"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Ambiente e biodiversità

Un futuro sostenibile per la Panarotta
La locandina dell'evento

Escursione in Panarotta il 27 gennaio per un suo rilancio sostenibile che la renda unica e attrattiva

Ritrovo sabato 27 gennaio ore 10.00 parcheggio impianti Panarotta 2000

 

Sabato 27 gennaio una rete di ventuno associazioni ha organizzato una manifestazione in Panarotta per contrastare la costruzione di un bacino artificiale e per promuovere un turismo alternativo.

Anche quest’anno il comprensorio della Panarotta resterà chiuso ma nonostante questo la montagna resta viva. La presenza di tanti escursionisti e famiglie che ogni settimana raggiungono la Panarotta, nonostante gli impianti chiusi, sono la dimostrazione che un turismo alternativo è possibile. Anziché essere uno dei tanti comprensori sciistici del Trentino potrebbe diventare una località unica nel suo genere vocata ad attività outdoor in montagna e culturali.

Tuttavia, nonostante l’assessore al turismo della Provincia Autonoma di Trento, Roberto Failoni, il 27 giugno scorso abbia definito il comprensorio come una “stazione a fallimento di mercato”, la Provincia intende investire oltre 6 milioni di euro di fondi pubblici per la costruzione di un nuovo bacino artificiale da 20mila mc, nuovo impianto di innevamento e lavori di livellamento delle piste. Questi investimenti pubblici, oltre a non garantire alcuna sostenibilità economica del comprensorio, rischiano di devastare ulteriormente la montagna e di esacerbare il conflitto per l’accaparramento dell’acqua. I bacini artificiali non sono dei semplici “laghetti” ma nascondono grandi impatti ambientali.

«Inverno liquido» a Pieve Tesino
Il Passo Rolle senza neve

Venerdì 12 gennaio 2024, alle ore 20.30,

presso la Sala del Centro Polifunzionale di Pieve Tesino

 

ci sarà la presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

 

«Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa»

(DeriveApprodi, 2024)

 

In dialogo con uno degli autori, Michele Nardelli, ci saranno

Sofia Farina, presidentessa di Protect Our Winters Italia, fisica dell’atmosfera e membro della delegazione trentina che è stata alla COP28 a Dubai

Paolo Zanella, consigliere provinciale del Trentino.

 

AltriMo(n)di
Paul Klee

Pensieri ed esperienze per futuri desiderabili

Talk a più voci per parlare di come una transizione ecologica sia necessaria per un mondo nuovo e come il pensiero complesso sia alla base di questo cambiamento.

 

Mercoledì 20 dicembre 2023, ore 17.30 – 19.00

Trento, Muse – Area Agorà


Riflessione introduttiva

“La transizione necessaria per stare con il Mondo”

Mauro Ceruti, filosofo, teorico del pensiero complesso


Intervengono

Roberto Barbiero, fisico, climatologo e divulgatore scientifico

Maurizio Dematteis, giornalista, scrittore, direttore di “Dislivelli” e co-autore di “Inverno liquido”

Sofia Farina, presidentessa di Protect Our Winters Italia, fisica dell’atmosfera e membro della delegazione trentina che è stata alla COP28

Michele Lanzinger, direttore Muse

Michele Nardelli, saggista e scrittore, co-autore di “Inverno liquido”

Cambia il clima: dove andranno a sciare in futuro i bolzanini?
Il libro e il Premio

Cedocs Educazione permanente - Eurac Research

in occasione della Giornata Internazionale della Montagna (Ripristino degli ecosistemi montani)

invitano all'incontro

 

Cambia il clima: dove andranno a sciare in futuro i bolzanini?

Quali nuove opportunità da un potenziale ripristino degli ecosistemi montani?

 

Presentazione degli argomenti trattati nel libro "Inverno Liquido" (DeriveApprodi, 2023), Premio speciale Fondazione Dolomiti Unesco - Leggimontagna 2023

 

Confronto tra l'autore Michele Nardelli e Andrea Omizzolo, coordinatore del progetto "BeyondSnow" (Oltre la Neve)

 

Interverranno rappresentanti delle realtà locali del mondo ambientalista e sportivo invernale

 

Lunedì 11 dicembre 2023, ore 18.00

Bolzano/Bozen, Eurac Research - Viale Druso 1

Trattori, tratturi e carrelli della spesa
agricoltura

di Lorenzo Berlendis

Un modello agricolo ormai al capolinea si specchia nelle logiche distorte della grande distribuzione. Perché il cibo è trattato come una merce, anello di una catena diseguale. È necessario tornare con i piedi nella terra, pensando alla nostra salute.

