«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
giovedì, 22 novembre 2012 ore 20:30
Presentazione del libro di Danilo Kiš e Alexandar Tišma (Editore ADV Advertising Company, 2012)
Intervengono
- Fabrizio Rasera, presidente dell'Accademia Roveretana degli Agiati
- Dževad Karahasan, scrittore, Sarajevo
- Goran Levi, presidente della comunità ebraica di Novi Sad
- Piero Del Giudice, giornalista
- Luisa Chiodi, direttrice di OBC
- Michele Nardelli, presidente del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani
Modera
Enrico Franco, direttore del Corriere del Trentino
Il libro si regge sulla narrazione di due testimoni d’eccezione. Sarebbero diventati i maggiori scrittori dei Balcani, comprimari dei grandi del Novecento europeo, Danilo Kiš e Alexandar Tišma. Nel gennaio 1942 hanno 6 anni il primo e 17 il secondo: «Ero a Novi Sad durante la “razzia”. Tenevo, insieme a mio padre e mia madre, le mani in alto davanti ad una pattuglia di soldati ungheresi che ci urlavano in faccia di armi nascoste nella casa. Era il tempo della guerra, tempo dell’assurdo, dell’odio, della manipolazione» dice Tišma in una intervista della fine anni Novanta.
Rovereto, Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Piazza Rosmini 5
mercoledì, 21 novembre 2012 ore 18:00
Nell'ambito della manifestazione "Bekim Fehmiu, dalla Jugoslavia a Hollywood, il viaggio dell'Ulisse venuto dai Balcani mercoledì 21 novembre si tiene l'incontro
Il volto di Ulisse, metafora del limite.
"Serata dedicata a Bekim Fehmiu"
Con Vinicio Capossela, Giuseppe Colangelo e Michele Nardelli
Firenze, Vicolo di Santa Maria Maggiore 1, Casa della creatività
lunedì, 19 novembre 2012 ore 17:00
Presentazione del numero 11/2012 della rivista Multiverso dedicata al tema "La misura" a cura di Luigi Gaudino e Mauro Pascolini
La misura è uno dei fondamenti su cui si basa la scienza; molte delle attività dell'uomo, se non tutte, sono riconducibili a qualcosa di misurabile. Essa implica il desiderio di ordine, di regola, di controllo; è la negazione del caos, l'opposto dell'eccesso. La misura è però necessariamente confronto e paragone; aspira all'oggettività ma presuppone delle scelte e si fonda su interpretazioni che segnano profondamente il nostro vivere, ancor più nei momenti di crisi dell'economia, della politica, dei modelli di sviluppo. Di fronte alla complessità del presente e alle difficoltà di orientarsi fra i numeri del mercato, della tecnologia e delle dinamiche sociali, è indispensabile trovare una nuova alleanza fra scienza e democrazia, dare un nuovo senso alla ‘misura' e tramite un'etica della responsabilità un nuovo peso a parole come equità, sobrietà, rigore, partecipazione.
Aula Kessler, Facoltà di Sociologia, Via Verdi - Trento
lunedì, 19 novembre 2012 ore 16:30
Trento, Vicolo San Marco 1
lunedì, 19 novembre 2012 ore 20:30
Trento; Palazzo Regione, Sala Rosa
sabato, 17 novembre 2012 ore 18:30
Inaugurazione della 21 Rassegna Internazionale di Satira e Umorismo: La lentezza. Promossa dallo Studio d'arte Andromeda di Trento
Sabato 17 novembre 2012
Ore 16.30 premiazione presso la Sala Rosa della Regione
Ore 18.30 Inaugurazione presso la Sala di Rappresentanza
Mostra aperta dal 17 al 30 novembre 2012. Orario lun/sab 10.30/19.30. Domenica chiuso.
Trento, Palazzo della Regione, Piazza Dante
giovedì, 15 novembre 2012 ore 18:00
Enrico Franco presenta l'ultimo romanzo di Vittorio Borelli (Silvy edizioni).
Bucarest,1999. Stefana viene caricata su un'auto e rinchiusa in un ripostiglio. Nessuno ha visto, nessuno ha sentito, nessuno è intervenuto, "in omaggio a un cinismo metropolitano nato e cresciuto a Ovest e subito assimilato anche a Est, probabilmente". Stefana ha dodici anni ed è orfana di un giornalista di guerra americano e di una sociologa rumena impegnata nell'industria del volontariato internazionale.
Inizia così, con un colpo di scena, il romanzo-thriller di Vittorio Borelli, giornalista e scrittore con una ricca esperienza professionale che lo ha visto - tra l'altro - condirettore del Mondo e fondatore e direttore della rivista di geopolitica east. Proprio in questo ultimo lavoro si riverbera tutta la sua sensibilità di giornalista impegnato che ha visto e vissuto in prima persona i grandi cambiamenti a cavallo tra il Ventesimo e il Ventunesimo secolo. Borelli, con il linguaggio crudo, ironico e a tratti spigoloso che gli appartiene, mescola con abilità generi letterari, situazioni ed emozioni. Tra flash back, rimandi e salti temporali, si dipana la trama di questo romanzo dove non esistono certezze, dove "tutto è possibile". È il mondo post ideologico, post comunista, dell'Europa centro-orientale alla fine del secondo millennio, un mondo emotivo, smarrito in se stesso e insieme assetato di nuovi valori; un mondo contraddittorio, inquieto, dove convivono lecito e illecito, paure esistenziali e aneliti di sicurezza...
Trento, Ferrari Incontri (Cantine Ferrari)