"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

26/10/2010 -
Il diario di Michele Nardelli
la biblioteca di San Bernardino
Quando racconto le mie giornate in genere non parlo di quel che comporta l'aggiornamento quotidiano di questo sito. Non è che ci sia qualcuno che fa questo lavoro per me, e dunque si tratta di uno spazio di tempo e di pensiero che quotidianamente mi ritaglio in tardissima serata o di primo mattino. Un lavoro che richiede di fare mente locale sulla propria giornata, scegliere quel che si vuol valorizzare in un mare di cose talvolta poco degne di nota, buttare uno sguardo sugli avvenimenti non solo locali, vista l'attenzione che cerco di riservare ai temi di rilevanza globale. Mi preme dirlo ai lettori, perché fra le tante cose da fare questo non è un impegno da nulla e quindi non mi spiacerebbe affatto avere un po' più di commenti, anche semplicemente per lanciare un'idea o un'osservazione sulle cose che sto facendo.

Ciò detto inizio la mia giornata facendo visita a padre Francesco Patton, Ministro provinciale della provincia francescana tridentina di San Vigilio. Nel convento di Belvedere San Francesco a Trento c'è un vero e proprio tesoro, forse unico in Italia: è la biblioteca di San Bernardino dei padri francescani ricca di duecentomila volumi, antiche stampe e manoscritti di inestimabile valore. Visitare questo luogo è in sé un esercizio di umiltà (non mi viene un'altra parola), da quanto ci si sente fragili ed inadeguati rispetto al sapere che i libri emanano, al certosino lavoro di studio e di catalogazione dei testi, alle storie di vita che ogni frammento di questa raccolta racchiude.

Sono qui con Luciana Chini per parlare con padre Patton degli eventi che stiamo preparando come Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani in occasione della visita a Trento di Wajech Nuseybeh, il Custode della Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme, i prossimi 12 e 13 novembre. Abbiamo invitato il signor Nuseybeh nell'ambito del percorso sulla "Cittadinanza Euromediterranea", perché la storia della sua famiglia è uno dei "dettagli della storia" che abbiamo scelto per descrivere le connessioni culturali che appartengono alla nostra identità. Perché la famiglia Nuseybeh, palestinese e musulmana, svolge questo ruolo presso il luogo più importante della cristianità dal 1192.

Padre Patton è una persona colta e la conversazione si snoda piacevolmente per oltre un'ora. Gli chiediamo di poter svolgere un incontro di carattere storico il 12 novembre presso la loro biblioteca e la risposta è positiva. Mentre il giorno successivo (sabato 13 novembre, ore 17.00) ci sarà un momento di dialogo con la città presso la strada romana, nella zona archeologica di piazza Cesare Battisti.

Ali Rashid mi aspetta in ufficio. Dopo l'intensa giornata di lavoro del giorno precedente ora si tratta di mettere insieme tutti i tasselli, predisporre il programma di lavoro per il Vino di Cana, costruire le relazioni per la visita delle autorità trentine in Palestina. Definiamo insieme un promemoria che riprenderemo in mano fra una decina di giorni, dopo che avrà fatto l'intervento chirurgico che lo attende nei prossimi giorni a Brescia. Una piccola cosa, speriamo, ma con i malanni del cuore del mio fratellino arabo tutto diventa più complicato. Nel frattempo ci lavorerò con gli amici dell'associazione "Mezzaluna fertile del Mediterraneo", che peraltro andremo a presentare in una serie di incontri sul territorio nazionale nei mesi di novembre e dicembre.

Pranziamo insieme e poi mi devo immergere nella selezione dei giovani che hanno fatto richiesta di Servizio civile nazionale al Forum. Molte ragazze e ragazzi hanno fatto richiesta, alcuni di lavoro di notevole talento. Tre ore e mezza di ascolto delle motivazioni della loro richiesta, uno spaccato del mondo giovanile devo dire piuttosto interessante.

Segue l'incontro con i rappresentanti di Danzare la pace e dei Gruppi folkloristici del Trentino: l'argomento è l'organizzazione del secondo Folkfestival di danza del Trentino. Propongo loro di sintonizzare l'evento con il programma del Forum e ne escono idee molto interessanti, che ora dovremo perfezionare e di cui avremo modo di parlare.

Siamo ormai a sera inoltrata. Devo ricavarmi un ultimo spazio di scrittura, ma proprio non ci riesco. Così decido di svegliarmi presto presto l'indomani mattina.

 

1 commenti all'articolo - torna indietro

  1. inviato da Bolzano il 27 ottobre 2010 19:41
    non è facile commentare il suo dario e la mancanza di tali commenti non signifca non sia letto con interesse.
    Per me e sono certa per tante altre persone, rappresenta un appuntamento quotidiano,di spessore.
    Continui...prego.
    grazie
    amalia mantovan
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