"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

04/01/2012 -
Il diario di Michele Nardelli
Areoporto Caproni, Trento. Manifestazione contro gli F35

Il riscontro sulla stampa locale della presentazione di "Caffè Sinan Pascà" è largamente positivo. I tre quotidiani locali o che hanno cronache locali dedicano quasi una pagina ciascuno all'evento che l'11 gennaio, a conclusione del percorso "Cittadinanza Eiromediterranea" del Forum, trasformerà il Teatro Sociale di Trento in un caffè letterario, fra l'Europa e il Mediterraneo. Anche gli altri mezzi di comunicazione ne parlano, unica eccezione il servizio Rai regionale, che anche in questa occasione si distingue in negativo.

In mattinata ho una serie di incontri al Forum. In primo luogo con Abdelali Etthairi, rappresentante trentino di Anolf, l'associazione degli immigrati della Cisl. Abdelali è esponente della comunità marocchina in Trentino e con lui ed altri stiamo organizzando un viaggio per la metà di gennaio, parte di un percorso sul tema dell'autonomia, alla scoperta delle tradizioni locali di autogoverno e di gestione dei beni comuni. Ho preparato un documento di due pagine fitte fitte, nelle quali inquadro il tema dell'autonomia come contributo di questa nostra terra alla primavera araba: Abdelali lo condivide e quindi decidiamo di tradurlo in arabo come inquadramento del percorso che, come comunità trentina, andiamo a proporre sia qui, con la comunità dei nuovi trentini di origine marocchina, che lì come possibile stimolo di idee alla soluzione della questione del Sahara Occidentale e, più in generale, come cultura di autogoverno per il paese.

Dopo questo incontro mi vedo con Michela Embriaco, attrice trentina alla quale ho proposto di costruire un evento teatrale attorno alla "Ginestra" di Giacomo Leopardi che dovrebbe aprire e accompagnare il percorso del Forum sulla cultura del limite. La sfida è di quelle accattivanti, il tema del limite di straordinaria attualità. Accetta e a breve ci farà una proposta.

Viene al Forum Luca Zanin, giornalista dell'ufficio stampa del Consiglio provinciale, per una veloce intervista sull'evento conclusivo di "Cittadinanza Euromediterranea". E infine, in tarda mattinata, ho un colloquio con Francesca Bottari che da un anno sta svolgendo servizio civile al Forum. Un'esperienza positiva di cui delinea comunque luci e ombre, legate soprattutto all'incombenza degli avvenimenti. Critica vera, da mettere in conto anche nella programmazione dell'attività per il 2012. Francesca è persona vivace e intelligente, per alcuni mesi ancora collaborerà al Forum ed è una risorsa che mi dispiacerebbe perdere. Sta lavorando come mediatrice culturale con la comunità cinese, di cui parla la lingua anche per esserci vissuta in quel grande paese. Parliamo di "Millevoci" e di una convenzione che da due anni vogliamo rinnovare, incontrando su questa strada pigrizie culturali, gelosie assessorili, resistenze al cambiamento. Cosa davvero insopportabile.

Nel pomeriggio lavoro su diversi documenti. Fra questi un commento sul fatto che finalmente si sta infrangendo il tabù delle spese militari e il potere di condizionamento di Finmeccanica quale titolare dell'operazione di acquisto e assemblaggio dei 131 cacciabombardieri F35 di ultima generazione, costo complessivo 16,5 miliardi di euro. Un programma che tutti stanno abbandonando tranne l'Italia, dove invece la lobby militar industriale ancora pesa trasversalmente sul panorama politico.

Avevo presentato ancora due anni fa in Consiglio Regionale una mozione per fare pressione sul governo italiano affinché rinunciasse a questo assurdo programma, in palese contraddizione con lo spirito e il dettato della Costituzione Italiana. Mozione che venne approvata, prima regione italiana ad esprimersi in questo senso. Ma che ora anche il governo Monti prosegua su questa strada, tanto che di tagli alle spese militari in queste settimane proprio non se ne è parlato, appare francamente insopportabile. E infatti, al di là dei più cocciuti realisti (anche del PD), finalmente qualche crepa sta emergendo. Tanto sugli F35, quanto sulla necessità di un più generale ripensamento sulle forze armate italiane, in una prospettiva europea. Ne avevo parlato con Giorgio Tonini qualche settimana fa ritornando da Roma, ma le nostre opinioni erano davvero molto distanti.

Sembra quindi un atto liberatorio quello che si vede in prima pagina de L'Unità di oggi, quotidiano che riporta un servizio di due pagine sull'argomento, con tanto di foto che ne fa l'articolo di maggior rilievo dell'apertura del giornale. In serata arriva anche la notizia che a voler ridimensionare questo programma sono persino gli Stati Uniti che gli F35 hanno progettato. Davvero non si può andare avanti così, che l'auspicato cambio di paradigma nella cultura politica dei democratici debba venire dagli Stati Uniti mi fa un po' sorridere. Ma intanto un cambiamento di rotta sul tema delle spese militari e della struttura di difesa, andando nella direzione di una difesa integrata a livello europeo, s'impone almeno sul piano della discussione. Vedremo se anche nei fatti. 

Più recentemente, come Forum avevamo deciso di caratterizzare la nostra partecipazione alla marcia per la pace Perugia Assisi proprio sul tema delle spese militari e degli F35. E così le grandi lettere del Forum "No F 35" hanno fatto il giro d'Italia, diventando una sorta di simbolo di questa battaglia. Forse non è stato inutile.

 

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