«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
(10 aprile 2011) Quello che segue è l'intervento di Michele Nardelli in occasione del dibattito sull'Indagine conoscitiva sulla povertà e l'esclusione sociale in Trentino
Per quante siano le occasioni di contatto diretto con il territorio, una cosa sono le percezioni che ne possono venire, altra cosa è il lavoro di analisi, ovvero di conoscenza approfondita che presuppone capacità di ascolto, studio, confronto. E' questo, oggi, uno dei limiti più vistosi della politica, l'incapacità di leggere il presente, di comprendere la realtà, non a spanne, ma sulla base appunto di analisi in grado di mettere in discussione, se necessario, i propri strumenti interpretativi.
di Michele Nardelli
(29 marzo 2011) «...Le forze della repressione sono impressionanti - dicono i giovani siriani - ma non abbiamo paura. Noi faremo come i nostri fratelli egiziani e tunisini. Ci fermeremo solo quando avremo abbattuto il regime». Questa è la rivoluzione dei gelsomini, giovane, democratica, laica, nonviolenta, priva di ogni simbolo novecentesco, che si trasmette via facebook e twitter. E' una primavera, non la notte dei kalashnikov o dei bombardamenti.
In Siria il regime di Bashar al-Asad, mentre promette riforme radicali, scatena la polizia contro i manifestanti. Ma i giovani scesi in piazza sono disarmati, hanno dalla loro la forza della ragione e della vita, che mettono in gioco per la dignità e la libertà. Il loro riferimento sono i fratelli egiziani e tunisini, non quello che accade in Libia. Che invece è tutta un'altra storia. E che getta un'ombra cupa sulla primavera araba.
(1 aprile 2011) Tra poco 50 milioni di italiani dovrebbero recarsi alle urne per il referendum sull'acqua pubblica e il nucleare. Per impedire il quorum il governo ha negato l'election day, per il solo voto di un radicale e l'assenza di 10 parlamentari del centro sinistra. 400 milioni spesi per evitare il quorum. Nazionalmente il PD evita ancora di prendere una posizione pubbica per il sì ai referendum. Teme di dividersi al proprio interno, mentre centinaia di realtà di questo partito si stanno esprimendo e si impegnano per i Sì!
E' arrivato nelle scuole elementari e medie inferiori del Trentino (come nelle scuole italiane) il calendario 2011 dell'ISAF, ovvero del Comando italiano della Forza Nato in Afghanistan. L'obiettivo è quello di accreditare un'immagine umanitaria verso un intervento armato che coinvolge anche il nostro paese.
L'iniziativa del Ministero della Difesa in accordo, evidentemente, con il quello dell'Istruzione, è di pessimo valore educativo. Come presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani ho chiesto nei giorni scorsi all'assessore all'istruzione Marta Dalmaso di inviare una circolare alle scuole interessate per fermare questo scempio pedagogico, non nuovo ai ministri La Russa e Gelmini.
(30 marzo 2011) Nel 2003 all'interno del Progetto Grande Guerra, coordinato dal Servizio Beni Culturali della Provincia autonoma di Trento assieme al Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, si individuò nel Forte di Cadine la struttura dove collocare il Centro d'Informazione delle fortificazioni trentine e se ne iniziò il conseguente restauro.
Ora il restauro è concluso ma il forte è chiuso e non si sa che fine farà. Perché non utilizzarlo per elaborare il tema della guerra? Un'interrogazione di Michele Nardelli in Consiglio Provinciale.
di Fabio Pipinato
(30 marzo 2011) L'emergenza a Lampedusa? É un'occasione unica per riconoscerci italiani, europei ed euromediterranei.
Italiani. Ieri a Lampedusa si aveva sete. Oggi si ha fame. Per rispondere all'emergenza è inutile tardare la riallocazione dei migranti in altri luoghi per scoraggiare l'arrivo di ulteriori. Finché nelle nostre TV, trasmesse in metà mondo, si vede che da un pacco spuntano centomila euro e le pubblicità, interrotte dai film, sono intrise di auto e case di lusso non vi sarà alternativa. Le carrette solcheranno i mari. L'occasione è, a 150 anni dall'Unità d'Italia, di solidarizzare con la regione più in difficoltà: la Sicilia. Ripartiamo da Marsala, quindi, e "facciamoci carico", in ogni ente locale, di quota parte dei migranti. L'Italia conta 8.000 enti locali. Concentrare i migranti in alcuni di essi equivale ad accentuare tensioni mentre una distribuzione capillare in tutto il territorio nazionale si può trasformare, per dirla con Napolitano, in forza e freschezza per il paese.
(28 marzo 2011) L'allarme sulla situazione della centrale nucleare di Fukushima è tutt'altro che rientrato e il grado di allarme per l'incidente nucleare è salito a livello 6 su scala di 7 (Chernobyl). I dati che emergono dall'analisi delle acque e dell'aria indicano che la situazione diventa ogni giorno più grave, nonostante le rassicurazioni da parte della Tepco. Le ultime notizie rendono noto che nel reattore numero 2 della centrale giapponese di Fukushima i livelli sono 100 mila volte superiori alla norma, a causa, probabilmente, dalla parziale fusione delle barre di combustibile nucleare. Lo ha ammesso il portavoce del governo, Yukio Edano. La Tepco, la società che gestisce l'impianto, ieri aveva reso noto che la soglia massima era stata superata di 10 milioni di volte. Poi si è corretta: 1.000 millisievert/ora, appunto 100 mila volte oltre la norma.