"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Ambiente e biodiversità

«Inverno liquido» al Rifugio Les Mantagnards
Il Rifugio Les mantagnards

Nell'ambito della manifestazione 

"STORIE DI MONTAGNA: tra saggi, narrativa e documentari … dal passato al futuro, passando per il presente"

che si svolge nel corso dell'estate al Rifugio Les Montagnards di Balme (TO)

Venerdì 4 agosto 2023, alle ore 17.00,

presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

"INVERNO LIQUIDO. Il cambiamento climatico, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"

(DeriveApprodi, 2023)

Dialogo con Maurizio Dematteis

 

Sostenibilità, cambiamento climatico, impatto ambientale, resilienza: temi cruciali per la montagna. Oltre alle parole un’esposizione di dati certi per iniziare a prendere coscienza della realtà e pensare a opportunità e possibilità per un cambiamento nel futuro imminente a partire dalle buone pratiche del singolo cittadino fino a strategie di sviluppo diverse dal passato.

Il premio speciale Dolomiti Unesco - Leggimontagna 2023 a «Inverno liquido»
Premio speciale Dolomiti Unesco - Leggimontagna 2023

(15 ottobre 2023) Nell'ambito della ventunesima edizione di Leggimontagna, il Premio speciale Dolomiti Patrimonio mondiale Unesco 2023 – assegnato al saggio che maggiormente interpreta i valori del patrimonio mondiale dell'umanità – è andato a "Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa" di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli (DeriveApprodi 2023).

 

Nella Sala convegni della Comunità di montagna della Carnia a Tolmezzo (Udine), la Giuria della sezione saggistica Leggimontagna e la Fondazione “Dolomiti Unesco” hanno espresso questo riconoscimento con le seguenti motivazioni:

«Maurizio Dematteis e Michele Nardelli affrontano, con un’indagine serrata tra Alpi e Appennini, l’ormai insostenibile situazione dell’industria del turismo legato alla neve e allo sci alpino che si trova a dover affrontare una crisi originata dal gigantismo delle strutture abitative e degli impianti di risalita, messo ancor più in rilievo dal fatto che il cambiamento climatico sta modificando in maniera drastica la situazione che oggi vede un deciso calo delle precipitazioni nevose e, contemporaneamente, un evidente scioglimento dei ghiacciai. Questo libro affronta vari problemi: dall’incombente crisi economica di un settore, al contraccolpo sociale e demografico che investirà zone già molto fragili per gli evidenti disequilibri, all’ingombrante presenza di strutture ormai inutili e obsolete, al recupero di spazi strappati alla natura. Con il costante richiamo che l’uomo non può pensare esclusivamente all’economia.»

Un bel riconoscimento che con Maurizio vogliamo estendere a tutte le persone che hanno reso possibile questo lavoro. Rappresenta inoltre un significativo incoraggiamento verso il lavoro del Collettivo di scrittura nato proprio attorno alla realizzazione di “Inverno liquido”, Collettivo che si propone di dar vita ad una collana editoriale il cui terreno di analisi e ricerca è rappresentato dall'impatto delle crisi, nella loro dimensione molteplice e interconnessa, sugli ecosistemi, un diverso modo di raccontare il pianeta. (m.n.)

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Una politica per la montagna. Dopo Vaia, un percorso inedito di coesione sociale
Lavarone, il drago Vaia. Foto di Domenico Sartori

(15 gennaio 2022) E' stato presentato stamane presso il Muse di Trento il documento "Un Green Deal per le foreste dolomitiche". Il documento, sottoscritto da 28 realtà della società civile trentina che insieme hanno dato vita ad un Tavolo di lavoro sul "dopo Vaia", rappresenta un fatto importante almeno per due buone ragioni.

La prima perché indica un'ipotesi di lavoro sul tema delle foreste colpite tre anni fa dal ciclone extratropicale Vaia, andando oltre l'approccio emergenziale che sin qui ha caratterizzato la risposta alla sciagura che in una notte dell'ottobre 2018 ha abbattutto 42.500 ettari di bosco. Quando si parla di ecosistemi forestali occorrono infatti visioni capaci di interagire con i tempi biologici della natura.

La seconda perché indica un metodo inedito di incontro che dal luglio scorso ad oggi ha saputo coinvolgere associazioni di diversa natura in genere collocate su fronti diversi, a partire dalla consapevolezza che la crisi climatica (e Vaia ne è una conseguenza) richiede risposte sistemiche da parte della nostra comunità e dunque una progettualità politica di lungo respiro sulla montagna.

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Cambiamenti climatici e terre alte. Inverno liquido a Venaus
La locandina dell'evento

Nell'ambito della Festa dell'Alta Felicità che avrà luogo Venaus (TO) a fine luglio un interessante confronto sul futuro della montagna di fronte ai cambiamenti climatici

 

Sabato 29 luglio 2023, alle ore 15.30

 

Roberto Mezzalama

esperto di valutazione di impatto ambientale e sociale e di sostenibilità per grandi progetti infrastrutturali; è autore de "Il clima che cambia l’Italia. Viaggio in un Paese sconvolto dall’emergenza climatica".

