«Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in stati nazionali sovrani»<br/> Manifesto di Ventotene
di Flavio Ceol
Il governo ha approvato i regolamenti attuativi della legge di riforma nazionale della scuola relativamente al secondo ciclo. Regolamenti, invero, completi solo per la parte liceale, mente per quanto riguarda gli istituti tecnici e, ancor più, quelli professionali lo stesso documento nazionale presenta dei punti ancora da approfondire e definire meglio. Questo atto governativo, comunque, ha un'evidente influenza sulle decisioni che anche la provincia di Trento deve prendere per questo spezzone di istruzione. La provincia deve decidere come applicare la riforma nel rispetto delle norme generali, dei principi fondamentali e delle sue competenze. Del resto gli stessi regolamenti rimandano per le province autonome di Trento e Bolzano alle norme di attuazione in materia scolastica. Anche il dibattito in corso che ha assunto anche modalità poco dialettiche, per usare un eufemismo, non può ignorare questo atto del governo nazionale se vuole rimanere all'interno del quadro costituzionale delle reciproche competenze e non soffermarsi solo su questioni di principio non negoziabili e, per questo, impolitiche. Stiamo assistendo, invero, a curiosi cambi di posizioni. (...)
di Fabio Pipinato
(5 marzo 2010) Ho seguito, come molti italiani, l'intervista a Gino Strada di Emergency durante la trasmissione "Che tempo che fa" su RAI 3. Un flash che non ti fa pentire di aver pagato il canone. Condivido molto di ciò che il direttore della storica associazione di chirurgia di guerra ha detto tra cui l'adesione alla "24 ore senza di noi", la Giornata di mobilitazione dei migranti organizzata lunedì 1° marzo, in tutta Italia. Condivido soprattutto la capacità/possibilità di parlare a milioni di italiani che, dall'avvento della TV commerciale, sono costretti a sorbirsi spesso di tutto di più. Tre cose mi hanno lasciato in dubbio su ciò che ha detto Strada: gratuità, Obama e l'antipolitica. (...)
di Roberto Pinter, Commissione dei 12
Caro direttore, come commissario dei dodici, raccolgo immediatamente l'invito al dibattito sul futuro dell'Università di Trento. Il suo editoriale coglie tutta la delicatezza e l'importanza della partita che si è aperta con l'accordo tra governo e Provincia che prevede la delega in materia di Università. Da però per scontato che sarà solamente attraverso la legge provinciale che si giungerà a definire il come sarà esercitata la delega. Io credo invece che...
di Andrea Rossini - www.osservatoriobalcani.org
Il 21 gennaio scorso il governo della Republika Srpska (RS), l'entità della Bosnia Erzegovina a maggioranza serba, ha dichiarato di voler organizzare nel mese di febbraio un referendum sugli accordi di Dayton (FENA, 22 gennaio). Il presidente croato uscente, Stipe Mesić, ha affermato che nel caso in cui il referendum mirasse alla secessione dalla Bosnia Erzegovina, come più volte minacciato dal Primo ministro della RS Milorad Dodik, invierebbe l'esercito oltre la Sava. Il presidente serbo, Boris Tadić, ha gettato acqua sul fuoco dichiarando alla televisione di Sarajevo OBN che la Serbia non adotterà alcuna decisione contraria all'integrità della Bosnia Erzegovina. I fuochi d'artificio si sono conclusi con le dichiarazioni dello stesso Dodik, che ha confermato il referendum su Dayton chiarendo però che un voto sull'indipendenza della RS in questo momento "non è all'ordine del giorno. Vedremo come si sviluppa la situazione" (Danas, 25 gennaio).
Nel Giorno del ricordo. "AestOvest. Storia, memoria e attualità di una terra di confine"
Grazie a testi, audio, video il DVD AestOvest permette di scoprire un confine europeo, la sua storia ed il suo presente
E' un prodotto OBC (Osservatorio Balcani e Caucaso)
Una splendida poesia di Cesare Pavese nell'interpretazione di Leo Ferrè.
«Non è possibile sapere se Léo Ferré e Cesare Pavese si siano mai effettivamente incontrati; ma un "incontro" è qualcosa che va ben al di là della semplice conoscenza personale. In questo senso, il fatto che Léo Ferré abbia deciso di mettere in musica e di cantare, nella lingua originale italiana, questa impressionante poesia di Cesare Pavese è un autentico incontro, e dei più fecondi.
La poesia dell'uomo solo, uscito dal carcere, e che nel carcere aveva lungamente sognato sensazioni, sapori (il pezzo di pane che sa di lepre, l'odore del vino nell'osteria)...in una parola, la vita perduta, quella che gli era stata preclusa dal potere che lo aveva rinchiuso in una cella. Una volta uscito, il recupero di queste sensazioni si rivela semplicemente impossibile: tutte le sensazioni di una volta se le sono prese gli altri. A lui non resta più niente. La prigione, fisica e forse anche dell'anima, s'è presa tutto quanto. Il pane non solo non sa di lepre, ma non sa più neanche di pane. Il vino sa di nebbia. Solo alla fine, assieme alla sua cagna su un argine, ritrova un barlume quando compare la lepre; ma è una lepre viva, che corre, che gli rammenta la vita...». (Riccardo Venturi)
https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=3Sy1HQP8uJ8
di Chiara Sighele
Auschwitz ne è il simbolo, ma i crimini del nazi-fascismo vennero perpetrati anche in molti altri campi di concentramento creati dagli stati dell'Asse.