"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

Ambiente e biodiversità

«Inverno liquido» all'8a edizione di Boschi di Carta
La copertina di Inverno liquido

Al Palco Lassù, presso il Bosco Fontana del Sasso, Tai di Cadore nel Comune di Pieve di Cadore (BL),

venerdì 12 luglio, ore 18.30,

nell'ambito dell'incontro "Boschi di carta"

presentazione del libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli

"Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa"

(Derive Approdi)

con la partecipazione di uno degli autori

Michele Nardelli

saggista e scrittore, impegnato sui temi ecosistemici

 

§§§

 

Inaugurazione del Palco Lassù a Tai di Cadore e Presentazione del Libro "Inverno Liquido"

Tai di Cadore, 12 luglio 2024, ore 18.30 – il 12 luglio, a Tai di Cadore, si terrà il primo evento sul Palco Lassù, nel Bosco Fontana del Sasso, nell'ambito di Boschi di Carta. Il palco, nato come simbolo di rinascita dopo la devastante tempesta Vaia di ormai sei anni fa, è un esempio di come le comunità montane possano rispondere ai cambiamenti climatici con creatività e resilienza, rinasce oggi mobile e realizzato con legno da bostrico. A partire dalle 18.30, nell'ambito dell'incontro "Boschi di carta" a cura del Comune di Pieve, su terreno della Regola di Tai, presso il Palco si terrà la presentazione del libro "Inverno Liquido" di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli.

Un grande albergo alle ex caserme delle Viote? Siamo alle solite...
Le ex caserme delle Viote

Si è riaperta nei giorni scorsi la discussione sul futuro delle ex caserme austroungariche delle Viote, sul gruppo montuoso del Bondone in Trentino, per l'annunciata intenzione da parte della Provincia Autonoma di Trento di alienare questo importante patrimonio pubblico destinandolo ad un utilizzo alberghiero.

Qualcuno potrebbe affermare che considerato l'attuale stato di abbandono del nucleo principale delle vecchie caserme adibito a suo tempo a Centro di Ecologia Alpina e di degrado per la parte delle caserme che nel corso degli anni non ha conosciuto che minimi interventi conservativi, si potrebbe giustificare l'alienazione di questo patrimonio. Ma non ci si rende conto che in questo modo si darebbe il là ad un nuovo capitolo di una vecchia storia che per più di mezzo secolo ha visto questo straordinario ecosistema oggetto di mire speculative, dall'insana idea di fare delle Viote il Sestriere trentino (la città in quota) degli anni '50, alla cementificazione dei decenni successivi lungo il versante orientale rivolto verso la città, dal progetto di rilancio degli anni '80 e '90 ancora incentrato sull'effetto piazza e sull'industria dello sci, al Patto territoriale che con le nuove volumetrie ancora rilanciava il modello fallimentare degli anni precedenti. Fino ad arrivare alla più recente proposta di un nuovo grande impianto funiviario capace di collegare la città alla località Vason, come se questa e non un'idea radicalmente diversa fosse la soluzione per uscire da un fallimento pluridecennale.

Da Vaia al Bostrico
Il nuovo drago Vaia, ricostruito con i resti del rogo del precedente

Dal ciclone extratropicale Vaia all’attacco del Bostrico: come trasformare una sciagura in un’occasione per una gestione sostenibile del bosco?

Facciamo filiera: le nostre foreste per la montagna di oggi e di domani.

 

Lunedì 24 giugno 2024, alle oe 20.30 

a Pomaretto (TO) , presso il Padiglione Impianti Sportivi

 

Incontro con lo scrittore e attivista trentino Michele Nardelli, autore con Diego Cason de "Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite"

in dialogo con Marco Bussone, presidente dell’UNCEM.

Modera Maurizio Dematteis

 

La notte del 29 ottobre 2018 sulle Dolomiti è l’apocalisse. La forza dei venti arriva fino ai 190 chilometri orari tra Trentino-Alto Adige, Veneto, Lombardia e Friuli. Le raffiche radono al suolo 42.000 ettari di bosco e milioni di alberi.

