"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

12/10/2013 -
Il diario di Michele Nardelli
L\'assemblea di Pomarolo

Il diario è costretto a rincorrere affannosamente gli appuntamenti della campagna elettorale. Che sono molti e va bene così: da dieci giorni a questa parte (e per le prossime due settimane) sono impegnato ogni giorno, tanto nel tardo pomeriggio che nelle serate.

Proseguendo la cronaca dell'ultimo diario, mercoledì scorso ero al Magnete, a nord di Trento, con Andrea Rudari. Parlare al Magnete non è semplice perché offrire qui uno sguardo sul Trentino fa un po' a pugni con una condizione acuta di difficoltà sociale. Famiglie giovani, difficoltà di lavoro, problemi di socialità e di emarginazione, nuove cittadinanze che spesso si chiudono a riccio... tutto questo non aiuta come non aiuta l'assenza dell'amministrazione comunale. Con Annalisa ed Andrea in questi anni ci siamo venuti più volte fra queste case, un'attenzione particolare che pure non attenua il senso di abbandono. Ma sono qui a discutere con noi.

Mi sposto a Borgo, dove a casa di Jovan mi incontro con un gruppo di nuovi cittadini di origine balcanica. Il mio racconto dell'Europa di mezzo s'intreccia con il loro racconto del Trentino, terra che li ha accolti ma che non sa ancora offrirgli cittadinanza piena. Sono in Trentino da vent'anni, da quando cioè la guerra ha devastato il loro paese, la Jugoslavia. Hanno la cittadinanza italiana ma stanno perdendo il lavoro e soffrono la chiusura delle nostre comunità. Preferiscono parlare del loro presente piuttosto che del  passato e di ciò che accadde vent'anni fa nel cuore dell'Europa. Le diaspore (e non solo quelle) non hanno molta dimestichezza con l'elaborazione del conflitto. La Jugoslavia è così il luogo della nostalgia.

Il giorno successivo siamo in Vallagarina. Prima a The Hub di Rovereto dove presentiamo il libro "Senza Parole" con Gianluca Salvadori, Franco Ianeselli, Dalia Macii, Alessandro Olivi, Thomas Miorin. Una discussione sul lavoro, interessante ma forse un po' stanca. Paradossalmente c'è un clima più effervescente a Pomarolo. Una sala piena per discutere di territorio e del futuro della Destra Adige. Parliamo di sviluppo locale, di agricoltura, di urbanistica rurale, di dighe sull'Adige: un bel confronto con i Sindaci della zona e con tante persone, dove la dimensione elettorale s'intreccia con i problemi locali.

Venerdì ho un incontro con un gruppo di operatori della CGIL che vogliono confrontarsi in ordine alle prossime elezioni. Non siamo in molti, ma la condivisione è alta (e questo non è affatto scontato). La crisi oggi non è solo della politica, riguarda l'insieme dei corpi intermedi e fra questi il sindacato che, al pari dei partiti, dovrebbe ripensarsi in chiave territoriale ed europea.

Corro a Mezzolombardo per una serata dell'associazione "Pace per Gerusalemme" dedicata ai progetti di cooperazione con la Palestina. Una bella conversazione con Erica Mondini, Micaela Bertoldi, Mario Zambarda ma il tema - guardando la sala - non sembra appassionare la popolazione che continua a pensare a queste cose come terreno delle anime belle, quasi fossero completamente estranee alle nostre vite. Il concetto di interdipendenza è ben lontano dal diventare senso comune.

Finisco a Mezzolombardo che è quasi mezzanotte. All'indomani dovrei partire per Spello, in Umbria, dove mi hanno invitato a partecipare alla tavola rotonda conclusiva dell'assemblea nazionale del CNCA. Il tema è quello dei nuovi paradigmi per affrontare il presente, il mio pane potrei dire. Ma quando è notte il senso del limite si fa sentire e il fisico non regge. Alle tre di notte proprio non ce la faccio ad alzarmi e quindi sono costretto a rinunciare. Così recupero una giornata per la campagna elettorale e questo non va affatto male.

Un salto a Cognola dove si svolge la festa dell'Argentario Day dove pure, oltre al lavoro dei volontari, viene riconosciuta anche la mia proposta di modifica legislativa relativa alla copertura assicurativa delle forme di cittadinanza attiva, e poi di corsa a Fiavé dove mi attende una bella serata in una delle "Conversazioni sul Trentino" che caratterizzano il mio percorso elettorale. Nella casa di Luca Bronzini, tre ore e passa di domande a raffica delle molte persone che non conosco diventano un confronto stimolante così che i presenti alla fine sembrano molto contenti di questa forma di dialogo. Da parte mia sono molto contento ma è quasi l'una di notte e avverto il bisogno di ricaricare le energie. La domenica però non sarà esattamente di riposo.

 

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