"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

10/01/2012 -
Il diario di Michele Nardelli
Paul Klee, Tunisi
Giornate intense, delle quali farò una cronaca succinta perché siamo un po' tutti presi dalla preparazione dell'evento conclusivo di "Cittadinanza Euromediterranea".  Inizialmente avevamo pensato ad una serata attraverso le creature di Creuza de mä, il  capolavoro di Fabrizio De Andrè, a tredici anni dal giorno in cui ha lasciato questo mondo. Poi la cosa è via via cresciuta, fino a diventare "una serata in forma di spettacolo", un caffè mediterraneo nel teatro della città che prende il nome proprio da una delle creature di Fabrizio, Sinan Capudan Pascià, marinaio genovese del XIV secolo che dopo essere stato catturato dai turchi si converte all'islam e diventa Visir.

Vedo decine di persone impegnate gratuitamente nella realizzazione dell'evento e la cosa è in sé emozionante, a testimonianza di un percorso che evidentemente qualcosa ha lasciato. Accanto a loro l'apporto professionale per la regia, la sceneggiatura, il suono, l'allestimento. Mettere insieme quaranta soggetti che prima sostanzialmente non si conoscevano, anche questo è un piccolo miracolo. Il tutto avviene con mezzi limitatissimi, con qualche piccolo contributo dalle istituzioni e dalla Cassa rurale di Aldeno e Cadine, ma soprattutto grazie alla disponibilità e al riconoscersi nell'evento da parte del Centro servizi culturali S.Chiara. Così, senza nemmeno esserne fino in fondo consapevoli, si è costruito uno spettacolo. Sul quale ora, a poche ore dall'inizio, c'è una trepida attesa.

Come Forum ci abbiamo messo le suggestioni che nel percorso lungo un anno sono emerse, testimoniate dagli avventori del caffè e fra questi Ali Rashid, Kanita Focak, Roberta Biagiarelli, Ugo Morelli e Chiara Simoncelli, che faranno dono al pubblico dei loro racconti. L'anima di una storia europea e mediterranea, che - come ho scritto nel messaggio in forma di pergamena che sarà consegnato alla fine dello spettacolo - ha incontrato sulla sua strada una straordinaria primavera che insieme al Mediterraneo ha cambiato anche noi.  

Ci sono già oltre trecento prenotazioni e anche questo ci dice come l'idea abbia funzionato. Emanuela Rossini, che a questo evento ha creduto forse più di ogni altro, non ha dubbi che tutto andrà per il meglio, ma la tensione è quella di ogni vigilia.

L'evento avrà poi una coda il giorno successivo, giovedì 12 gennaio (ore 17.00), alle Gallerie di Piedicastello a Trento, con l'incontro dedicato alla "Piccola Europa" e al Censimento del 1910 dell'impero austroungarico (vedi il programma nella home page). Per raccontare che di quell'intreccio di culture che hanno costruito l'Europa e il Mediterraneo, un posto importante l'ha avuto quella koiné di lingue e culture di quell'impero che andava dal Trentino alla Galizia, dove si parlavano dodici lingue ed innumerevoli dialetti.

E poi c'è tutto il resto, compreso i guai fisici di un ginocchio scassato che deve essere operato e che, proprio in questi giorni, non mi dà tregua.  Ciò nonostante (e alla faccia del limite) sto organizzando una visita in Marocco nel prossimo fine settimana, nell'ambito del percorso che abbiamo avviato per dare cittadinanza al concetto di autonomia nel processo di trasformazione che la primavera ha messo in moto in tutti i paesi arabi. Visto che Ali è qui con noi, mettiamo insieme un incontro di "Mezzaluna fertile  del Mediterraneo", per fare il punto sui progetti relativi al Vino di Cana e al Melograno nell'ambito delle relazioni fra il Trentino e la Palestina. A questo proposito Mario Zambarda ci parla della sua recente visita in Terrasanta e dal suo racconto abbiamo la conferma che già ora ma in particolare dal prossimo autunno il lavoro per far rinascere il Vino di Cana verranno premiati.

Nell'incontro riferiamo della conversazione che abbiamo avuto nei giorni scorsi con Adel Jabbar e sulla necessità di metterci a disposizione per dare il nostro sostegno alla primavera araba non solo attraverso la solidarietà, ma anche nello scambio di idee, nei processi formativi di una nuova classe dirigente, immaginando che a questo scopo un ruolo lo possa svolgere il Centro di formazione alla solidarietà internazionale. Oppure nel costruire una vera e propria "piattaforma" virtuale, dove le idee possano circolare e costruire così ipotesi di lavoro per il futuro di questi paesi.

Riprende anche l'attività consiliare vera e propria, con la riunione del nostro gruppo. Non ci vediamo da tre settimane e la sensazione che l'impegno di ciascuno segua linee parallele ma poco convergenti è piuttosto forte. Siamo entrati nel penultimo anno di legislatura ed è chiaro il fatto che l'ultimo anno sarà già proiettato nella campagna elettorale. Quindi in realtà abbiamo poco più di anno sul piano dell'azione legislativa e quindi decidiamo di darci delle priorità il più possibile condivise. Il che non è affatto scontato.

L'ultima legge finanziaria è stata, sotto questo profilo, una sorta di tornasole sul nostro rapporto con il presidente e la maggioranza. E il gruppo ha evidenziato, soprattutto nella discussione preliminare della finanziaria, almeno due diverse sensibilità. Che poi ci sia stata compattezza, è vero. Ma è come fosse stata, almeno per qualcuno, una scelta obbligata. E, pur nel carattere disteso della riunione, queste sensibilità diverse sono ancora tutte lì e corrispondono in buona sostanza al considerare o meno concluso il percorso di sperimentazione politica in Trentino, anche nel rapporto con il PD nazionale.

Sperimentazione politica che troverà il prossimo  21 gennaio, un pomeriggio di sabato, al Maso Martis un momento di confronto attorno ai nodi che la crisi pone e che coinvolgerà tutti i direttori responsabili che nel corso di questi due anni si sono susseguiti con le loro tesi alla guida del sito http://www.politicaresponsabile.it/ oltre ovviamente a tutti quelli che vorranno condividere questo pomeriggio di pensiero.  Con Stefano, Fabio e Armando condividiamo una traccia da inviare in questi giorni.

A sera sbircio per un attimo le prove generali dello spettacolo "Caffè Sinan Pascià". Sarà una sorpresa anche per me.    

 

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