«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
... come è diventato. Con queste parole Goffredo Fofi, nella bella intervista pubblicata oggi dal Corriere del Trentino a cura di Francesca Polistina (e che trovate in allegato), ricorda l'amico Andrea Zanzotto, anticipando alcune delle suggestioni che proporrà questa sera a Trento (ore 20.30), nello scenario del Castello del Buonconsiglio.
Ad un anno dalla sua scomparsa "In questo progresso scorsoio..." rappresenta un omaggio all'opera di un poeta ma anche al testimone del proprio tempo che con la poesia è venuto in aiuto alle categorie di una politica che oggi richiedono di essere profondamente ripensate.
Dal Corriere del Trentino di ieri l'editoriale del professor Ugo Morelli sul tema dell'animazione territoriale al centro della riflessione dell'incontro promosso dal gruppo consiliare del PD del Trentino
di Ugo Morelli
(20 ottobre 2012) Da tempo abbiamo provato a sostenere che è necessario cercare, attraverso la progettualità sociale e la capacità di iniziativa delle comunità locali, una via appropriata a un nuovo modello di sviluppo. Quando le cose cambiano profondamente e in fretta, come accade in questo tempo, tendono a prevalere l'ansia e le difese, che di solito procedono insieme. Mentre l'ansia induce perlopiù all'immobilismo derivante dalla paura della fine delle risorse abbondanti, le difese cercano vie di fuga facili e ingannatrici.
Riguardo alla ricerca di un modello di sviluppo appropriato le difese si chiamano decrescita, oppure conferma del modello vigente. In entrambi i casi si fugge dal problema: nel primo spesso non si considera la ricerca della propria autorealizzazione da parte delle persone e il bisogno di creare economie soddisfacenti; nel secondo caso si fa come se non ci fosse l'esigenza di tutelare le risorse e utilizzarle in modo che non se ne pregiudichi l'uso per il futuro.
Presentato dall'assessore Marta Dalmaso il Convegno internazionale di venerdì 12 e sabato 13 ottobre "Non basta l'accoglienza, dobbiamo attrezzarci per una scuola multiculturale"
"La scuola trentina è già bene attrezzata ed opera bene per l'integrazione degli studenti stranieri, ma possiamo trovare modalità ancora più pregnanti per essere in prima linea su questo fronte". Con queste parole l'assessore provinciale all'istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, ha sintetizzato il senso del Convegno internazionale promosso dal Centro Formazione Insegnanti con due giornate di confronto su "Formarsi ad un Ethos interculturale", un viaggio esplorativo nelle scuole italiane, il 12 e 13 ottobre 2012 presso l'Auditorium Melotti Mart Rovereto. Rilessione su alcuni dati interessanti sugli studenti stranieri di seconda generazione.
(11 ottobre 2012) Il Presidente Dellai dopo l'incontro avvenuto stamattina con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, assieme agli altri Presidenti delle Regioni italiane, ha espresso vivo apprezzamento per l'incontro e per i contenuti del successivo comunicato diramato dal Quirinale.
"Il Capo dello Stato - ha commentato Dellai - ha voluto ribadire per l'ennesima volta che, nell'ordinamento della Repubblica, le Regioni e le Province Autonome hanno un ruolo fondamentale e che questo fatto non può essere messo in discussione per effetto di distorsioni o comportamenti riprovevoli verificatisi in alcune realtà del Paese."
di Michele Nardelli
(24 gennaio 2017) Perché non s'impara mai nulla? Che cosa deve ancora accadere per comprendere che la natura ci sta presentando il conto?
C'è ben poco di casuale nei drammatici avvenimenti che in questi giorni riempiono le cronache italiane e sbaglieremmo a pensare che il tema sul quale confrontarci debba essere la tempestività dei soccorsi. Che pure si pone, ma è forse quello meno complicato cui dare risposta.
La questione di fondo è un'altra. O sapremo mettere in discussione l'attuale modello di sviluppo, oppure dovremmo rassegnarci a considerare l'emergenza come normalità.
Purtroppo è lungo questa seconda strada che siamo incamminati. Nonostante viviamo in un'area geografica temperata che pure attenua fenomeni altrove ben più radicali, non c'è stagione che non porti con sé effetti disastrosi dovuti essenzialmente ai cambiamenti climatici, esito a loro volta di culture e prassi che non sanno porsi il tema del limite.
di Roberto Devigili
Le Comunità di Valle (CdV) hanno iniziato la loro recente attività portando avanti i compiti (assistenza sociale, mense scolastiche, edilizia abitativa agevolata, ecc.) tradizionalmente già svolti dai comprensori, ora sciolti. Tra poco alle stesse sarà assegnata la gestione di alcuni servizi (appalti, entrate e tributi, informatizzazione dei servizi comunali fin qui svolti, separatamente, dai singoli comuni); attività queste ultime che dovrebbero decollare in forma associata nei primi mesi del prossimo anno. Molto importanti sono anche i compiti di programmazione che le CdV si sono viste assegnare dalla riforma istituzionale: tra questi, forse il più delicato, riguarda certamente il piano territoriale.
Per la realizzazione del piano territoriale è previsto un percorso particolarmente complesso di raccolta di informazioni, di ascolto dei vari soggetti del territorio e di codecisione con gli otto comuni che compongono la nostra comunità.
(7 ottobre 2012) "Ho poche cose da dire perché i protagonisti di oggi sono gli aquilani, aggiungo solo che questo auditorium è per noi un messaggio di fiducia, di rinascita civile, è uno dei tanti segnali che ci fa capire che esiste anche un tessuto civile e istituzionale ancora sano, che ispira la propria attività a quei principi semplici ma importanti che si chiamano solidarietà e responsabilità".
Queste le parole del presidente della Provincia autonoma di Trento oggi alla conferenza stampa che si è tenuta prima dell'inaugurazione del nuovo "Auditoriumalparco" della città de L'Aquila. La conferenza, ospitata proprio nel cuore dell'Auditorium ai piedi del palco dove nel tardo pomeriggio si è esibita l'Orchestra Mozart diretta dal maestro Claudio Abbado, ha visto la presenza tra gli altri del sindaco de L'Aquila Massimo Cialente, di Renzo Piano e del sindaco di Trento Alessandro Andreatta.
In serata, alla cerimonia di inaugurazione dell'auditorium, ha partecipato anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.