"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Per iniziativa di Legambiente - Sicilia, Progetto Preziose x Natura, CAI - Sicilia, Tulime - Ambiente
Presentazione del volume di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
INVERNO LIQUIDO
La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa
(DeriveApprodi, 2023)
§§§
Sabato 27 maggio 2023, ore 17.30
presso lo Spazio Mediterraneo - Legambiente Sicilia
Cantieri Culturali alla Zisa - via Paolo Gili 4
Dialogano con l'autore Michele Nardelli
Giulia Casamento - Legambiente Sicilia
Francesco Picciotto - Tulime Onlus
Mario Vaccarella - Delegato Attività ambientali CAI sede centrale
Olimpiadi Milano Cortina 2026
Un nuovo grande evento pronto a sconvolgere ed antropizzare ulteriormente i fragili equilibri montani
Una riflessione collettiva a partire dalla presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
INVERNO LIQUIDO
La crisi climatica, le terre alte e la fine dello sci di massa
Sabato 27 maggio 2023, alle ore 20.00, presso il Centro sociale Baraonda di Segrate (MI)
con la partecipazione di Maurizio Dematteis
Un tè al museo di Zoologia
Pomeriggi di racconti e divulgazione scientifica al Museo di Zoologia e Casa delle Farfalle
Venerdì 26 maggio 2023, alle ore 17.00, presso il Museo di Zoologia - Università degli Studi di catania, in via Androne 81
si svolge la presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
"Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"
(DeriveApprodi, 2023)
In dialogo con gli autori ci saranno
Rosolino Cirrincione, Ordinartio di Petrografia - Università di Catania
Sergio Mangiameli, giornalista e scrittore
Coordina l'incontro
Giorgio Sabella, responsabile scientifico del Muzoo
L'incontro inaugurale del Collettivo di scrittura nato attorno a “Inverno liquido”
(Marettimo, 5 – 8 ottobre 2023)
di Michele Nardelli
Le Dolomiti, nel mare
Marettimo è di una bellezza che ti avvolge ma soprattutto è un'isola vera, che non ti liscia il pelo. Una montagna di settecento metri di altitudine che esce dal mare, pareti dolomitiche che vi si rispecchiano e che si modellano con le maree disegnando una morfologia unica e spettacolare.
Non aspettatevi negozi o fronzoli per i turisti, qui non si viene per lo struscio o per ostentare vanità. Un'infinità di barche invece, eredità di quando questo luogo era abitato quasi esclusivamente da famiglie di pescatori. Ce ne sono ancora di pescatori, ma quei pochi che sono rimasti integrano questa attività con l'accompagnamento in barca di chi vuol visitare Marettimo nei suoi meandri altrimenti raggiungibili solo a piedi. Qui, del resto, di strade ce n'è una sola, che collega il borgo al cimitero. Il resto sono sentieri per chi ama camminare.
La più piccola e lontana isola delle Egadi nel corso degli ultimi cinquant'anni ha perso buona parte delle persone che l'abitavano. Sono rimasti in meno di duecento. Difficile viverci per l'intero arco dell'anno: una scuola elementare con un'unica pluriclasse di nemmeno dieci bambini, la scuola media chiusa da tempo. La stessa cosa si può dire per i servizi sanitari e così, quando qualcuno sta proprio male, non resta che chiamare l'elisoccorso.
Una nuova presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
"INVERNO LIQUIDO.
La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"
(DeriveApprodi, 2023)
è prevista a Bologna, oggi venerdì 19 maggio 2023, con inizio alle ore 19.15 presso al sede di Trekking Italia, in via dell'Inferno 20/b.
A promuovere l'incontro è il gruppo dell'Emilia Romagna dell'Associazione Trekking Italia, in collaborazione con il Comitato Un altro Appennino è possibile.
Partecipano fra gli altri
Michele Nardelli, ricercatore politico e scrittore, co-autore di "Inverno liquido"
Vanda Bonardo, responabile Alpi di Legambiente e autrice della postfazione di "Inverno liquido".
Nell'ambito delle manifestazioni del Trento Filmfestival, sabato 6 maggio 2023, alle ore 19.00, alla Baita Festival di piazza Cesare Battisti a Trento, una conversazione dal titolo
"REINVENTARE L'INVERNO. SCIARE IL FUTURO"
alla quale partecipano
Renato Colucci, ricercatore
Michele Nardelli, scrittore
Luca Albrisi, documentarista
Mustafa Ceylan, imprenditore dello sci e snowboarder
Lo sci rappresenta il core business del turismo invernale, per alcuni territori il principale motore dell'economia, ma il surriscaldamento climatico e i sempre crescenti problemi legati alla mancanza di precipitazioni costringono tutti a un cambio di rotta.
di Roberto Devigili
Un ponte sospeso fra i più lunghi d'Italia e una ferrata nella Val del Rì: anche a Mezzolombardo si spendono risorse pubbliche per quella che il municipio definisce "un’attrattiva turistico-naturalistica alle porte della borgata di valenza provinciale". Ancora una volta, come per lo skiwalk e il ponte tibetano in costruzione nella confinante Mezzocorona è la comunità di valle a fungere da bancomat attingendo al fondo strategico. Costo dell’intervento di Mezzolombardo circa settecentomila euro, quasi un terzo dei duemilioni di euro previsti per le analoghe opere attivate dai cugini – concorrenti di Mezzocorona. Incuriosisce l’enorme disparità nel “prezzo” dei due interventi ma ci saranno sicuramente le relative giustificazioni tecniche…
Il ponte tibetano lungo 130 metri (quello di Mezzocorona ne misura “solo” 120) unirà la località "Toresèla" di Mezzolombardo con la parte superiore del Colle San Pietro. Per il comune sarà … un vero e proprio percorso "sospeso in aria" che si collocherà fra i più lunghi d'Italia, in un contesto paesaggistico e naturalistico unico e spettacolare….
Come noto anche a Mezzocorona si sta “incatenando” un pezzo di montagna. Infatti, a partire dal settembre scorso molti degli abitanti avevano rivolto lo sguardo all’insù, verso il margine superiore della parete rocciosa che incombe sulla borgata, incuriositi dalla piccola colonna di fumo (in realtà di polvere) che si elevava dallo strapiombo e dal continuo, lontano, rumore meccanico. Un grosso trapano scavava nella roccia a oltre ottocento metri di quota!