«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
Il dialogo tra la natura e la cultura - o più esattamente: l'abbraccio della vegetazione che sgretola i palazzi e della sabbia che seppellisce i templi e gli anfiteatri - è tanto antico quanto la storia dell'uomo. Chi dice storia dice rovine e, ovviamente, meditazione di fronte alle rovine. Ciò che è stato detto meno è che le parole di questa meditazione, e la meditazione stessa, sono anch'esse storia e sono destinate a soffrire una sorte identica a quella degli edifici che ispirano lamenti e riflessioni: cadere e confondersi con la polvere.
E allo stesso modo: quasi sempre dimentichiamo che la natura, sebbene ci appaia eterna e inalterabile, nemmeno sfugge alla storia: l'universo ebbe un principio e avrà una fine. Che cosa sono gli astri e i pianeti, gli atomi e le loro particelle, se non fossili dello spazio-tempo dell'inizio? L'idea di una natura sempre identica a se stessa non è meno illusoria delle eternità dei metafisici.
Celebrazione ufficiale del Giorno della Memoria
Intervengono:
- Alessandro Andreatta, sindaco di Trento
- Renato Pegoretti, Presidente del Consiglio Comunale
- Giuseppe Ferrandi, Direttore Fondazione Museo Storico del Trentino
"L'orfanotrofio fabbrica del sangue di Kurks. La guerra di sterminio nazista sul fronte russo"
Il Teatro Sociale di Trento come non lo avete mai visto, trasformato in un Caffè Mediterraneo.
(3 gennaio 2012) Presentato stamane al Centro culturale S.Chiara l'evento conclusivo del percorso "Cittadinanza Euromediterranea" promosso dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani. Un caffè letterario dedicato alle anime di Creuza de ma, il capolavoro di Fabrizio De Andrè.
(29 dicembre 2012) Secondo gli archeobotanici, molti tra i vitigni diffusi oggi in Italia e Francia troverebbero origine in Georgia, arrivati poi a noi passando per la Grecia. Un viaggio alla scoperta delle origini del Marzemino che è comune a quella di altri importanti vitigni europei. Un documentario che racconta di tempi antichi, ma anche di metodi di produzione tradizionale diffusi tutt'oggi.
Riportiamo questo articolo di un paio d'anni fa e che ben descrive la personalità di Vaclav Havel.
di Gabriele Merlini http://www.eastjournal.net/
Capita con curiosa frequenza di incappare in qualcuno etichettato come trasversale. Ci troviamo nello smisurato campo delle accettazioni vaghissime tuttavia utilizzate come fossero infallibili, imprescindibili e ultra-qualificanti. Václav Havel è stato traversale per moltissimi individui: analisti politici, sociologi, critici teatrali, letterati e qualche dittatore. D'altronde la sua biografia parla chiaro. Parimenti, parla chiaro la lista dei tizi che hanno inviato i propri messaggi di auguri all'ex presidente ceco (nato a Praga il cinque ottobre del trentasei). Bill Clinton e signora Hillary, di professione segretario di stato, Lou Reed e Angela Merkel (due che menzionati assieme nella stessa frase generano un inaspettato effetto art-rock) più l'imperatore giapponese Akihito e potenti di ogni sorta. Gruppetto al quale dobbiamo aggiungere persino l'attuale presidente della Repubblica Ceca Václav Klaus, ovvero uno che di Havel è stato cordialissimo antagonista per circa trent'anni.