Maurizio Dematteis

giornalista, ricercatore e scrittore, si occupa di temi sociali e ambientali e di tematiche legate ai territori alpini. Ha pubblicato "Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"

saranno in dialogo con

Marina Clerico, docente al Politecnico di Torino

Paolo Giardina, ingegnere e autore di "Se Fosse domani"

Collettivo contro l’innevamento artificiale in Savoia – CLUZAD

A Venaus, in Valle di Susa, con migliaia di giovani al Festival dell'alta felicità
Un momento della presentazione di

 

di Maurizio Dematteis

Sabato 29 luglio ho presentato “Inverno liquido” al Festival Alta Felicità 2023, l’appuntamento che come ogni anno dal 2016 si rinnova a Venaus, in Valle di Susa. Anche quest’anno dal 29 al 31 luglio migliaia di giovani contrari all’Alta velocità che dovrebbe passare sulla testa dei valsusini per collegare Torino a Lione si sono ritrovati con il sorriso ad animare dibattiti, ascoltare concerti e a fare festa tutti insieme.

Tantissimi i partecipanti, per la stragrande maggioranza tra i 16 e 30 anni, accolti dagli anziani volontari della valle impegnati agli stand per cibo, bevande e altri servizi agli ospiti. Una distesa di migliaia di tende sono state montate sui terreni dati in uso gratuito dai proprietari e messi a disposizione dal Comune, mentre sul palco allestito per i dibattiti si dibatteva su tematiche ecologiche e sul cambiamento climatico in atto in tutto il mondo, il fenomeno che sta modificando la vita di tutti e tutte.

 

«Inverno liquido» diventa una performance teatrale
Casaforte di Chianocco

Lo Spettacolo della Montagna – 2023


La compagnia teatrale “Onda Teatro” in collaborazione con Maurizio Dematteis

presentano


Inverno Liquido

La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa


Una performance teatrale a partire dal libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

Interventi teatrali a cura di Silvia Elena Montagnini e Bobo Nigrone


Chianocco, Casaforte* (Torino)

Venerdì 7 luglio 2023, ore 21.30


§§§

 

L’emergenza sanitaria legata al Covid 19 ha messo in luce l’estrema debolezza del modello economico legato al turismo dello sci da discesa sulle montagne. In un’epoca nella quale il Climate Change ne accorcia le stagioni e ne aumenta i costi di gestione, in cui la crisi economica lo rende uno sport elitario e il cambiamento culturale vede prospettarsi una diversa domanda di svago anche nei centri vocati alla monocultura del turismo invernale, quali prospettive di riconversione possono essere messe in campo? Un racconto di cosa ne è oggi della passata stagione dello sci di massa nelle piccole e medie realtà di Alpi e Appennini.

I Domini Collettivi e il Monte Bondone
La locandina dell'evento

Comunità che conservano senza dissipare il patrimonio per le generazioni future.

 

Martedì 4 luglio 2023, ore 20.30

Trento, Sala Conferenze della Fondazione Caritro, via Calepina 1

 

L'incontro vuole favorire per la cittadinanza la conoscenza della storia e della naturalità del Monte Bondone e delle comunità che hanno conservato e conservano tuttora un ambiente vivo e vitale. Gli spazi di Dominio collettivo del Bondone sono territori di vita, salvaguardati dalle persone che vi poggiano i piedi e che ogni giorni curano il patrimonio materiale e immateriale delle Terre Alte. Sono sorretti da una antropologia anti-individualista e da un altro modo di possedere che conserva senza dissipare. In un momento storico contrassegnato da una generale crisi climatica e dalla fragilità sempre più evidente degli ecosistemi alpini è necessario dialogare con i territori per implementare le azioni sostenibili e i comportamenti collettivi virtuosi. Verranno così raccontare tutte le iniziative fatte dal dopoguerra ad oggi per tutelare questo spazio vitale della città di Trento e gli strumenti legislativi che permettono di proteggerlo.

Sostenibilità nelle Terre alte: un'antropologia dei Domini Collettivi: Il caso virtuoso del Monte Bondone

Marta Villa, Dipartimento Sociologia e Ricerca Sociale, Università di Trento

La Legge 168/2017: territori di vita per le generazioni future

Mauro Iob, Centro studi e documentazione sui Demani civici e le proprietà collettive, Università di Trento

Comunità che conservano per le generazioni future: Sopramopnte, Vigolo baselga e Baselga del Bondone

Ivan Broll (Asuc Sopramonte, Flavio Franceschini (ASUC Vigolo Baselga), Silvano Baldessari (ASUC Baselga del Bondone)

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