(16 Febbraio 2024) La crisi generata dai prezzi in agricoltura è una costante di questo modello agroindustriale. Almeno da qualche decennio. Periodicamente e ciclicamente si mostra vicino al punto di non ritorno. Vuoi per i ritardi nell’erogazione dei contributi e rimborsi europei, le misure della Politica agricola comune (Pac), vuoi soprattutto per il crollo dei già infimi prezzi dei prodotti all’origine. Tutti ricordiamo le vicende del latte, dalla questione surrettizia delle quote fino agli ettolitri buttati per strada; lo stesso vale per grano o frutta. E poi aumenti smisurati dei costi di produzione, le impennate del carburante di pochi mesi fa che hanno assestato un duro colpo, soprattutto a chi aveva un parco macchine importante o, comunque, necessità di cospicui input energetici esterni.

Quando la crisi è acuta, quando la situazione diventa insostenibile, i trattori si riversano nelle strade, capaci, viste le loro dimensioni, di creare disagio e sensazione anche in numero non elevatissimo: bastano una decina, anche meno, di quei mostri da 300 cavalli e 200mila euro per creare scompiglio e fare notizia. Una prima questione da risolvere, a proposito di costi e prezzi, è la seguente: si parla di cibo o merce? Tutto, o quasi, il cibo si compra e si vende, certo. Un conto però è il cibo prodotto da agricoltori custodi di semi, razze, e saperi artigianali, dediti alla cura e al rinnovamento di suolo e terra che offrono direttamente, o attraverso sistemi cooperativi e associati, bontà e nutrimento oltre che salute. Un conto è il cibo derivato da monocolture intensive che finisce nel tritatutto dei meccanismi finanziari della Borsa, ostaggio di logiche monetarie gestite da attori sovranazionali e di scambi ineguali, prodotto con pratiche che adottano scorciatoie, pesticidi e diserbanti, piuttosto che interventi pesanti di fitofarmaci, fertilizzanti, mangimi. Di solito necessitano di investimenti ingenti per dotarsi di macchinari costosi ed energivori, spesso acquisiti con contratti o mutui che tolgono il sonno agli stessi agricoltori che poi, nelle cronache dell’oggi, tendono a confondere con sorprendente strabismo i loro nemici. Essi sono, nella realtà, ugualmente vittime, magari conniventi, forse inconsapevoli, talvolta accidentali di un modello al collasso. Il fatto che essi producano cibo per noi, nutrimento per animali che diventeranno cibo umano o biomassa per digestori non è la stessa cosa.

 

«Inverno liquido» a Rezzago (CO)
Un'immagine della zona con lo sfondo del lago di Como

La Biblioteca Comunale di Rezzago e il Fondo Librario del Territorio

promuovono 

giovedì 30 novembre 2023, alle ore 21.00, a Rezzago presso la Sala consiliare del Comune (in via Santa Valeria 43),

 

la presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

 

"Inverno liquido.

La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"

(DeriveApprodi, 2023)

Premio speciale Fondazione Dolomiti Unesco della sezione saggistica della giuria di Leggimontagna 2023

 

All'incontro partecipa uno degli autori del libro, Michele Nardelli, in dialogo con Luigi Torriani (Libreria Torriani di Canzo)

«Inverno liquido» a Paderno Dugnano (MI)
La locandina dell'evento

Per iniziativa della sezione del CAI di Paderno Dugnano

mercoledì 29 novembre 2023, alle ore 20.45

presso la Biblioteca Tilane in Piazza della Divina Commedia a Paderno Dugnano

si svolge la presentazione del libro di Maurizio Demtteis e Michele Nardelli

 

INVERNO LIQUIDO

La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa

(Derive Approdi, 2023)

Premio speciale Fondazione Dolomiti Unesco della Giuria di Leggimontagna

 

Alla presentazione partecipa l'autore Maurizio Dematteis

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