Il maggiore dei mali
da Greenpeace

La grande sete della Sicilia e la nostra normalità

di Francesco Picciotto

In questo tempo assurdo ed inquietante molti di noi cominciano a porsi, come fossero mantra, come fossero auspici, interrogativi inquietanti ed assurdi: “ma una cosa esclude l’altra?”, “ho ancora un ruolo su questo pianeta oppure è meglio ritirarmi in pace da qualche parte?”, “devo proprio trovare l’indirizzo da apporre alla mia personalissima busta?”, e infine “quale è il minore dei mali?”. ...

... Credo che il male maggiore stia nella “normalità” che mi circonda, in una umanità che abita questa isola e che si prepara a vivere in perfetta inconsapevolezza l’ennesima estate vacanziera. Credo che il male maggiore stia in un incredibile meccanismo di rimozione che riguarda la maggior parte delle persone di questo posto e che le porta a dire: “si troverà una soluzione...forse pioverà...ma figurati se non superiamo anche questa crisi...se non troviamo una soluzione anche a questo problema”...

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Inverno liquido all'Onda di piena Festival
Il manifesto dell'evento

Nell'ambito del Festival Onda di piena, domenica 16 giugno 2024 alle ore 16.30 in Piazza San Marco di Valstagna (VI) ci sarà l'incontro con Michele Nardelli per la presentazione del libro “Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa”


L'ONDA DI PIENA FESTIVAL (15 - 16 GIUGNO 2024) 

Nel festival ci possiamo conoscere e riconoscere, possiamo confrontarci, comprenderci, elaborare i tempi complessi che stiamo vivendo tornando ad abitare le piazze, le rive del fiume, quei luoghi fisici che sono dibattito, che sono democrazia e quindi costruzione della società.

Da abitanti di un luogo fragile e percepito come isolato ci siamo chiesti come avremmo potuto fare la nostra parte, come avremmo potuto essere stimolatori di idee, connessioni e partecipazione, e abbiamo ritenuto che organizzare un piccolo festival dedicato al clima e all'ambiente nelle sue molteplici sfaccettature e criticità potesse essere un buon modo per provare a riflettere sul rapporto tra uomo e natura, in tempi in cui la natura sembra urlare e noi proseguire tappandoci le orecchie.

Restare nel proprio luogo di origine e viverlo, camminarlo, connettersi ad esso attraverso i suoi cambiamenti è un movimento silenzioso, come Pro Loco sentiamo la responsabilità di proteggere la nostra casa ma allo stesso tempo rigenerarla, mostrandone la bellezza permanente che la anima.

Due giornate a Trento sull'impronta ecologica
La locandina dell'evento

 

Slow Food del Trentino Alto Adige – Südtirol promuove oggi e domani due giornate dedicate all'Overshoot Day 2024

di Michele Nardelli

Negli ultimi anni l'attenzione attorno all'impronta ecologica del pianeta è cresciuta. Lo strumento per misurare tale impronta si chiama Overshoot Day, il giorno del superamento. Viene analizzato annualmente dal Global Footprint Network, un’organizzazione di ricerca internazionale che si dedica all’analisi del consumo delle risorse naturali e della loro capacità di rigenerazione sulla Terra, che misura l'impronta ecologica del pianeta come degli stati cosiddetti nazionali. Ma l'impronta ecologica può essere misurata in ogni altra forma di suddivisione territoriale o istituzionale fino a quella individuale (vedi allegato).

 

«Inverno liquido». Il calendario aggiornato delle presentazioni. Sono 129 quelle sin qui realizzate.
La presentazione del libro a Felina - Castelnovo ne' monti (RE)

«Non ci si salva da soli. Occorre incrociare gli

sguardi, condividere le conoscenze, tessere le

trame di alleanze ampie e plurali, dando vita

a sempre più strutturate comunità di pensiero

e azione. Per essere interpreti di un cambio di

paradigma non più rimandabile. Per pensare

insieme il mondo a venire. Questo libro va

inteso come un numero zero, il primo passo

di un collettivo di scrittura attorno ai nodi del

passaggio epocale che stiamo attraversando».

 

 

Nel gennaio 2023 è uscito il libro di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli “Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa” (Derive & Approdi, Roma, 300 pagine, 20 euro), lavoro arricchito dalla prefazione di Aldo Bonomi, editorialista del “Sole 24 ore”, e dalla postfazione di Vanda Bonardo, presidente di Cipra Italia e responsabile della Carovana dei ghiacciai di Legambiente.

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