«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
giovedì, 25 marzo 2021 ore 20:30
Nell'ambito del percorso "L'orizzonte - Una piazza virtuale" promossa da Claudio Voltolini come proposta di confronto e di condivisione di idee, giovedì 25 marzo 2021, alle ore 20.30, sulla Piattaforma Zoom, si svolgerà la seconda conferenza dal titolo "Balcani, il cuore inascoltato dell'Europa". A dialogare con i presenti sarà Michele Nardelli, fondatore di Osservatorio Balcani Caucaso.
«Nei mesi scorsi si è tornato a parlare dei Balcani a proposito del dramma che si sta consumando da anni lungo la rotta migratoria che attraversa quella regione d'Europa.
Del resto sui Balcani si accendono i riflettori quando scorre il sangue o si consumano tragedie come quella dei migranti, fari che poi vengono spenti quando tutto questo diviene cinicamente ordinaria amministrazione oppure un groviglio che le cronache (e i lettori), nella loro superficialità, faticano a comprendere. E' accaduto così anche per “la guerra dei dieci anni” con cui si è concluso il Novecento europeo...
Piattaforma Zoom
martedì, 23 marzo 2021 ore 20:30
Piattaforma Zoom
venerdì, 19 marzo 2021 ore 09:00
Il Servizio Civile della Provincia Autonoma di Trento ha promosso un percorso formativo rivolto ai giovani impegnati nel Servizio a partire da dieci parole che verranno affrontate e sviscerate nel loro significato, anzi nei loro significati, grazie all'accompagnamento di una figura di esperto. Insomma, una sorta di vocabolario declinato nel nostro passaggio di tempo.
Queste dieci parole saranno (far parentesi il nome dell'esperto): Gentilezza (Piero Rerrucci), Ribellione (Enrico Camanni), Desiderio (Massimo Valerii), Limite (Michele Nardelli), Nazione (Marta Villa), Pace (Tonio Dall’Olio), Corpo (Maria Consagra), Crudeltà (Alberto Conci), Educazione (Quinto Borghi), Consumo sostenibile (Francesca Forno).
Venerdì 19 marzo, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, toccherà alla parola "Limite", un tema che mi è caro e che considero oggi più di ieri cruciale tanto sul piano culturale che politico.
Piattaforma Zoom
giovedì, 18 marzo 2021 ore 21:00
Road to mountains - 7° incontro: Mieli dell’Appennino aquilano Presidio Slow Food
Evento di Slow Food Valle dell'Adige Alto Garda
Nel cuore delle vallate alpine, sugli Appennini, sui monti del Sud Italia e delle isole, comunità diverse resistono nelle Terre Alte. Hanno elaborato strategie per affrontare problematiche comuni: l’abbandono, l’inselvatichimento, la perdita di memoria e di valore del cibo, la centralità di città e fondovalle. Custodi del paesaggio, difensori della memoria, hanno trasformato le montagne in luogo delle opportunità.
Il primo ciclo di avvicinamento al Forum permanente delle Terre Alte prevede l’incontro con alcuni protagonisti dell’agricoltura di montagna, produttori di Presìdi Slow Food. L’obiettivo è costituire un confronto tra gli attori delle Terre Alte, una fucina di incontri e confronti, scambi di idee, un detonatore di sinergie.
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Giovedì 18 marzo 21.00
Mieli dell’Appennino aquilano
Presidio Slow Food (Abruzzo)
con Pietro Asci
Piattaforma Zoom
martedì, 16 marzo 2021 ore 18:30
Luigi Ottani
Shooting in Sarajevo
a cura di Roberta Biagiarelli
Bottega Errante Edizioni, 2020
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Martedì 16 marzo 2021, alle ore 18.30, sulla Pagina Facebook di Bottega Errante Edizioni
Presentazione del libro “Shooting in Sarajevo” (Bottega Errante Edizioni, 2020) di Luigi Ottani e curato da Roberta Biagiarelli. A confronto con gli autori ci saranno Carlo Saletti e Michele Nardelli.
Si tratta del primo di quattro incontri di presentazione nei quali altrettanti autori dei testi (Carlo Saletti, Gigi Riva, Mario Boccia e Azra Nuhefendic) sono in dialogo di volta in volta con ricercatori, attivisti, giornalisti e scrittori che hanno dedicato alle vicende balcaniche una parte importante del loro impegno.
Un libro di scatti fotografici e di parole che, a venticinque anni dalla fine dell'assedio di Sarajevo, ci riporta in quella tragedia durata 1425 giorni, interrogandoci sulla figura del cecchino e della banalità del male.
Pagina facebok di Bottega Errante Edizioni
sabato, 13 marzo 2021 ore 09:30
Ai membri del Consiglio Nazionale
Ai Consiglieri Internazionali di Slow Food Italia Aps
Al Presidente del Collegio Sindacale
Al Presidente del Collegio dei Garanti
Ai Sig.ri invitati a partecipare
Carissimi,
con la presente si trasmette la convocazione del Consiglio Nazionale, fissata in seconda convocazione per il giorno sabato 13 marzo 2021 in collegamento online tramite la piattaforma Zoom dalle ore 9:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 17:00.
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venerdì, 12 marzo 2021 ore 18:00
Per chi non avesse avuto la possibilità di connettersi in diretta, ecco qui il link della registrazione: zoom_0.mp4
Sono trascorsi più di due anni da quella notte di fine ottobre 2018 quando il vento ha cambiato il volto di 42.500 ettari di bosco e foreste dolomitiche. L'evento di maggior impatto sugli ecosistemi forestali mai avvenuto in Italia.
Nel frattempo è accaduto di tutto, non solo il susseguirsi di eventi estremi che hanno scosso gli ecosistemi in ogni parte del pianeta ma soprattutto una pandemia che ha devastato la vita di miliardi di persone e rispetto alla quale Vaia appare oggi come un fatto poco più che irrilevante.
Eppure, come abbiamo scritto ne "Il monito della ninfea", Vaia è stato un messaggero. In questo libro, uscito quando la pandemia ancora non era scoppiata, ovviamente non c'è alcun riferimento al Covid-19 ma è come ne parlassimo dalla prima all'ultima pagina. Perché la pandemia non nasce dal nulla, è una sindemia, ovvero il condensarsi di crisi - in primo luogo ambientale, alimentare e sanitaria - per nulla estranee alle crisi climatica, demografica, economica, sociale, migratoria ed altro ancora che attraversano un pianeta malato di un delirio che lo ha reso insostenibile.
Di Vaia e di questo intreccio di crisi parla "Il monito della ninfea", che lo rende più ad un anno dalla sua uscita più che mai attuale. Tanto è vero che ogni momento di presentazione diviene l'occasione per riflettere sul modello di sviluppo che ci ha portati sin qui e sul dove pensiamo di andare. Anche perché nel frattempo, le crisi che hanno generato Vaia come il Covid-19 e le sue varianti non si sono risolte né sopite.
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