"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

09/09/2012 -
Il diario di Michele Nardelli
Arte Sella

E' stata una domenica mattina di intenso confronto quella che abbiamo avuto ieri su un tema tanto interessante quanto impegnativo come la riflessione attorno al rapporto fra la creazione di lavoro e le identità territoriali, con una particolare attenzione all'animazione territoriale quale strumento di sviluppo.

Si trattava di un primo momento di confronto fra persone "informate sui fatti" che si sono ritrovate su invito di Franco, Luca, Michele e Tommaso a partire da una breve sollecitazione che poneva i titoli della riflessione. E che qui riporto per farvi capire il senso dell'incontro.

"Consapevoli che il territorio, inteso quale sistema materiale ed immateriale di valori, identità, usi, costumi, tipicità, simboli, storia e cultura, rappresenta un valore non riproducibile e unico sul quale fondare politiche di sviluppo territoriali e socio-economiche sostenibili e competitive, siamo a proporre una mattinata di lavoro sul tema dell'animazione territoriale, nella convinzione che questa sia lo strumento privilegiato per accompagnare i territori nella fase di auto-conoscenza e di definizione di strategie e progetti di sviluppo condivisi. L'obiettivo è quello di:

1. fondare le politiche di sviluppo (politiche e azioni di sviluppo locale, sviluppo imprenditoriale, sviluppo occupazionale, inclusione sociale ecc.) sul riconoscimento e la valorizzazione dei valori e delle specificità territoriali ed identitarie di ogni sistema locale;

2. accompagnare gli attori territoriali (istituzioni, stakeholders, attori privilegiati ecc.) nell'analisi delle specificità e delle vocazioni territoriali e nell'individuazione di strategie di sviluppo condivise, adeguate e sostenibili;

3. supportare i territori e le istituzioni locali nella creazione di reti e alleanze tra attori privilegiati e tra attori pubblici e privati, al fine dell'individuazione e della condivisione di idee forti di sviluppo e di strategie/progettualità d'azione;

4. dare vita a relazioni fra territori per abitare in maniera attiva e creativa un presente sempre più interdipendente".

Tutto qui, ma vi assicuro non è affatto poco. E infatti, intorno al tavolo ci siamo trovati in una decina di persone impegnate professionalmente o semplicemente interessate a sviluppare questo filone di ricerca/azione. Ne è venuto un brainstorming davvero interessante, che ora cercheremo di tradurre in altrettante linee di lavoro, con l'obiettivo di contribuire a far sì che nella prossima Legge Finanziaria al tema dell'animazione territoriale sia riservata una specifica attenzione.

 

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