«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
"Terra Madre in Trentino" si svolge dal 26 al 30 ottobre 2010. Sono 44 le comunità del cibo provenineti da 22 Paesi del mondo
Sabato 30 novembre 2010, ore 9.00 - Centro Trentino Esposizioni - Incontro conclusivo di Terra Madre Trentino
La Rete di Terra Madre in Trentino, che nasce con l'evento Terra Madre Trentino, si propone di coinvolgere tutti i territori e le diverse realtà della Provincia di Trento. Le delegazioni sono state infatti invitate su segnalazione di associazioni trentine operanti nell'ambito della solidarietà internazionale, le 7 comunità invitate sono infatti frutto del lavoro di 7 realtà associative locali (Trentini nel Mondo, Mandacarù, Progetto Prijedor, La Ventessa, Tavolo Trentino con Kraljevo, Tavolo Trentino per il Kossovo e Associazione Shishu) e attraverso l'indicazione a Slow Food Italia di 18 comunità del cibo (già parte della Rete Internazionale di Terra Madre), fra le quali verranno invitati 36 delegati. (segue)
(11 novembre 2010) Mentre in Consiglio Provinciale discutiamo di Europa, mi arriva la segnalazione dall'amico Stefano di un articolo di Luciano Gallino apparso oggi su La Repubblica. Un commento che esprime un punto di vista interessante, ma tutto interno ad una visione keynesiana e mi permetto di dire un po' fuori dal tempo, che si basa su un modello di sviluppo dove le risorse erano considerate illimitate perché una parte dell'umanità nemmeno veniva presa in considerazione. Davvero pensiamo che sia ancora possibile rilanciare lo schema "più consumi, più occupazione, più welfare"? E poi, perché quando parliamo di identità europea, ci riferiamo solo ad una sua parte? Parliamone...
di Luciano Gallino
La rivolta degli studenti inglesi e le manifestazioni di massa contro i tagli delle pensioni in Francia o quella promossa dalla Fiom a Roma in difesa del lavoro possono essere lette come un primo tentativo di difendere dall'Europa il modello sociale europeo. (...)
Un anno fa il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento ha approvato la Legge Provinciale n.5/2012 "Modificazioni del testo unico provinciale sulla tutela dell'ambiente dagli inquinamenti: protezione dai pericoli derivanti dall'amianto" primo firmatario il consigliere Michele Nardelli. Martedì prossimo arriva in Terza Commissione legislativa provinciale il regolamento per accedere ai contributi per la bonifica. E, a seguire, il nuovo piano.
L'approvazione della legge sulla bonifica dell'amianto rappresenta uno degli atti più importanti di questa legislatura. Si tratta del primo atto legislativo in questa materia dopo la storica sentenza del Tribunale di Torino...
Il testo approvato dal Consiglio Provinciale e la relazione al DDL Nardelli
Il Salone del Gusto è alla sua ottava edizione, consacra in maniera compiuta la propria vocazione internazionale e si afferma come un momento centrale nel calendario di chiunque al mondo abbia a cuore il cibo. Insieme a Terra Madre, con la quale costituisce ormai due parti inscindibili e interconnesse che dialogano fittamente tra di loro, il Salone del Gusto è forse l'unico luogo al mondo dove contadini e artigiani, il mondo della cultura accademica e i cuochi, grandi cultori dell'enogastronomia e "semplici" neofiti si possono incontrare, dando vita a scambi e amicizie.
La Serbia non è solo Genova. La Serbia non è le manifestazioni violente contro il Gay pride. Ma c'è un lato oscuro, che si trascina dai terribili anni '90. Ed è per questo che i suoi cittadini e le sue istituzioni non vanno lasciate sole. Riportiamo il commento del capordattore di OBC.
di Luka Zanoni www.balcanicaucaso.org
"Gli hooligan hanno svergognato la Serbia", titola oggi Politika il principale quotidiano serbo, a seguito degli incidenti di Genova allo stadio Marassi. (...)
di Roberto Pinter
Il 44,5 degli elettori hanno eletto le assemblee delle Comunità di valle. Sono pochi rispetto all'elettorato totale, anche se il 70% di quello che ha votato alle comunali. Data la scarsa informazione e le diffidenze diffuse non c'era da aspettarsi molto di più. Direi la soglia minima per farle partire, ma un risultato che ci obbliga a recuperare la conoscenza e la fiducia che non è stata espressa.