«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene

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Precariato all'INPS di Trento
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(12 aprile 2011) Cosa intende fare la Provincia per le lavoratrici con contratto in somministrazione presso la Sede INPS di Trento che stanno per essere licenziate? Un'interrogazione in Consiglio Provinciale di Michele Nardelli

il testo dell'interrogazione

San Cristoforo, il Consiglio Comunale dice no al piano
San Cristoforo
Che un'amministrazione locale, stiamo parlando del terzo Comune del Trentino, rischi di saltare sulla programmazione urbanistica del proprio territorio è di per sé un segnale di vivacità, di dialettica aperta ed anche di sensibilità politica. Sono mesi che a Pergine Valsugana si discute infatti di scelte come il piano di riqualificazione di San Cristoforo e la questione del Teatro all'aperto, e questo evidenzia come la formazione di una maggioranza non avvenga per un patto di potere avulso dai contenuti.  

Giustamente si è cercata una mediazione condivisa, ma alla fine le perplessità hanno prevalso sulle certezze e sulla compattezza della coalizione. E così ieri sera il Consiglio Comunale di Pergine, con 13 voti favorevoli, 8 contrari e 6 schede bianche, il piano di riqualificazione per San Cristoforo è stato bocciato.

Potrebbe essere l'occasione per un ripensamento collettivo, facendo tutti un passo indietro. Oppure la strada verso la crisi e le elezioni anticipate. Certo è che se sulle scelte più importanti le visioni rimarranno distanti, la maggioranza guidata dal sindaco Silvano Corradi avrà i giorni contati.

Staremo a vedere se la coalizione di centrosinistra autonomista ha qualcosa da dirsi oltre agli interessi di qualche potere forte.

Fukushima è come Chernobyl
Fukushima
La comunicazione dalla Tepco e dal governo: è stato innalzato al "livello 7" l'incidente nucleare, il massimo raggiungibile. Il 12 giugno il referendum può mettere definitivamente la parola fine al nucleare italiano.

(12 aprile 2011) Che cosa sta accadendo nella centrale di Fukushima? Per settimane si è minimizzato sugli effetti limitati dell'incidente, i nostri soloni del nucleare hanno tranquillizzato l'opinione pubblica italiana sulla sicurezza degli impianti per dire che Chernbobyl rappresentava un passato remoto (e sovietico), gli esponenti del governo italiano che tutto proseguiva per il verso indicato, seppure una pausa di riflessione (dopo l'aggravarsi della situazione e i sondaggi d'opinione) si rendeva necessaria. Dopo la decisione di queste ore dell'agenzia giapponese per la sicurezza nucleare che ha innalzato al livello massimo di 7 la classificazione dell'incidente nucleare alla centrale di Fukushima, l'impressione è che l'incertezza regni sovrana e che l'effetto di quanto sta accadendo nel complesso nucleare giapponese incalcolabile.

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La pace nella sobrietà
Cafe de la paix

Il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani compie vent'anni. Il prossimo 11 giugno, con inizio alle ore 10.00, presso il Forte di Cadine appena restaurato, si svolgerà un momento di festa e di riflessione sui vent'anni della legge istitutiva del Forum. Lo faremo a partire da una breve riflessione che ho proposto affinché questa diventi un'occasione di pensiero piuttosto che di celebrazione. 

di Michele Nardelli

24 settembre 1961. Cinquant'anni fa, con la prima edizione della marcia per la pace da Perugia ad Assisi, Aldo Capitini propose uno sguardo diverso sul proprio tempo e per questo profetico. Erano gli anni della guerra fredda dove dominava - pur fra svariate guerre regionali - il principio della deterrenza, che si ispirava al famoso motto latino "Si vis pacem, para bellum", "Se vuoi la pace prepara la guerra". Così gli arsenali militari si riempirono come mai prima nella storia, con un potenziale distruttivo senza precedenti. La guerra, del resto, veniva considerata come levatrice della storia, "la continuazione della politica, con altri mezzi".

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No all'indifferenza
fascismo anni 70
di Ugo Morelli

(5 aprile 2011) Una comunità con grandi tradizioni democratiche - la comunità trentina, la terra di De Gasperi - deve prendere seriamente posizione su un fatto gravissimo: Cristiano de Eccher del Partito delle libertà - senatore della Repubblica Italiana votato ed eletto dai trentini, dunque un rapppresentante dei trentini nel parlamento italiano - ha presentato un disegno di legge per abrogare la norma costituzionale che vieta sotto qualsiasi forma la riorganizzazione del disciolto partito fascista. È bene soffermarsi sulle parole e sulla carica; scrollarsi di dosso l'indifferenza che un passo alla volta ci ha anestetizzato; sentire il colpo allo stomaco e le fitte acute che procura rileggere il commento sdegnato di Luca Malossini sul Corriere del Trentino di domenica, una presa di posizione necessaria e coraggiosa.

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La delegazione trentina incontra il primo ministro palestinese
L\'incontro con il primo ministro dell\'ANP Salam Fayyad

(30 aprile 2011) Costruire la pace attraverso investimenti nella cooperazione e nell'agricoltura, per contrastare l'economia del conflitto. È questo, in sintesi, il significato del doppio incontro che si è tenuto stamattina a Ramallah, e che ha visto il presidente Lorenzo Dellai e l'assessore all'agricoltura, foreste, turismo e promozione Tiziano Mellarini incontrare il primo ministro dell'Autorità Palestinese, Salam Fayyad e il ministro dell'agricoltura, Ismail Daiq. Ad affiancare il presidente Dellai e l'assessore Mellarini vi erano: Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la pace e i diritti umani, Diego Schelfi, presidente della Cooperazione Trentina; Giorgio Fracalossi, presidente della Cassa Rurale di Trento; Luca Rigotti presidente della cooperativa Mezzacorona. (a cura dell'Ufficio stampa della PAT)

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La diversità dei Sinti
Paul Klee

(4 aprile 2011) Politica responsabile è diretta da oggi, per due settimane, da Tommaso Iori e Mattia Pelli, che ci invitano a riflettere sui Sinti trentini. L'irriducibilità della cultura romanì è sempre stata quanto di più difficile e sfuggente da indagare. L'assenza è la cifra del loro vivere nel mondo dei Gage (il nostro). In questi ultimi anni assistiamo però a un fenomeno nuovo e insolito: i Sinti in Trentino hanno deciso di proporsi attivamente sul fronte delle politiche pubbliche che li riguardano. Partecipano ai tavoli, incontrano esponenti dell'amministrazione, avanzano soluzioni. Sarebbe da sconsiderati non cogliere l'opportunità che i Sinti trentini stanno offrendo a tutta la comunità. Come sempre, ne parliamo insieme su Politica responsabile, commentando e ponendo domande ai direttori. Ciao, a presto.

www.politicaresponsabile.it