, esperienze, vita vissuta, progetti per il futuro. Scienziati e musicisti. Rappresentanti delle istituzioni chiamati a offrire una visione per il domani e risposte alle esigenze di oggi. Cheese 2021, a Bra dal 17 al 20 settembre, sarà tutto questo e molto di più. Non cambia la formula che coniuga contenuti, convivialità e sicurezza

 

 

Se non ci fossero gli animali, non ci sarebbe heese. E non ci sarebbe molto altro, del resto. E' questo il fil rouge di Cheese 2021, riassunto del titolo della manifestazione Considera gli animali.

Non che di animali non se ne sia mai parlato. nelle scorse edizioni dell’evento i temi del benessere animale, dell’alimentazione adeguata per gli animali da latte, delle razze sono sempre stati presenti.

Dalle grandi conferenze ai Laboratori del Gusto fino alle grafiche, a Cheese il regno animale ha sempre goduto di una considerazione speciale. Ma con Considera gli animali facciamo un passo ulteriore e proviamo a far ruotare tutto l’evento intorno a questo argomento.

 

 

Save the planet: ogni azione conta
manifesto dell'iniziativa

Rassegna Generazioni 2021: “aspirazioni&ispirazioni”

Sette gli incontri in Trentino e Alto Adige. Appuntamenti a ingresso gratuito, con prenotazione e green pass obbligatori. Info su www.generazioni.online

Valorizzare le idee che nascono dal basso, setacciare i territori alla ricerca di energie e talenti, far sentire la voce di chi anima questi luoghi: questi gli obiettivi di “Generazioni”, il progetto che le cooperative sociali Young Inside e Inside coltivano da tre anni con il sostegno delle Province autonome di Bolzano e Trento e della Regione autonoma Trentino - Alto Adige/Südtirol.

Anche quest’anno, Generazioni propone nel mese di settembre una rassegna di eventi distribuiti sull’intero territorio regionale.

Domenica 12 settembre, la rassegna raggiunge Maso Drocker, a San Giacomo in Val di Funes (BZ). Alle ore 15.00, protagonisti di “Save the planet: ogni azione conta” sono Craig Leeson, documentarista australiano autore del documentario “A Plastic Ocean” e la biologa marina e divulgatrice Mariasole Bianco, punto di riferimento nazionale e internazionale per le politiche legate alla tutela dell’ambiente marino e allo sviluppo sostenibile. Si confronta con loro Michele Nardelli, membro del Consiglio nazionale di Slow Food.

 

 

Incontro sul referendum per il Biodistretto Trentino
Il broccolo di Torbole, presidio Slow Food

In vista dell'importante appuntamento referendario del 26 settembre, il consiglio direttivo di Futura organizza una serata di approfondimento e dibattito incontrando il Comitato referendario per il Biodistretto Trentino.

L'incontro si svolgerà martedì 31 agosto, alle ore 20.30, presso la sede di Futura, in via Vittorio Veneto 20.

Introduce e modera la serata Paolo Zanella. Per il comitato referendario partecipa Emanuele Benvenuti. Contribuiscono alla discussione Michele Nardelli e Walter Nicoletti.

"Volete che, al fine di tutelare la salute, l’ambiente e la biodiversità, la Provincia Autonoma di Trento disciplini l’istituzione su tutto il territorio agricolo provinciale di un distretto biologico, adottando iniziative legislative e provvedimenti amministrativi – nel rispetto delle competenze nazionali ed europee – finalizzati a promuovere la coltivazione, l’allevamento, la trasformazione, la preparazione alimentare e agroindustriale dei prodotti agricoli prevalentemente con i metodi biologici, ai sensi dell’articolo 13 del decreto legislativo 228/2001, e compatibilmente con i distretti biologici esistenti?"

Questo il quesito sul quale le cittadine e i cittadini trentini saranno chiamati a esprimersi il prossimo 26 settembre.

La debolezza della carne
Val di Vizze

di Lorenzo Berlendis *

 

Da predati a predatori

(28 luglio 2021) La frequentazione della carne, per usi alimentari, affonda nelle remote origini ed abitudini del genere Homo. Probabilmente i primi australopitecini, i consimili della Lucy di D. Johanson per intenderci, all’incirca 3 milioni e mezzo di anni fa, cominciarono a contendersi con gli altri spazzini della savana, iene, sciacalli e avvoltoi, le carcasse degli animali spolpate dai carnivori.

Discesi per cause facilmente legate al diradamento degli alberi nell’Africa orientale, loro abituale dimora, iniziarono, insieme alla postura eretta, un cambio di dieta imposto dalle mutate condizioni ambientali. Un cibo sicuramente tenuto in grande considerazione fu il midollo osseo, miracolosa riserva proteica custodita all’interno delle ossa. Memorabile, a questo proposito, la sequenza di “2001, odissea nello spazio” del maestro Stanley Kubrick.

Il passaggio verso la predazione e la macellazione di animali ottenuti dalla pratica della caccia, parimenti dalla pesca, fu inevitabile acquisizione successiva, ancorché occorsa in tempi lunghissimi rispetto alla nostra capacità di comprensione del succedersi delle fasi evolutive del genere Homo. Così le abitudini nomadi e le migrazioni che portarono i nostri lontani antenati a colonizzare altre terre furono dovute, probabilmente, oltre che ai cambi progressivi di clima, anche alla necessità di seguire gli spostamenti delle mandrie degli animali cacciati. Così come all’esaurimento di semi e vegetali oggetto di raccolta e all’aumento dei componenti delle comunità paleolitiche.

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La sfida di un destino comune. Si apre a Genova il X congresso di Slow Food Italia
Il logo del congresso

Il 3 e 4 luglio nel capoluogo ligure si celebra il X Congresso nazionale: in presenza e online, 750 delegati da tutta Italia coinvolti nella “sfida di un destino comune”

Genova e la Liguria sono al centro dell’attenzione di Slow Food, non solo perché dal 1 al 4 luglio in quattro piazze del centro cittadino si tiene Slow Fish (il programma della manifestazione dedicata agli ecosistemi acquatici e organizzata da Slow Food e Regione Liguria è su ww.slowfish.it), ma anche perché il capoluogo ligure il 3 e il 4 luglio ospita il X Congresso di Slow Food Italia. Un appuntamento centrale per la vita dell’associazione, in cui si delineano i percorsi futuri e si rinnovano tutte le cariche associative.


«L’assise che stiamo per celebrare sarà forse diversa dai Congressi precedenti, per quello che stiamo vivendo, perché per la prima volta non tutti i delegati saranno in presenza, ma tanti di loro si collegheranno online. Eppure, questo appuntamento avrà in comune con gli altri Congressi l’impegno a far evolvere ulteriormente il percorso politico di Slow Food in Italia – afferma Giorgia Canali, a nome del Comitato Esecutivo uscente -. A questo Congresso portiamo in dote il lavoro collettivo di condivisione e costruzione dei documenti che ne costituiscono l’anima politica e che ha caratterizzato il percorso congressuale. Documenti che sottolineano con forza quanto sia ancora centrale la missione di Slow Food nel mondo e in Italia.

 

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