"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli
Un panino davanti al pc e poi vengono a trovarmi Alexei e Zarina, vecchi amici bulgari da anni in Trentino. Difficile vivere della loro professione di musicisti, qui come altrove. Con Edoardo Benuzzi mettiamo a punto la lettera per il pomeriggio di lavoro sul tema dell'apprendimento permanente che abbiamo previsto per il prossimo 14 gennaio. Su questo tema stiamo lavorando lungo due direttrici, quella del sistema educativo provinciale (la piena attuazione della legge 5/2006) e quella del mettere a sistema le attività formative informali e la rimotivazione delle persone nell'ambito del loro percorso professionale.
Alle 16.00 mi vedo con il vicepresidente Alberto Pacher. Ci sono molte cose sul tappeto, da ultima la vicenda del bando sull'inceneritore. E' davvero incredibile come prima si sia avanzata la preoccupazione che l'inceneritore alimentasse il business dei rifiuti ed ora ci si lamenti perché nessuno si sia fatto avanti nel bando di assegnazione per la sua realizzazione e gestione. Se ciò è avvenuto è essenzialmente perché il bando era così rigoroso da limitare al massimo ogni forma di business, a cominciare dal divieto di importare rifiuti da fuori provincia (che pure rappresentava un'indicazione votata dal Consiglio provinciale attraverso un mio ordine del giorno nella finanziaria 2010). E' la dimostrazione che tutto quel che si è detto a proposito dell'inceneritore come grande affare, erano parole al vento... che il rigore non era una cartina fumogena che ricopriva il business. La mia vecchia idea di un impianto modulare e a termine che piano piano è diventata il tratto saliente della proposta del Comune di Trento ora si dimostra in tutta la sua pulizia, un prolungamento del servizio pubblico che avrebbe dovuto vedere protagonista un soggetto a vocazione pubblica come Dolomiti Energia, spa a forte maggioranza pubblica, che invece è venuto meno a questa assunzione di responsabilità. Cosa grave, che avrebbe dovuto avere come conseguenza le dimissioni dell'attuale amministratore delegato.
Ritorno in ufficio dove ho appuntamento con Mirco Elena e Alberto Robol. Discutiamo la proposta di una convenzione fra enti diversi per mettere a sistema delle attività dell'Unione degli Scienziati per il Disarmo e di Isodarco, il seminario internazionale sul nucleare giunto alla sua XXIV edizione. La serata finisce al Centro di formazione sulla solidarietà internazionale per gli auguri di fine anno. I numeri del Centro parlano chiaro: nel 2010 sono stati realizzati 25 corsi, 616 partecipanti, 100 giornate formative, 40 eventi... per un totale di 2500 partecipanti. Per il 2011 si prevede un ulteriore incremento: i corsi saranno 36, i partecipanti ai corsi 820, le giornate formative raddoppiano. Il Centro è ormai una bella realtà.
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