«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
(30 maggio 2011) Dai primi dati del ballottaggio emerge ancora più netta di quindici giorni fa la sconfitta del centrodestra. Un voto politico, il cui messaggio risulta inequivocabile proprio per il peso con cui la maggioranza di governo ha voluto caricare questa tornata elettorale: l'era Berlusconi è finita. Pisapia vince a Milano con il 55% dei suffragi, De Magistris a Napoli con oltre il 65%. Ma il centrosinistra vince anche a Cagliari, Trieste, Pordenone, Novara, Grosseto...
Si è chiuso un ciclo, ma saremo in grado di far corrispondere al desiderio di cambiamento una capacità di interpretarlo nelle forme come nei contenuti senza ripetere gli errori del passato? Sapremo leggere dentro questo voto? Sapremo dare vele al vento che viene dal Mediterraneo?
Ora rimbocchiamoci le maniche affinché un netto segnale di cambiamento venga pure dai referendum del 12 e 13 giugno.
(1 giugno 2011) "È l'avvenimento storico-politico più importante dalla fine della guerra", così Nataša Kandić, direttrice del "Centro per il diritto umanitario" di Belgrado accoglie la notizia della cattura del generale serbo bosniaco Ratko Mladić ricercato da oltre 16 anni da quando il Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia (TPI), dopo gli eventi di Srebrenica, emise un mandato di cattura contro di lui. La Kandić è un'attivista per i diritti umani di lungo corso e non è donna amata nel proprio Paese, per il suo ruolo nella denuncia di crimini di guerra dell'esercito serbo, vedi il video che le fu consegnato degli Scorpioni un'unità speciale di "liquidatori" di Srebrenica, e per le sue opinioni fuori dal coro in merito al Kosovo. Negli anni Novanta, assieme ad altre attiviste per i diritti umani, era una delle "streghe di Belgrado". OBC l'ha incontrata dopo l'arresto di Mladić.
(30 maggio 2011) Il punto centrale oggi nella discussione su economia e cambiamento climatico non è più se intervenire ma come intervenire, ovvero come e quali confini mettere al libero mercato. Ciò che serve, anche in Trentino, è la costruzione di un sistema nel quale le diverse componenti sociali lavorino per una riduzione progressiva, immediata ed economicamente sostenibile delle componenti che oggi disequilibrano il rapporto con la terra, sostituendo il paradigma del limite con la riduzione percentuale progressiva dei valori critici. Se ne discute da oggi con Thomas Miorin, nuovo direttore responsabile, su www.politicaresponsabile.it
(24 maggio 2011) Quello che segue è il testo dell mozione sull'acqua bene comune approvata in Comunità di Valle Giudicarie.
Premesso che:
- l'acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi;
- l'acqua pertanto è un bene sociale comune destinato ad usi collettivi, non un prodotto commerciale;
- l'acqua è un bene esauribile e va usato con rigorosa attenzione per gli equilibri ambientali;
(26 maggio 2011) "In nome della Repubblica di Serbia, vi annuncio che oggi è stato arrestato Ratko Mladić". Il presidente serbo Boris Tadić ha confermato l'arresto del superlatitante poco dopo le ore 13.00. "Con l'arresto di Mladić chiudiamo una delle pagine più difficili della nostra storia recente", ha detto Tadić, ribadendo che quanto avvenuto oggi è un passo importantissimo verso la "piena riconciliazione" nell'area ex-jugoslava.
da http://www.balcanicaucaso.org/
(20 maggio 2011) Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha fatto ieri un importante discorso di politica estera, concentrato sui cambiamenti avvenuti negli ultimi sei mesi in Medio Oriente e Nordafrica. È un discorso importante perché segna con decisione il cambiamento di approccio dell'amministrazione Obama rispetto a quello del recente passato, schierando apertamente ed esplicitamente gli Stati Uniti dalla parte dei manifestanti che chiedono riforme democratiche. Inoltre, è un nuovo tentativo di ravvivare il processo di pace tra Israele e Palestina, proponendo un terreno comune su confini territoriali e sicurezza per mettere le premesse alla discussione degli altri nodi sul tavolo. Di seguito, la traduzione dei passaggi più interessanti del discorso di Obama, il cui testo integrale in inglese si può leggere qui.