"... avevo scoperto l'abisso della rassegnazione, la virtù del distacco, il piacere del pensare pulito, l'ebbrezza della creazione politica, il fremito dell'apparire delle cose impossibili..." Altiero Spinelli

19/01/2012 -
Il diario di Michele Nardelli
Struzzo
Nonostante le condizioni di salute segnino "rottamazione", oggi occorre mettersi in strada di buon mattino. Il primo appuntamento, per la verità, riguarda proprio la mia fragilità fisica. Paola mi riceve nel suo studio di fisioterapista per dare un'occhiata al mio ginocchio malandato e non so se essere contento per l'incertezza dell'esito della visita visto che, a quanto pare, ossa e legamenti non sembrano compromessi. Eppure il ginocchio fa male e il gonfiore è solo un po' attenuato da due giorni di letto.

Oltre ad un supplemento di indagini, occorre rallentare, prendere coscienza che le cose vanno avanti anche senza di te, che l'efficacia maggiore del proprio agire si misura sulla capacità di passare la mano. Con questi pensieri corro in Terza Commissione, dove il primo punto in discussione è il Disegno di Legge sulla prevenzione dai rischi dovuti alla presenza dell'amianto nel suo testo unificato. Che, a partire dalla mio DDL, ha assunto nell'articolato la proposta più circoscritta del cons. Eccher.

Nel mio intervento spiego il significato e gli elementi qualificanti del provvedimento che ora arriva all'esame della Commissione, ma esprimo un netto disaccordo sullo stanziamento previsto (ed indicato dai funzionari della PAT) di 500 mila euro annui. Un'inezia rispetto al configurarsi del problema, con la quale si potrebbero bonificare a spanne non più di 50.000 metri quadrati ogni anno. Per bonificare i tetti di eternit già rilevati (che sono solo parte del problema) ci vorrebbero così non meno di cinquant'anni.  La Commissione condivide la mia osservazione e auspica quanto meno il raddoppio dello stanziamento annuale. All'inizio di febbraio le audizioni e poi in aula.

Finita la Commissione passo in ufficio dove ho un sacco di cose da sbrigare, vedo l'interrogazione con risposta immediata che devo presentare entro mezzogiorno e che riguarda l'assetto idrogeologico della località Gazzi nel Comune di Arco e poi sono al Forum dove abbiamo programmato un incontro con tutto lo staff dei collaboratori: Luisa che al Forum lavora da anni distaccata a tempo pieno dal Consiglio Provinciale, Francesca e Martina che hanno concluso il loro mandato al Forum ed inizieranno a breve un nuovo lavoro al Centro di formazione alla solidarietà internazionale, Francesca e Federico che hanno svolto al Forum servizio civile e sui quali vogliamo investire per il prossimo futuro, Anna e Francesco che da poco hanno iniziato il loro turno di servizio civile. Cerchiamo di condividere quel che ciascuno seguirà nei prossimi mesi, quel che rimane scoperto, quel che potrà trovare continuità nell'attività del CFSI e di Millevoci, organismo quest'ultimo in via di riconsiderazione. Ci raggiunge Carlo Basani che del CFSI è il presidente e firmiamo così il protocollo di collaborazione fra i due organismi.

Ci accordiamo per rivederci a breve, al fine di impostare il programma annuale sul tema del "limite" che già oggi si profila davvero molto interessante e di grande attualità politica. Avremo modo di parlarne. Certo è che con l'impostazione che abbiamo dato al lavoro del Forum in questi due anni e mezzo, questa istituzione sta finalmente uscendo dalla sua nicchia, per svolgere un ruolo di un certo rilievo nel panorama culturale e politico trentino. Interagendo in maniera significativa con altre realtà impegnate sul piano culturale e formativo. Rompendo  mura autoreferenziali. E tutto questo nonostante l'estraneità che la politica dimostra verso i temi cruciali sui quali il Forum si trova ad operare.

Dal Forum rientro al Gruppo consiliare. Il tempo di qualche telefonata e di concordare con Mattia Civico un programma di lavoro che ci porterà entro la fine di febbraio all'elaborazione di due proposte di legge relative ai diritti di cittadinanza dei nuovi trentini, che ci attende la riunione dei consiglieri della maggioranza con all'ordine del giorno il progetto di riorganizzazione dell'apparato provinciale. L'orizzonte è quello del dimagrimento della Provincia, sia in virtù del processo di spostamento dei poteri verso le Comunità di Valle, sia nel rendere più efficace e dinamica la struttura provinciale. I Dipartimenti passeranno da 21 a 12, compresa la dirigenza generale, l'avvocatura e la protezione civile. Nella maggioranza sembra che d'incanto le contraddizioni che si erano manifestate prima della finanziaria proprio attorno alla riorganizzazione dei dipartimenti siano svanite. A conferma del fatto che cavalcare i mugugni delle piccole corporazioni e degli apparati non è certo indice di una politica di alto profilo. Meglio così. La partita non sarà facile, per vincerla occorre un disegno di futuro, un forte senso di responsabilità, un processo che non sarà breve di ri-motivazione del personale. E mettere la testa sotto la sabbia non serve.

 

0 commenti all'articolo - torna indietro

il tuo nick name*
url la tua email (non verrà pubblicata)*

Link ad altri siti

  • link al sito Sifr - la solitudine della politica
  • osservatorio balcani
  • viaggiare i Balcani
  • link al sito Forum trentino per la pace e i diritti umani
  • Sito nazionale della associazione Sloow Food
  • link al sito dislivelli.eu
  • link al sito volerelaluna.it
  • ambiente trentino
  • pontidivista
  • Sito ufficiale della Comunità Europea