«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
di Michele Nardelli
(27 aprile 2012) L'autonomia è lo strumento più efficace che abbiamo per affrontare la crisi, attenuandone gli effetti sulla popolazione. Proprio di fronte ai tagli prospettati dal governo nazionale, abbiamo deciso di fare la nostra parte assumendoci nuove responsabilità, fino ad arrivare all'autonomia integrale che vuol dire praticamente azzerare le spese dello Stato in Trentino.
Già oggi, con le ampie competenze di autogoverno che abbiamo, la Provincia Autonoma di Trento ha assunto una dimensione fin troppo grande per essere sostenibile. E con nuove competenze l'apparato è destinato a crescere ancora. Ecco perché diviene decisivo trasferire sul territorio alcune delle funzioni importanti oggi in capo alla Provincia.
I Comuni rappresentano l'ossatura essenziale dell'autogoverno provinciale, ma sono troppo piccoli per esercitare funzioni necessariamente sovracomunali come la gestione integrata dei servizi o l'urbanistica. Per questo le Comunità di Valle rappresentano una sfida di grande rilievo per ridisegnare il nostro assetto autonomistico, razionalizzare i costi dell'amministrazione, migliorare il rapporto fra i cittadini e la pubblica amministrazione.
a cura di Andrea Rossini e Nicole Corritore (OBC)
(22 maggio 2012) Venti anni dopo l'assedio, Sarajevo è una città che sta cercando se stessa. Così come l'Europa che, all'inizio degli anni '90, aveva deciso di diventare una Unione. Incontro con Dževad Karahasan, lo scrittore bosniaco autore de "Il centro del mondo" in questi giorni in Italia per presentare "Sarajevo, il libro dell'assedio". Viene presentato a Trento il 24 maggio, ore 20.30, al Castello del Buonconsiglio.
Sarajevo è oggi una città diversa da quella che era prima del 1992. Molti dei suoi abitanti, oltre 10.000, sono stati uccisi durante l'assedio, molti se ne sono andati e altri sono venuti al loro posto dalla periferia. Negli sconvolgimenti di questi anni, Sarajevo ha perso la propria anima?
L'eroe del mio romanzo "Sara e Serafina" mette a confronto la Sarajevo del 1993 con un feto. Parla della Sarajevo collegata al resto del mondo da un tunnel, che correva sotto la pista dell'aeroporto, così come il feto è legato alla madre dal cordone ombelicale. Lui ebbe un presentimento, dicendo che allora a Sarajevo era iniziato qualcosa di importante, che da tutto questo sarebbe nato qualcosa. Io non credo che la Sarajevo di oggi sia il frutto finale di quei tormenti iniziati nel 1992, che sono continuati fino al 1995. Sarajevo è tutt'ora una città confusa, una città che continua ad essere la città che ho conosciuto e amato, ma una città che non è ancora chiara. E' una città che sta cercando se stessa.
(29 aprile 2012) Si sono chiuse in tutte le 528 sezioni elettorali del Trentino le operazioni di voto del referendum abrogativo provinciale sulle Comunità di Valle. Alle ore 22.00, quando sono stati chiusi i seggi, avevano votato 113.138 elettori (57.087 maschi, 56.051 femmine), pari al 27,37 per cento. Ciò significa che il qurum non è stato raggiunto e che, a prescindere dallo spoglio dei voti, il risultato del referendum è inefficace. Dunque che la riforma che ha portato al superamento dei Comprensori e all'istituzione delle Comunità di Valle avrà la possibilità di essere implementata, anche superando le incertezze e le criticità che pure una parte seppur minoritaria di cittadini ha voluto evidenziare con il loro voto favorevole all'abrogazione.
La Comunità nella quale si è registrata la maggior affluenza è stata la Valle dei Laghi (3.334 elettori, 40,28 per cento), quella invece dove minore è stata l'affluenza è risultata essere il Comune General de Fascia con 982 elettori (12,92 per cento). Il Comune dove maggiore è stata l'affluenza è Bresimo (137 elettori, 59,31 per cento), quello con l'affluenza minore Vigo di Fassa / Vich con 71 elettori, vale a dire 8,07 per cento. Sul sito http://www.referendum-2012.provincia.tn.it sono disponibili tutti i dati dell'affluenza. Domani, lunedì 30 aprile, in tempo reale saranno disponibili - sempre sul sito internet - anche i risultati dello scrutinio che inizierà alle ore sette nelle 528 sezioni elettorali. Gli aventi diritto al voto erano in totale 413.315 (200.902 maschi e 212.413 femmine).
Riportiamo la lucida analisi di Nicola Zoller sul referendum di domenica prossima
di Nicola Zoller *
(27 aprile 2012) A leggere le motivazioni con cui la "Commissione per il referendum abrogativo" presso il Consiglio provinciale ha ammesso il referendum proposto dalla Lega contro le Comunità di valle, si resta meravigliati. I tre Commissari - che dovrebbero essere tutti giuristi super partes, ma tra cui figura invece un noto esponente leghista - non possono nascondere che l'eventuale abrogazione della legge sulle Comunità "può in effetti causare degli inconvenienti pratici nel sistema di governo territoriale del Trentino e nell'allocazione delle relative funzioni". E' successo anche per referendum nazionali che la Corte Costituzionale abbia ritenuto - per motivazioni analoghe a quelle appena riportate - di non considerarli ammissibili. A Trento i tre supremi Commissari hanno deciso diversamente.
(3 maggio 2012) Il nuovo direttore pro tempore di Politica Responsabile è Marco Brunazzo, che offre alla nostra discussione una piccola provocazione in tema di Europa.
"Europa a più velocità e cooperazioni rafforzate sono solo due delle varie etichette usate per descrivere i possibili futuri dell'UE", scrive Brunazzo. "Un'Europa costruita attorno a pochi paesi che, per interesse, decidono di diventare più integrati, o un'Europa fatta di governi che, come al ristorante, decidono autonomamente quali piatti mangiare (quali competenze mettere assieme). Insomma, oggi più di prima l'integrazione ulteriore dei paesi europei non deve essere data per scontata. La stessa sopravvivenza dell'UE non può essere data per certa." Troviamoci a discuterne, come sempre, su www.politicaresponsabile.it
http://www.youtube.com/watch?v=grJNlxQsqtE&feature=player_detailpage
«Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jpnes, né i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo.
Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il Forum trentino per la Pace ed i Diritti Umani, all'interno della rassegna annuale "Nel limite. La misura del futuro", organizza la presentazione del Rapporto QUARS 2011 dal titolo: "Nuovi indicatori per la qualità del vivere". L'incontro vedrà la partecipazione di Chiara Ricci e Giulio Marcon, curatori del rapporto. Accanto a loro abbiamo proposto a sette testimoni (quanti gli indicatori fondamentali del rapporto) di proporci un piccolo racconto (di cinque minuti) con il quale descrivere questa nostra terra, il Trentino.
I sette testimoni saranno: Aicha Mesrar (Pari Opportunità), Marco Brunazzo (Partecipazione), Giulia Merlo (Diritti e Cittadinanza), Maddalena Di Tolla (Ambiente), Alberto Betta (Salute), Franco Ianeselli (Economia e Lavoro), Alberto Tomasi (Istruzione e Cultura). A moderare la serata Walter Nicoletti, giornalista.
Il luogo dell'incontro sarà la Sala Conferenze del S.a.s.s., in Piazza Cesare Battisti a Trento, sabato 21 aprile alle ore 17.00.